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RECESSIONE o non RECESSIONE… questo è il TORMENTONE!
Siamo arrivati alla stregua del tormentone estivo. Ormai è uno scontro tra ottimisti e pessimisti sullo stato di salute dell’economia USA. Da una parte chi è convinto che gli Stati Uniti non mollino il tiro e continuino con una crescita economica, magari più moderata ma comunque costante, e dall’altra chi invece inizia a vedere lo spettro della recessione alle porte.
Devo però ammettere che inizia ad esserci anche un po’ di confusione. Prendete ad esempio l’Atlanta FED: sono considerati un po’ dei perma-bearish e adesso vedono un PIL USA ancora a livelli importanti.
The GDPNow model forecast for real GDP growth (seasonally adjusted annual rate) in the second quarter of 2016 is 2.8 percent on June 17, unchanged from June 14. Since the previous GDPNow update on Tuesday, the forecast for real consumer spending growth increased from 3.9 percent to 4.1 percent and the forecast for real residential investment growth increased from 2.5 percent to 3.5 percent. These increases were offset by a decline in the forecast of the contribution of inventory investment to second-quarter growth from -0.28 percentage points on June 14 to -0.41 percentage points this morning. (Source)
Un’altra FED, questa volta di New York, ha un suo modello che oggi prevede la recessione con una percentuale inferiore al 7%.
E allora di che dobbiamo preoccuparci? Di nulla all’apparenza. Ma solo all’apparenza, in quanto non dimentichiamolo mai, molti modelli econometrici sono basati su criteri che oggi sono quantomeno discutibili, in quanto minati o drogati dalla politica monetaria. Inoltre, non dimentichiamo che il contesto globale molto difficile potrebbe portare anche le economie più solide in una fase di difficoltà. Il caso Brexit ne sarebbe l’esempio. E difatti ecco che gli economisti iniziano a preoccuparsi. Per carità non siamo a livello di certezza, ma diciamo piuttosto che il rischio di recessione inizia a salire.
Il WSJ lo ha misurato ed ha registrato un livello che è ai MASSIMI degli ultimi mesi ma pur sempre SOLO al 22%.
E allora diciamo le cose come stanno. Negli USA è decisamente prematuro, al momento, parlare di recessione perché nei numeri e nei fatti non si può assolutamente leggere. Poi ovviamente tutto e possibile, anche perché ci sono tanti campanelli d’allarme. MA è inutile fare terrorismo prima del tempo. Per ora, negli USA, il quadro economico è ancora positivo. Il resto lasciamolo stampa che deve riempire i giornali.
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STAY TUNED!
certo la Yellen nella testimonianza odierna al Congresso USA sembrava quasi che pensasse a un Q4 e…. un senatore glielo ha fatto notare !!!!!! Poi si è salvata dicendo che si aspetta un sostanzioso GDP nel secondo trimestre.