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Spread BTP Bund a 285 bp. Ma stavolta il rischio ITALIA non c’entra

Scritto il alle 15:30 da Danilo DT

Italian Risk indicator e curva dei tassi a confronto per fornire una lettura più chiara del mercato.

La seduta di oggi vede protagonista il colore rosso sui mercati finanziari. Una seduta da RISK OFF dove tutto il rischio viene liquidato a piene mani.
Lo spread BTP Bund decolla a quota 285 basis point (quindi il decennale tedesco rende il 2.85% in meno rispetto al paritetico italiano).
Cosa sta accadendo? Sta nuovamente lievitando il “rischio Italia”?
In realtà quello che sta muovendo è la curva dei tassi e non il rischio Italia.
Infatti tutti i titoli, sia il BTP che il Bund nella fattispecie, stanno perdendo terreno per via di un generalizzato aumento dei rendimenti su scala globale. Vuoi per i timori di rallentamento di quantitative easing prima illustrati, vuoi per un take profit globale.

Spread BTP Bund

Per meglio capire se quanto sta accadendo è un vero e proprio SELL OFF dovuto anche ad un inasprimento del “rischio Italia” proviamo a fare ricorso al nostro IRI, un indicatore proprietario che ho battezzato Italian Risk Indicator.

Italian Risk Indicator

E’ evidente che l’IRI continua ad essere serenamente sopra l’area di pericolo pari a 3.
Quindi in questo momento escluderei qualsiasi motivazione legata alla situazione italiana, mentre giustificherei l’aumento di spread soprattutto per un movimento della curva dei tassi e di un normale effetto leva legato ad una maggiore rischiosità del debito italiano.

STAY TUNED!

DT

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1 commento Commenta
john_ludd
Scritto il 11 Giugno 2013 at 15:52

in realtà è come x l’oro. Quando qualcosa sale per anni a un certo punto scende, senza un reale perché. Le ragioni si trovano sempre A POSTERIORI, ognuno dice la sua, alcuni sono sembrano più convincenti perché sparano nomi esotici, tipo convexity e bla bla bla. Il mercato è un sistema caotico, è molto più semplice osservare come si muovono i grandi trend macro economici. La mia opinione è che non ci sono grandi cambiamenti in meglio, solo qualche cerottino messo lì dalle banche centrali e un sistema finanziario USA meno malmesso dei cugini europei. Flussi finanziari colossali che se ne fanno a zonzo per il pianeta alla ricerca di yeld e quando si prendono paura tornano a casa velocemente massacrando i mercati meno liquidi. That’s all folks.

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