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Super Mario Draghi Zygofolis
Andare a commentare la giornata di ieri è quanto mai imbarazzante, nel senso che giustificare un’euforia così devastante non è certo agevole. Cosa sarà mai successo? Cosa avrà mai annunciato la Bce di tanto straordinario… In realtà nulla. Come scritto nel post dedicato sono state fatte delle promesse. Ed il mercato , che si fida di tutti coloro che si chiamano Mario, dà la massima fiducia al gran capo della BCE.
“L’euro è un processo irreversibile, siamo pronti a tutto per salvarlo e CREDETEMi, sarà sufficiente”.
Questa frase è bastata ai mercati. Parole che, è innegabile, sono molto forti. E permettetemi, spaccano definitivamente la questione:
A) o Draghi è un pagliaccio e con questa frase si è rovinato per sempre la reputazione,
B) oppure è l’uomo della provvidenza, che realmente farà il diavolo a quattro per salvare l’Euro e l’Eurozona. Con tutti gli strumenti di cui dispone che, a suo dire, saranno sufficienti.
Poi sopra si sono ricuciti ragionamenti, possibilità, prospettive. Ma in realtà Draghi ha solo detto che farà di tutto per difendere l’Euro. Sulla carta è il solito fumo a cui siamo abituati. In pratica però il mercato l’ha preso come un segnale molto positivo.
Draghi insomma ha acceso la miccia, e i mercati si sono incendiati. Rapide ricoperture, velocissimi buy & reversal e in un amen una borsa italica, fino ad allora noiosa e asfittica in area -0.50%, decolla e chiude con un pirotecnico +5.62%: cose dell’altro mondo. Volatilità all’eccesso assoluto. E visto che occorre fare un lavoro come Dio comanda, il Risk On è completato da un prodigioso rally dello Spread BTP Bund che perde quasi il 9% (50bp) e si piazza a 470bp. Voilà, siamo entrati nel mondo perfetto! No signori, siamo sull’ottovolante della speculazione. Questa è la verità.
Grafico Spread Bund BTP Intraday (aggiornato in real time)
Ma per pietà, non andate a cercare illuminanti dati macro che giustificano il rally di ieri. Non esiste motivo se non la speculazione che gira e ricopre.
E la Grecia? Ieri in rosso!
Stupisce invece il comportamento della borsa di Atene. Mentre tutti i listini festeggiano, la borsa greca addirittura va in rosso. -0.83%. Come mai?
Interessante la motivazione che mi manda via email l’amico Lampo:
Tale comportamento mi preoccupa non poco, perché ho ritenuto tale reazione rispondente con quanto spiegato da Citigroup oggi, ovvero una probabilità pari al 90% che la Grecia esca dalla zona euro (ieri leggevo già di consigli da parte di esponenti europei di pagare gli stipendi in doppia valuta, metà euro metà dracma, al fine di abituare i cittadini greci). Ciò mi conferma quanto sia effimero il rimbalzo odierno, e probabilmente destinato a continuare fino al week-end o al massimo martedì prossimo, giorno prima del rinvio del QE americano (ne sono convinto al 99,99%)… dopodiché si scenderà nuovamente. Quindi comprendo che le parole di Draghi erano più rivolte ad una fuoriuscita controllata della Grecia per dimostrare che in Europa è possibile fare uscire un Paese in maniera controllata, senza le preoccupazioni ingrandite dalla speculazione. (By Lampo)
L’interpretazione di Lampo merita sicuramente attenzione e conferma il quadro decisamente incerto per i mercati.
Benvenuti piuttosto sull’ottovolante di Super Mario Draghi Zygofolis! E dopo una violenta discesa, ed una rapida risalita, non si sa cosa più succedere!
STAY TUNED!
DT
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…è indubbio che qualcosa si muove (vedi dichiarazioni dei pincopallino austriaco e olandese),
ma di lì a vedere una soluzione …c’è di mezzo il mare…
“giustificare un’euforia così devastante non è certo agevole”
EUFORIA DEVASTANTE?
Certo, per quelli short duro.
Ora capisco alcune cose… 😉
Tieni presente DT che personalmente sono del parere che lo short selling, covered o naked (assurdità delirante), andrebbe vietato tout court visto che è secondo me un concetto completamente contrario al motivo per cui nacque la borsa qualche secolo fà, ovvero per finanziare le imprese, non per far guadagnare dei “menagrami” che sperano che le cose vadano male (o addirittura nella versione moderna dei tizi con dei computer, degli algoritmi e dei fondi – nel caso dei naked addirittura senza!!! – che manovrano apposta per far crollare il valore di aziende, banche etc…).
