STRESS TEST: ovviamente è stato un successo!

Scritto il alle 15:15 da Danilo DT

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I nostri poteri preveggenti sono paritetici a quelli di Nostradamus….
Ovviamente non è assolutamente vero. Diciamo che era tutto già scritto ed era tutto già deciso da tempo. I risultati degli stress test erano già noti alle stesse banche testate, tanto che alcune di esse hanno già preso delle “contromisure” per tempo.
In QUESTO POST ho fatto le mie fantomatiche previsioni sulle banche a rischio e su quelle che invece avrebbero subito una sonora bocciatura, e non mi sono poi nemmeno sbagliato di tanto…
Monte dei Paschi è l’unica tra le 51 banche che alla fine è stata sonoramente bocciata. Ma, come detto, si sapeva. E tutte le altre?
Le banche italiane risultano solide, e sono “rimandate” alcune banche austriache, come previsto, e anche qualche istituto irlandese.

I risultati li potete vedere in questo schema.

risultati-stress-test-banche-2016

La BCE stabilisce che il livello di CET1 minimo, per evitare il commissariamento, l’8%. Ovvio che il terreno più critico è quello che trovare nell’area di destra, che va ad esaminare i bilanci delle banche in caso di stress di mercato.
Se vi fate due conti, vedrete che le tanto decantate (da Padoan, Renzi e Visco) banche italiane hanno un Cet1 medio pari al 7.62%, un risultato che non possiamo che giudicare debole. Oppure qualcuno può dire il contrario?

2016-eba-stress-test-common-equity-tier-1-ratios-by-country

Ma è giusto dire che c’è chi sta peggio di noi. Banche Irlandesi con un Cet1 medio solo al 5.22% e banche austriache con Cet1 medio pari al 7.22% in caso di stress.
Ma attenzione, anche le tedesche non possono essere considerate solide. Ma di certo non abbiamo scoperto l’acqua calda. Anzi, non so perché ma calcolare un Cet1 per la Deutsche Bank in caso di stress al 7.8% non credo sia stato così facile (usiamo un eufemismo). Come si può calcolare il valore e le conseguenze di quei famosi derivati di livello 3 che non hanno un mercato, un prezzo, una controparte che li negozi?
Fantasia che avrè portato a fare delle valutazioni teoriche e di certo non troppo pessimistiche. Ma anche Commerzbank non sta benissimo. Cet1 al 7.42% in caso di stress o di scenario “adverse”.
Sulle banche italiane poco da dire. Il top è sempre Intesa SanPaolo, il flop è ovviamente MPS che però è “work in progress” con manovre già anticipate sul questo blog di cessione di NPL e di ricapitalizzazione.

Morale: tenuto conto del grado di “complicità al sistema” di qeusti stress test, tenuto conto di quanto siano politicizzati e pilotati, i risultati alla fine ci dicono una cosa molto chiara.
Il problema bancario è in Italia Monte dei Paschi, ma attenzione che non bisogna fossilizzarsi solo a Siena. Il sistema bancario europeo fa acqua da tutte le parti.
Un po’ come l’Euro e l’Unione Europea (e non potrebbe essere altrimenti).

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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1 commento Commenta
albertopletti@gmail.com
Scritto il 31 Luglio 2016 at 10:10

OK, varie banche europee sono più deboli di altre, di MPS si sapeva, ma c’è un vero rischio sistemico? Sembra che il test abbia ipotizzato delle situazioni abbastanza critiche, eppure, nella sostanza, l’unica banca che sarebbe fallita è MPS. Si, perchè ciò che interessa è il rischio di fallimento, che porterebbe con se il contagio e il disastro.
Il problema banche continua anche senza rilevante rischio di fallimento: è il problema collegato alla crescita economica europea (e alla redditività delle banche), cosa importante, ma, tutto sommato, non critica.

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