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SALDI SALDI SALDI !!!
Le borse scendono, scendono e poi scendono… Ma sempre più , tra gli analisti e i vari gestori, inizia ad affiorare un certo ottimismo. Ma siamo sicuri che il mercato non sia un’irripetibile buy opportunity?
Siamo certi che tra 3 mesi le quotazioni di buona parte dei titoli quotati, non sia sensibilmente superiore ai prezzi attualmente visibili sui monitor?
Mi sembra di vedere i cartelli notati nelle vetrine qualche settimana fa. Saldi saldi saldi! Tutto a prezzo di costo! Sconti del 30-40-50%.
Già… tutto vero. Io sono il primo a dire che la maggior parte dei titoli azionari oggi quota a sconto e, cosa che sottolineo, già considerano una recessione di media entità. Proprio qualche giorno fa, in un altro post, sottolineavo l’interessante situazione dei P/E sulle borse mondiali. Ma siamo sicuri che i saldi siano veri saldi?
La pazienza è una virtù
Timing. Una parola che in questo mercato acquista un’importanza siderale. Non bisogna anticipare i tempi. Anche perché non è la recessione il solo problema. Il rischio di trovarsi con un credit crunch, vista anche la massa di subprime che ancora devono saltare fuori, non è poi un’ipotesi così utopica. Inoltre, se fate attenzione, non è successo assolutamente nulla in questi giorni che abbia fatto capire un’inversione di rotta della macroeconomia. Anzi, la stessa FED ha iniziato a parlare di situazione che si sta facendo difficile.
Quindi, male che vada, abbiamo la certezza che la crisi non è ancora finita. Secondo alcuni siamo solo all’inizio, secondo altri siamo nel bel mezzo del mare in burrasca. Quindi, non vedo proprio ragione per cominciare a comprare. Ma scusate, vi sembra logico fare shopping qualche giorno dopo l’inizio della recessione ? A me sembra una follia. Anche perché i fantomatici P/E di cui parlavo prima si riferiscono ad utili previsti. Ma siamo certi che tali “ratio” di bilancio verranno mantenuti? Lo dubito fermamente. Non dimenticate, la pazienza è una virtù. Ma in questo caso è diventata una necessità.
Il rovescio della medaglia
Ma per completare il quadro, è giusto parlare anche del comportamento dei cosiddetti “Insider trading”. Un’agenzia americana, la Washington Service, ha monitorato con attenzione le “insiderate” di questo ultimo periodo, ed ecco il risultato: A gennaio gli insider hanno fatto shopping alla grande (attirati dal cartello SALDI ! di cui sopra…), per una cifra pari a circa 700 milioni di dollari. Ma questa cifra vuol dir tutto e vuol dir niente. Sicuramente ha valenza maggiore un altro dato.
La stessa agenzia, ci segnala che nelle ultime sette volte in cui gli insider hanno operato attivamente in acquisti fra il 1988 e il 1995, l’indice Standard & Poor’s 500 ha poi segnato in media rialzi del 21% nei 12 mesi successivi. E per la cronaca, nel mese di gennaio è successo quello che non succedeva più dal 1995: la categoria degli “insider” (amministratori, consiglieri, dirigenti etc) ha effettuato più acquisti, rispetto invece alle vendite effettuate. Saldo dunque positivo. Segnale più che evidente. I top manager pensano che il peggio è ormai alle spalle. Situazione molto simile sta accadendo in Italia, dove molti manager stanno approfittando dei “saldi di fine stagione” per aumentare l’esposizione personale sull’azienda ove operano.
A questo punto, miei cari lettori, lascio a voi l’ardua sentenza. IO, personalmente, e senza presunzione, cerco di mantenere la mia coerenza. E approfitterò dell’analisi tecnica per poter centrare il più possibile il timing. Ma al momento preferisco mantenere un profilo prudente.
Friendly.
DT