Pensa che bello che sarebbe il mondo senza short selling: bisognerebbe capire di economia, conoscere i settori industriali, i mercati, le filiere, le tecnologie emergenti, le strutture aziendali, il management…valutare e capire chi può avere successo e investire li i capitali…invece di giocare con dei grafici e degli algoritmi. 🙂
Pareri personali vovviamente.
Senza short selling sarebbe un mondo bellissimo, hai proprio ragione, ti quoto in pieno 🙂
Queste oscillazioni folli (ma vi rendete conto che ieri gli indici hanno fatto +6% su delle parole al vento…? e negli ultimi 4-5 giorni prima quasi meno 10% in giù e poi 6% in su) fanno impallidire anche le oscillazioni che avvennero nei giorni successivi all’11 settembre 2001 (e lì motivi per oscillare direi che ce n’erano…)
Questi livelli di speculazione sono diventati intollerabili e coinvolgono anche i titoli di stato, strumento considerato fino a 2-3 anni fa un porto sicuro per i risparmiatori
Una roulette russa e basta
E intanto il bund non molla 144, il btp mi pare già batta in testa..
Pronti, via, la rumba ricomincia?
Che schifo 🙄
ore 8,30
Reuter
Draghi ha starnutito !
Spread delle 10.37 474.41
MARIOOOOO!!!! Metti la maglia della salute !
Dream, Zigofolies porta sfiga…sono già falliti un bel po’ di volte. Però a pensarci bene qualche legame dev’esserci…sono come l’araba fenice. 😀
Consentire certe pratiche ha trasformato i mercati in un assurdo casinò dove “vince” chi ha il computer più veloce e l’algoritmo più bastardo e fetente.
Finchè giocavano con le aziende le cose erano ancora + o – accettabili ma adesso che giocano addirittura con gli Stati e quindi coi popoli le cose penso, da appassionato di storia, si mettano male.
La storia è piena di pazzi criminali che si sono creduti onnipotenti ed hanno sovvertito ordini costituiti anche da secoli…ma TUTTI, quando hanno pensato male di soggiogare interi popoli, sono finiti malissimo.
Chi avvelenato, chi pestato a morte, chi dilaniato, chi bruciato vivo, chi esiliato, chi fritto nell’olio bollente o bollito nel ventre di una statua di ferro.
Per restare sul recente solo Chamberlain non aveva capito che i nazisti fossero dei pazzi criminali.
All’inizio la loro ascesa fu accolta persino con favore, si pensi a Vichy o all’annschluss dell’Austria e ne ricavarono senso di onnipotenza, spavalderia, ori ed onori.
Poi si misero contro interi popoli e tutti sanno come è andata a finire.
A Norimberga molti ridevano, facevano gli indifferenti, alcuni addirittura i ganassa….alla fine quello che faceva più il ganassa si è suicidato e davanti al patibolo non ha riso nessuno.
http://www.youtube.com/watch?v=ZAo9LM0xfrU
Ho qualche perplessità sulle critiche allo short selling, anche se condivido le osservazioni di AmicoTonto che tonto non è e che sono molto prossime a quelle di un imprenditore.
Il problema sta a monte e a mio giudizio sta tutto nella finanza creativa.
Le vicende legate allo short sono il termometro, non la malattia.
L’altro problema reale è una crisi di sovrapproduzione globale in settori trainanti di tutta l’economia, il permanere dei capitali concentrati nella finanza in attività autoerotiche non aiuta a svilupparne di nuovi.
E’ una delle ragioni per cui sono nettamente contrario a questo governo e collegati, stanno procedendo nella direzione di salvare una cassa fasulla e concentrano ancora più capitale nel sistema finanziario che non ha cambiato stile di vita, anzi, per evitare la galera, peggiora.
Osservo anche che da una crisi di questo tipo si esce con una redistribuzione dei capitali e dei redditi allocando le risorse su nuovi motori dello sviluppo cosa che un mercato deformato e pilotato non è più in grado di fare e ad un’ aumento della produttività sociale che passa attraverso nuove tecnologie, efficienza sistemica, riduzione del tempo di lavoro e non con la compressione dei redditi.
Ciò che manca per ora e una componente essenziale: la spinta sociale che piaccia o non piaccia, per motivi di sopravvivenza sistemica e di sopravvivenza del c. dei grandi giocatori, è essenziale a quanto detto sopra.
