Sempre più speculazione su Wall Street

Scritto il alle 15:15 da Danilo DT

Gli USA falliscono? Si parte col tapering? Ma non ci ha mai creduto nessuno. O per lo meno, nel mese di settembre il sentiment era fortemente “bullish” ed indirizzato alla continuazione del trend. E la prova è il nuovo massimo raggiunto dal cosiddetto Margin Debt. In altri termini, gli investitori hanno preso in prestito una quantità record di denaro proprio anche per investire sui mercati finanziari. Chiaro utilizzo della leva finanziaria. Si usano soldi che non si hanno. Immaginate gli effetti sui mercati in caso di inversione. Ma questa è un’altra storia.
Il mese scorso, gli investitori hanno preso in prestito 401,2 miliardi di dollari, superando il record di aprile di 384,4 miliardi, secondo i dati del New York Stock Exchange. Si tratta quindi di un aumento su base mensile del 4.8%, il più alto dell’anno in corso. Un ulteriore chiaro segnale del ruolo della speculazione sui mercati finanziari. Visti i chiari di luna, quantomeno, forse conviene iniziare a limitare l’esposizione su Wall Street.

…viste anche le generose previsioni sugli utili futuri che sta scontando il mercato…

STAY TUNED!

Danilo DT

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto.
Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai, contattami via email.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

Buttate un occhio al nuovo network di

Meteo Economy: tutto quello che gli altri non dicono

| Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su databases professionali e news tratte dalla rete |

Tags: ,   |
6 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 22 Ottobre 2013 at 16:49

Ciao Dream, tu non pensi che siamo in un enorme schema Ponzi?

La moneta a buon mercato sta tirando su solo l’economia finanziaria e non quella reale. Ma quando la differenza tra queste economie diverrà insostenibile cosa potrà succedere?

pinco14
Scritto il 22 Ottobre 2013 at 17:11

gnutim@finanza,

La diffrenza mi pare già insostenibile (soprattutto in America, dove a fronte di risultati pessimi del mercato del lavoro i mercati continuano a salire imperterriti). Prima o poi torneranno a convergere. Per la convergenza ci sono due possibilità
– una salita dell’economia reale
– una discesa dell’economia di carta
Tu quale ritieni più probabile?

lacan2
Scritto il 22 Ottobre 2013 at 17:17

Occorre far pagare i grandi creditori che da questa situazione traggono vantaggio, altrimenti avverrà sempre la collettivazione delle perdite: solo i grandi investitori finanziari possono approvvigionarsi alle fonti delle banche centrali, visto che queste risorse non giungono ad imprese e famiglie (o comunque non come dovrebbero) Inoltre al banchetto manca l’inflazione: la ricchezza creata artificialmente dove viene riversata? come viene spesa? Ritorna nel circolo vizioso dei mercati (è l’unica spiegazione che mi posso dare)?

Scritto il 22 Ottobre 2013 at 19:17

gnutim@finanza,

Cosa potrà succedere? Butta un occhio qui, se non lo hai ancora letto…
http://intermarketandmore.finanza.com/le-correlazioni-del-diavolo-il-nuovo-mondo-della-finanza-57797.html

lacan2@finanza,

Sarebbe bello poter pensare che non sia sempre “Pantalone” a pagarne le conseguenze, stavolta compresa…

lucianom
Scritto il 22 Ottobre 2013 at 19:30

Non è, che esiste un accordo segreto fra USA ed Europa:
tu mi lasci svalutare il Dollaro ed io faccio calare il prezzo del petrolio così, oltretutto con l’euro forte, lo pagherai ulteriormente meno visto che che è quotato in dollari, ciò farà bene ad entrambe le economie. :mrgreen:

paolo41
Scritto il 22 Ottobre 2013 at 20:47

lucianom,

non so se esista questo accordo o meno, certo che sembrerebbe qualcosa pianificato; nel qual caso sarebbe fra Germania e Usa perché un euro forte non fa tanto bene agli altri paesi e ai periferici in particolare. Personalmente non escluderei la Cina che ha tutto l’interesse a subentrare al $ o, se non altro, a mitigarne la posizione come moneta di riferimento in tutti gli scambi commerciali e finanziari mondiali.
D’altra parte i dati USA usciti oggi non giustificano un cambio cosi repentino del rapporto eurusd, il che confermerebbe che aspettavano un minimo innesco per muoversi.
C’è solo da sperare che Draghi attivi qualche contromossa.

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...