Sussidi come se piovesse, ma meglio delle attese!
Oggi, giovedì 26 agosto 2010 a.D., il DOL ( Department of Labor ), cortesemente, presenta i seguenti dati relativi alla settimana conclusasi il 21 agosto:
Initial Claims (SA) | a 473,000 | da 504,000 | =-31,000 |
Initial Claims (NSA) | a 380,935 | da 404,548 | =-23,613 |
Il numero destagionalizzato mostra incoraggianti segnali di miglioramento del mondo del lavoro. Tuttavia, mantenendosi stabilmente sopra la fatidica soglia dei 400000, numero statisticamente e approssimativamente eletto come spartiacque tra un livello occupazionale in espansione e uno in contrazione, è improbabile pensare a positive evoluzioni nel livello occupazionale. Rivisto a rialzo il dato della precedente settimana di 4000 unità.
Come di consueto, il grafico che mi piace proporre è quello relativo ai meri numeri non “manomessi” da alcuna destagionalizzazione. Questo consente facilmente di confrontare, senza alcun filtro, la serie, settimana per settimana, rispetto agli anni precedenti.
Oggi niente saga dall’ottimismo. Oggi invece qualcosa di realmente ottimistico!
Pur se risulta prematuro per poter affermare quanto sto per scrivere, potrebbe verificarsi il tecnicamente improbabile caso che l’incremento inaspettato delle richieste di sussidio sia dovuto al rinnovo, che non dovrebbe essere concesso, del sussidio stesso a persone che hanno già esaurito il precedente sussidio. Normalmente, terminato il periodo nel quale il governo garantisce il sostegno economico ai senza lavoro, questi non dovrebbero più poter accedere alla medesima sovvenzione. Tuttavia, è pur lecito supporre che inefficienze più o meno involontarie ( o casi di “solidarietà” tra i dipendenti dell’amministrazione pubblica e i dipendenti dalla somministrazione pubblica ) nell’apparato burocratico possano permettere ai di cui sopra disoccupati di ritornare in possesso della loro fetta di quantitative easing. Se così fosse, come prova di quanto appena esposto, mi aspetterei nei mesi successivi di assistere ad una leggere anomalia nella correlazione tra la variazione del livello occupazionale, che dovrebbe crescere o al più rimanere costante, e le nuove richieste di sussidio. Ma ribadisco che per avere conferma di questo inconfondibile segnale bullish dovremo aspettare i mesi prossimi, quando anche gli effetti delle assunzioni prima e del Census poi saranno digeriti dai modellini statistici dei bureau.
Mattacchiuz