Intervista Blomberg a un dirigente (mi è sfuggito il nome) della Bundesbank: nein acquisto titoli paesi periferici, nein EFS vestito da banca….noi non essere d’accordo!!!!!
…aggiungo che molti noti e grandi “imprenditori” new-age non sono quelli che hanno svolto funzione attiva nella ricostruzione e nel boom del dopoguerra sfruttando qualsiasi spazio di mercato, innovando e inventando, si sono arricchiti con rapporti incestuosi col mondo della politica, del pubblico, della finanza e sfruttando in modo demenziale i soprapprofitti-truffa fatti con la delocalizzazione ragionando a breve e con una mentalità da rapina neocoloniale nei due sensi dai due lati dell’esproprio. Fregandosi con le mani loro.
……………..Benvenuti piuttosto sull’ottovolante di Super Mario Draghi Zygofolis! E dopo una violenta discesa, ed una rapida risalita, non si sa cosa più succedere!
Chissà cosa potra succedere???? E’ vero!!!
Io sono convinto di una cosa, che le parole dette ieri dal 1° nostro Mario nazionale non possono essere farina del suo sacco, certamente da invischiato massone ha ricevuto ordini dall’alto di dover dire quanto ha proferito, il fine?? Bè sempre quello, portare avanti nei modi più subdoli l’intento di impoverire e schiavizzare la maggior parte della popolazione mondiale, mandando la democrazia anche quella economica su Marte. Tanto cosa potrà fare se non stampare carta, è con la droga di carta che si condizionano i popoli, più carta stampi più fumo fa quando la bruci, quindi avanti con la carta e avanti con il fumo che chissà magari con una sniffatina qua e la non capiti anche a loro che qualcosa gli vada storto.
Una delle cose da fare:
http://www.zerohedge.com/contributed/2012-07-27/top-bankers-call-break-giant-banks
Continua la partita a tennis. Vado a memoria:
a) la BCE che vuole riattivare il SMP:
b) la Bundesbank che è contraria;
c) la Finlandia che si rende conto che è meglio aiutare l’Europa (ma intanto chiediamo un collaterale agli aiuti che diamo… non si sa mai);
d) Merkel e Hollande che si incontrano in anticipo;
e) Le Monde che parla di un piano organizzato tra BCE e gli Stati per salvare l’euro:
http://www.lemonde.fr/economie/article/2012/07/27/plan-concerte-entre-les-etats-et-la-bce-pour-sauver-l-euro_1739159_3234.html
f) Il Ministro delle finanze giapponese che plaude alla dichiarazione di ieri di Draghi;
Se l’aiuto citato dal punto a) ed e) è corretto bisogna fare molta attenzione.
Ogni acquisto della BCE ha una controindicazione: hanno livello di seniority piu elevata rispetto agli altri. In pratica ogni suo acquisto diventa privilegiato in caso di default rispetto agli altri titoli presenti sul mercato, con l’ovvia conseguenza di generare potenzialmente un effetto boomerang. Ovvero più la BCE acquista, meno valgono gli altri titoli in circolazione (ovviamente in caso di default).
Ciò, sebbene in primis tranquillizzerebbe i mercati, sul lungo periodo faciliterebbe proprio la politica USA e UK di destabilizzazione della zona euro in modo che non si notino i loro problemi (giusto per dirne una: i mass-media finanziari hanno poco pubblicizzato il drastico calo del PIL UK, molto più basso delle attese e per la terza volta consecutiva, lasciando presagire una recessione molto più grave di quanto prospettato).
A tal punto la BCE avrebbe le armi spuntate… e l’intera Europa sarebbe alla mercé degli aiuti esterni (i soliti salvatori… ovvero grandi compratori), oppure destinata al collasso (visto che non sarebbe in grado di coordinarsi da sola a trovare altre soluzioni… è evidente dalle continue dichiarazioni contrastanti odierne dei vari esponenti dell’eurocrazia).
Voglio però proprio vedere a fine agosto, quando l’attenzione deì mass-media sarà puntata sugli USA se riusciranno ancora a nascondere la polvere sotto il tappeto. In campagna elettorale uscirà di tutto e credo che si giocherà proprio sull’economia. Cosa faranno i giornali anglo-americani?
caposci@finanza: era il proseguimento della finale del post
Ahhhhh
Il toro “Draghi” sarà riusciuto a cattura l’ orso?
