TASSO INFLAZIONE: inferiore alle attesa ma la FED continuerà ad alzare i tassi
Ci sarebbe certo da festeggiare. E’ stato il tormentone dell’ultimo semestre ed ora sembra stia scemando. Parlo del tasso inflazione e della sua evoluzione. Le notizie uscite ieri sono quantomeno rassicuranti.
(…) L’inflazione negli Stati Uniti rallenta. I prezzi al consumo negli Stati Uniti in marzo sono saliti del 5% su base annua, leggermente meno del 5,1% atteso dagli analisti. Su base mensile l’aumento è stato dello 0,1% a fronte del +0,2% previsto dal mercato. (ANSA)
Bene, questo significa che la FED può cominciare a tagliare i tassi, che quindi il raffreddamento economico è in corso e quindi la politica monetaria non rappresenta più un problema, visto che gli ultimi dati dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti per marzo indicano un rallentamento dell’inflazione, principalmente guidato dal raffreddamento dei prezzi delle materie prime come benzina e auto usate, che hanno contribuito al -0,84% all’aumento complessivo del CPI dello 0,1% su base mensile (MoM).
Questo è stato inferiore alla previsione di consenso dello 0,2%. Il CPI su base annua (YoY) è cresciuto del 5%, leggermente inferiore al consenso del 5,1%.
Però attenzione. Il CPI core, che esclude i prezzi di cibo ed energia, è cresciuto come previsto dal consenso, con un aumento MoM dello 0,4%. I driver principali continuano ad essere i servizi di rifugio e di trasporto. Quindi, nonostante il rallentamento generale, gli indicatori di momentum suggeriscono che i servizi core sono ancora in aumento su base annualizzata a 1 mese e 3 mesi. E questo non è sicuramente positivo.
Inoltre la Fed sarà comunque influenzata dai robusti aumenti nelle componenti dei servizi oltre che dai dati sul lavoro che continuano ad essere molto forti.
Quindi, al momento, escludo tagli o posizioni attendiste, ma continuo a pensare ad un ulteriore aumento di 25bp. Il che potrebbe non essere ben interpretato dal mercato visto anche il rallentamento in corso. Ma l’inflazione core non scende e la FED difficilmente prenderà iniziative.
STAY TUNED!
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E’ solo questione di narrativa, l’inflazione è bella che passata, sonmo i dati che cozzano con la realtà, poi arriveranno le revisioni ma in ritardo e quando non servono più. La scusa ufficiale per tenere alti i tassi c’è.