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TASSO INFLAZIONE: è quindi tutto finito e si torna in deflazione?
Questo articolo lo manderò con estremo piacere ad alcuni amici lettori che poi, in realtà, sono gestori di fondi comuni di note società italiane di gestione del risparmio, con cui avevo una scommessa aperta.
Secondo loro, il 2017 sarebbe stato l’anno della svolta ma anche dell’inversione di tendenza del tasso inflazione dell’Italia. La mia replica, invece, non era così positiva anche a causa del forte perso della componente energetica sugli indici dei prezzi presi in esami. Ma questi amici sostenevano con convinzione che il petrolio non avrebbe avuto un ruolo così determinante.
Il petrolio, infatti, è sceso sotto i 50 $ e il tasso inflazione che fine ha fatto?
Torna a scendere in maggio il tasso di inflazione nell’Eurozona e in Italia: nell’area con la moneta unica, secondo la prima stima “flash” pubblicata oggi da Eurostat, i prezzi sono saliti dell’1,4% annuo mentre in aprile il rialzo era stato dell’1,9%. (…) Anche l’Italia sperimenta un rallentamento della crescita dei prezzi. La variazione mensile è addirittura negativa: l’indice dei prezzi al consumo dell’Istat (dati provvisori) a maggio diminuisce dello 0,2% rispetto ad aprile e aumenta dell’1,4% rispetto a maggio 2016 (era +1,9% ad aprile).(…)
Secondo gli statistici il rallentamento dell’inflazione è dovuto soprattutto ai prezzi di alcune tipologie di prodotti la cui crescita si riduce di ampiezza pur restando sostenuta come nel caso degli energetici non regolamentati, dei servizi relativi ai trasporti e degli alimentari non lavorati. L’inflazione acquisita per il 2017 è pari all’1,2%. (Source)
Opperbacco, ma tu guarda… Il tasso inflazione torna a scendere… Addirittura in Italia spunta un dato che puzza di deflazione. E come la mettiamo? Semplicemente la mettiamo che, come ampiamente dimostrato in più occasioni, il denaro NON circola. E questi ultimi dati non fanno che confermarlo…
Purtroppo per una settimana sono lontano dal mio ufficio e quindi certo di aggiustarmi con quello che trovo. Però mi sembra giusto riproporvi un vecchi grafico sulla circolazione di moneta. Riprendetevi questo post!
Domanda: se adesso, con le banche centrali che sono ancora propositive ma che, come ho scritto in QUESTO POST, dovrebbero cambiare di brutto il loro atteggiamento in ambito di politica monetaria, che accadrà quando arriverà l’exit strategy?
STAY TUNED!
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Se vuoi inflazione (e continuo a chiedermi perchè) ci deve essere domanda. Se vuoi domanda ci devono essere soldi in mano ai consumatori. Se non me li dai con lo stipendio o con i margini me li devi prestare.
Regolare Time frame a 10 anni..
https://tradingeconomics.com/euro-area/central-bank-balance-sheet
segue confronto sempre a 10 anni
https://tradingeconomics.com/euro-area/loans-to-private-sector
Per Draghi è un successo….In dieci anni trasformare 5 milioni di occupati full time in part time è costato solo un paio di trilioni ovvero 400000 cad. (erano tutti ceo). Ma si sa’…il problema sono le riforme.
in realtà non gli è costato niente, il denaro di oggi è elettronico, le banconote in circolazione sono pochi percento e con il tempo le porteranno a zero. Di tempo loro ne hanno molto più di noi, perché sono organizzati, sono l’unico potere economico esistente con l’unica ideologia coerente (sebbene sbagliata). Sono pure l’unico ordine stabilito, fanno le leggi, assicurano (più o meno) l’ordine, sono l’equivalente del padre di famiglia (che può essere uno stronzo violento ma è sempre il pater familias) e questo li mette in una posizione dominante. Il resto è pulviscolo, frammentazione, puoi scrivere quel che ti pare tanto raggiungi al massimo un circolo di anonimi avatar. Un sistema complesso non cambia mai dall’interno, non si riforma mai da solo, non esistono forze alternative (?) che possano assumere forza tale da essere una reale minaccia. Quel che vediamo solo fazioni dell’oligarchia in lotta tra di loro. Se qualche outsider dovesse emergere verrebbe cooptato o avrebbe uno spiacevole incidente. Ma esistono eventi esogeni imprevedibili che pongono sempre fine a qualunque sistema sociale complesso oppure persino prevedibili, ma inevitabili. Tutto è ciclico e tutto è casuale, fantastilioni di particelle che cozzano le une con le altre in un ordine apparente solo perché la nostra vita è così breve.
Sono fortunato. Al momento (al momento) non ricattabile economicamente ne moralmente (forse), pieno di dubbi e sostanzialmente fatalista. Scettico quanto basta e stronzo dentro perchè idealista quanto basta ma non sono mica una rarità. Il pulviscolo è gestibile con un aspirapolvere se è un fenomeno di un locale disturbo non se è un fenomeno planetario. Baumann (rip) per effetto degli antidolorifici o altro aveva compreso da anni quanto la decadenza di questo sistema sia ineluttabile. Fantastilioni di neuroni liquidi e sinapsi in movimento verso dove io non so….e qui siamo d’accordo. Tra pochi giorni parto per programmare ascensione al Kili con famiglia al seguito. Cosa inutile per l’umanità e forse bella per me ma al mio pulviscolo ci tengo.Ciao
Togli il forse. Ciò che è inutile è ciò che vale di più e rende divertente la vita. Buona ascensione, è una passeggiata ma a quasi 6000 metri, prenditi il tuo tempo per acclimatarti altrimenti l’inutile diventa spiacevole. Ciao.
john_ludd@finanza:
Danilo è come sparare alla croce rossa ! L’unica inflazione possibile nei paesi occidentali oggi è quella da costi cioè legata ai prezzi dell’energia. Il prezzo del petrolio era passato da 30 a 55 dollari quindi ha creato un gradino di inflazione con un ritardo di 4 – 6 mesi come sempre. Ora basta che non salga e l’inflazione non si muove, se poi scende si ha un calo dell’inflazione. Inoltre l’inflazione da costi è sempre e solo un costo per il consumatore (ovvero il 65% dell’economia italiana) mentre se aumentano le paghe chi ci rimette è la finanza. Infatti …
…infatti si continua a sottovalutare la cosa più banale. Che per muovere l’inflazione occorre muovere i salari. tutto il resto è aria fritta.
Ops..ma forse ci sta bene con il contesto attuale no? 😉
Danilo è come sparare alla croce rossa ! L’unica inflazione possibile nei paesi occidentali oggi è quella da costi cioè legata ai prezzi dell’energia. Il prezzo del petrolio era passato da 30 a 55 dollari quindi ha creato un gradino di inflazione con un ritardo di 4 – 6 mesi come sempre. Ora basta che non salga e l’inflazione non si muove, se poi scende si ha un calo dell’inflazione. Inoltre l’inflazione da costi è sempre e solo un costo per il consumatore (ovvero il 65% dell’economia italiana) mentre se aumentano le paghe chi ci rimette è la finanza. Infatti …