😕 ❓ 😕 ❓ 😕 ❓
sono perfettamente daccordo, come sono daccordo sul commento di ildeproc in merito agli imprenditori new age ( che sono sempre gli stessi nomi che girano).
ritengo che gli italiani dovrebbero trovare una forma di mobilitazione anche in merito a queste poblematiche. non so chi potrebbe organizzarla, le associazioni di consumatori, come adusbef?
inoltre mi sto chiedendo: se si chiedono ulteriori sacrifici ai cittadini, per la permanenza nell’euro, conviene ancora, o tanto vale pagare il costo dell’uscita, a questo punto?la minaccia da parte dei paesi del sud di uscire, quali effetti potrebbe avere?inizialmente ero a favore dell’europa unita, ma non emerge la volontà di crearla realmente e in termini equi e democratici; la colonizzazione in atto non mi va, non serve certo a creare progresso per i cittadini, ma genera un nuovo medio evo
Attenzione che anche oggi la Grecia non ha beneficiano, se non in minima parte, dell’esplosione verso l’alto delle altre borse:
Per di più i volumi stanno pure calando!
Anche l’UBS in un report condivide in parte la visione di Citigroup sulla fuoriuscita della Grecia, aumentando la probabilità dal precedente 20% all’attuale 50%.
Poi raggiunti i 1380 da parte dello S&P500 inizio a notare un ritracciamento del cambio EUR/USD e EUR/JPY che potrebbe essere il campanellino d’allarme che la festa è finita.
Oggi sono uscite inoltre parecchi dati economici negativi… che mostrano quanto sia tenace questa crisi, che non si può risolvere solo a parole…
I problemi sono rimasti tutti lì sul tappeto, anche se in questi giorni i nostri eurocrati hanno preferito camminarci sopra guardando verso l’alto. 🙄
Vedremo lunedì. Buon week-end
lampo, 12,55
Mi chiedo come farebbe l’europa a essere alla merce degli aiuti esterni. I problemi ormai sono comuni e gli UK sono messi peggio dell’europa l’unica loro forza sono i media veramente capaci di distogliere l’attenzione dalla realtà. In più immagino che il loro pil è soprattutto creato dalla finanza che quando rallenterà non farà altro che aumentare i loro problemi. I grandi comprotori hanno a disposizione tutti i mercati, ricordo un commento di john ludd che diceva che ormai il mondo è diventato un grande giappone. Io sono convinto che noi europei nonostante tutto siamo messi meglio degli altri e noi italiani messi meglio di tutti, perchè abituati a vivere con una non crescita a differenza degli altri cresciuti grazie alla droga del debito. Il nostro debito sta aumentando per via degli interessi che paghiamo, cosa succederebbe alla germania se congiuntamente comincia a calare il pil e ad aumentare i tassi sui bund cosa non assai remota. Il 12% delle loro esportazioni sono assorbite da olanda e austria noi che siamo il triplo assorbiamo meno dl 9%. A noi resta di imparare a difenderci e dobbiamo farlo presto visto il miliardo di € che ci siamo fatti fregare di parmalat. Le banche non valgono più nulla e andrebbero nazionalizzate sopratutto MPS già costata 4 miliardi e vale solo 2 senza contare la quota d’oro di pertinenza depositata in banca d’italia. Ciao.
Draghi ha anche detto gli stati dell’europa sono coesi e stanno remando tutti dalla stessa parte per uscire dalla crisi. Sarà mica lo stile berlusconi che ha preso il sopravvento e che basta ripetere le cose che ci piacerebbe sentire e tutti alla fine ci credono?
Certo in linea di principio hai ragione e sono anch’io dell’idea che hanno più polvere sotto il tappeto gli USA e soprattutto UK. Permettimi però di dissentire parzialmente sulla Germania che è già da un po’ che sta diversificando le esportazioni al di fuori della zona euro (prova a domandarti perché… e ti verranno i brividi a pensarci).
Del resto mi pare di oggi la diatriba con Marchionne e la Wolkswagen, visto che a suo dire, quest’ultima sta vendendo sottocosto o quasi le auto, danneggiando il mercato automobilistico.
Il problema è che non sappiamo sfruttare le risorse che abbiamo, non c’è un coordinamento a livello di politica energetica in Europa (che pagheremo molto caro nei prossimi anni), tanto meno a livello politico ed economico. Ogni volta che esce una dichiarazione c’è sempre la voce di qualcun altro che la smentisce oppure che dopo vari battibecchi cambia idea, fino a raggiungere un punto comune, per poi divorziare nuovamente appena arriva il terzo incomodo con la sua contrarietà.
