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Scritto il alle 14:53 da mattacchiuz

Deciso peggioramento quello registrato oggi dal DOL ( Department of Labor ) in merito al numero di nuove richieste di disoccupazione per la settimana conclusasi il 9 aprile 2011. Su base destagionalizzata, si registra un incremento di 27000 nuove richieste in più rispetto alla settimana precedente, settimana nella quale il dato è stato ulteriormente rivisto a rialzo, come nella miglior tradizione, di 3000 unità.

Initial Claims (SA) A 412,000 Da 385,000 =+27,000
Initial Claims (NSA) A 443,503 Da 353,817 =+89,686

Molto peggio il dato non destagionalizzato, pur se come si evince dal grafico sotto segue i movimenti stagionali, amplificandoli questa settimana in maniera notevole.

Con ogni probabilità tuttavia la settimana prossima potremo attenderci un ritorno alla normalità, continua quindi la ripresa senza se senza ma e senza che si sia per davvero.

Rimane più o meno costante il numero di persone inserite in un qualche programma di sostegno di lungo periodo. Nella settimana del 26 marzo, esse erano 8 milioni 517 mila e 545. Se quindi i miglioramenti ci sono, non vanno cercati tra chi ha perso il posto di lavoro negli anni passati.

Poche indicazioni provengono dalle annotazioni dei singoli stati. In particolare, per la settimana del 4 marzo, la California imputa il miglioramento nei sui dati ad una settimana lavorativa più corta ( = meno  giorni per licenziare ) mentre gli stati che vedono peggiorare la situazione attribuiscono al settore delle costruzione e dei trasporti le ragioni della debolezza.

Mattacchiuz

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4 commenti Commenta
andrea.mensa
Scritto il 14 Aprile 2011 at 17:53

sempre spiritoso eh Matta ?…. bellissimo quel (meno giorni per licenziare)…… se indicessero 15 giorni di festa consecutiva straordinaria potrebbero gridare finalmente alla “RIPRESA”!

Scritto il 14 Aprile 2011 at 20:32

Ottimo Matta, anche se ormai un peggioramento non fa nemmeno notizia….

paolo41
Scritto il 14 Aprile 2011 at 21:16

Mat,
mi è venuto a trovare, proprio oggi, un emerito medico italiano da anni residente in USA, illustre professore universitario e ricercatore in campo cardiologico, che nonostante sia pensionato continua a ricevere grants dallo stato; è sempre invitato ai più importanti convegni sulla cardiologia in Europa…. fra l’altro scrittore e poeta… insomma un personaggio che vale sempre la pena di incontrare e stare ad ascoltare…
Tutto questo per dirti che abbiamo, naturalmente, parlato della situazione in Usa e ne è venuto fuori un quadro desolante…questo professore lavora a New York ma vive in una zona residenziale del Long Island, dove le abitazioni, stando alle sue valutazioni, sono calate come minimo del 25% rispetto a tre anni fa…
Ha cinque figli, tutti laureati o diplomati, ebbene uno ha deciso di tornare in Italia… perchè non riusciva a trovare un adeguato lavoro e qui lavora presso uno studio commerciale… diciamo si accontenta, almeno per il momento.
La situazione del lavoro nello stato del New York è deprimente e naturalmente le classi più colpite sono quelle negre, ispaniche e le etnie di immigrazione più recente come pakistani, bangladesh, etc, ma anche fra i bianchi c’è una grossa disoccupazione.
La povertà si… taglia con il coltello… e i food stamps ormai sono l’unico sostentamento.
Secondo il mio amico la situazione è molto più grave di quella che vogliono far apparire ufficialmente le fonti governative.
Ho voluto riportare questa testimonianza, anche se sono cose che questo blog e tu in particolare non dimenticate di evidenziare.

mattacchiuz
Scritto il 14 Aprile 2011 at 22:43

scusate il ritardo ma sono giornate in cui anche io sono un pò impegnato.

se non erro, solo a new york ci sono qualcosa come 2milioni e più di persone che pigliano i food stamp.
nell’intero stato, sono quasi 3 milioni.
praticamente a new york city, 1 persona su 4 o 5 piglia il food stamp. è allucinante!

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