Non sottovaluterei il problema energetico (che sta passando in secondo piano) perché anche questo, al pari dello spread sui tassi di rifinanziamento del debito pubblico, è un elemento di indebolimento degli stati rispetto periferici rispetto ai più “virtuosi” o “sfruttatori” (a seconda del punto di vista che li si vuole considerare). Purtroppo noi siamo messi veramente male in questo campo e ce ne accorgiamo ogni volta quando arrivano le bollette (sia per i privati che per le aziende).
Oggi la finanza è diventata un mercato in cui c’è il venditore che urla sempre più la qualità dei propri prodotti, per venderli, denigrando possibilmente quelli dei concorrenti: non ha importanza la loro qualità, ma quanto profitto potenzialmente possono generare. Pochi hanno la capacità (purtroppo) di andare a vedere cosa c’è scritto in ogni prospetto informativo (a quando l’abolizione… visto che praticamente nessuno li legge e quei pochi spesso hanno difficoltà a capirli) e comprendere invece che si tratta di una ciofeca. Se non fosse così non ci ritroveremmo nella situazione in cui siamo oggi con gran parte della leva finanziaria dovuta sopratutto ai derivati.
Quindi sopravvivono quelli che sanno vendere di più l’informazione e attirare l’attenzione sui difetti degli altri. Permettimi che in questo i mass-media finanziari anglo-americani sono veramente eccellenti e hanno da insegnare molto (senza contare poi che spesso sono seguiti anche dai blog che si adoperano per fare da cassa di risonanza).
In Europa invece, forse proprio perché siamo sicuri della bontà del nostro prodotto (al pari di un piemontese mi verrebbe da dire), non sappiamo venderci bene nei confronti degli investitori esteri e soprattutto non vogliamo infierire contro USA e GB. I motivi sono tanti… anche millitari e strategici, visto che siamo il vaso di terracotta in mezzo a due blocchi continentali ed economici non da poco.
In questa settimana pare però che il venditore USA (che non può lasciare dichiarazioni perché c’è in previsione il FOMC) abbia incontrato un nuovo abile venditore in Europa (presso la BCE).
La terza guerra mondiale (finanziaria) continua…
Tra interessi sul debito e bolletta petrolifera ormai superiamo i 140 miliardi. Penso che un investimento in panelli solari anche pari al 10% di quella cifra all’anno risolverebbe qualche problema ( solo di iva sarebbe forse come l’IMU), ma anche qui qualcuno forse in maniera non del tutto disinteressata comincia a dubitare della relativa efficacia. Io comunque continuo a sperare che prima che cada l’italia caschino gli UK(acca). A proposito visto che sono in recessione se non avessero avuto le olimpiadi come traino come sarebbe stato il dato? 8 anni fa le olimpiadi si sono svolte in grecia,ma questa volta credo che passino meno anni prima di sentire i loro problemi rispetto agli anni che abbiamo aspettato per la grecia.
Certo le Olimpiadi aiuteranno… però ho letto che Cameron non vuole assolutamente demordere nella sua politica di austerità… evidentemente conoscerà bene il motivo, visto che mi pare di aver letto che è proprio sua intenzione ridurre la spesa… piuttosto che aumentare le entrate (nuove tasse). In Italia purtroppo abbiano fatto l’inverso… e fra qualche anno (anche meno) chi non ha pannelli solari non riuscirà a pagare i rimborsi a chi li ha. Mi risulta infatti che il GSE stia accumulando sempre più ritardi nel pagamento… proprio per diluire l’aumento in bolletta per gli altri (altrimenti con le ultime installazioni si vedrebbero un aumento di almeno il 20% in un anno!).
Poi bisognerebbe fare un discorso di efficienza, dove vengono fabbricati, smaltimento, ecc… difficile da sviluppare in un commento.
Secondo me il migliore risparmio è investire in una politica di maggiore efficienza e risparmio energetica, riducendo i consumi e le abitudini senza rinunciare all’uso dell’energia. Io nel mio piccolo l’ho fatto… e si vede nella mia bolletta (senza pannelli fotovoltaici).
Equilibrio di Nash della teoria dei giochi applicato all’eurozona.
in genere una iperdiscesa, per fare il minimo assoluto o massimo relativo per la chiusura del mese