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RECESSIONE 2008? ECCO LE PROVE
Ormai sembra quasi una barzelletta: recessione si, recessione no.. E’ solo un forte rallentamento, oppure è addirittura stagflazione? Negli USA i potenti continuano a nascondersi, dicendo che si tratta solo di un forte rallentamento. Ma nessuno esclude la possibilità di recessione. Ricordate? Ne parlavo ieri: la funzione di calmieratori di mercato. Vendono fumo per tenere a bada le masse. Chi invece guarda un po’ più avanti, si rende contro che la situazione è un po’ più complicata.
Nota: se volete leggere tutti i miei articoli sulla recessione del 2008 ecco il link:
http://intermarketandmore.finanza.com/tag/recessione/
Piccola nota su Kerviel e SG e i subprime porcini…
Interessante quanto dice un importante economista francese, Olivier Pastré, proprio in merito al caso SG che sta tenendo banco in tutte le banche d’affari e sui media. Il problema di SG non è Kerviel, ma i subprime ed i derivati. A novembre ha annunciato un’esposizione di subprime pari a 500 milioni. Ora, approfittando della vicenda Kerviel, è arrivata a svalutare per 2 miliardi di euro sempre per i subprime… Ma che è sta cosa? Crescono come i funghi?
La verità è che forse si andrà ben oltre i 2 milioni… Non dimentichiamo mai una cosa IMPORTANTISSIMA: i subprime in crisi dovrebbero essere pari a circa 500 miliardi di Euro. Ma oggi se ne sono solo dichiarati circa 160 miliardi… E gli altri, che fine hanno fatto? Molto probabilmente faranno come in SG, salteranno fuori come i porcini in una umida giornata autunnale… Quindi capite che le banche riserveranno ancora delle sorpresine, nei prossimi mesi…
Rallentamento? Recessione? Stagflazione?
I segnali di un economia in crisi si moltiplicano. Sia in Europe che negli USA. Prendiamo l’area Euro: i prezzi al consumo stanno aumentando (legando quindi le mani alle possibili manovre di Trichet), come dai dati preliminare di ieri della UE. L?indice di fiducia è ai minimi da 2 anni. Ora per la BCE parlare non di recessione ma di stagflazione non è più un assurdo. Quindi io do per scontato una conferma del tasso BCE per giovedì al 4%.
Negli USA invece… di certo non si sta meglio. Mercato del lavoro in rallentamento, spesa altrettanto in rallentamento. Ne beneficiano indirettamente i prezioni, con oro sempre tonico. E poi… anche qui il problema dei subprime e della crisi del credito (recentissimo il crollo di Mbia)… E con tutti questi problemi , BErnanke taglia e taglierà ancora (i future scontano al 75% un altro -0.50%).
Si desume che tutto si può dire, tranne che l’economia è in salute. Però…duri a morire, non si vuole pronunciare la parola recessione… E allora vi pongo un mio piccolo studio.
Recessione sia!
La storia insegna. Quando si va in recessione, si nota sempre un aumento dello spread tra i tassi a breve e i tassi a lungo. Qui vi propongo un grafico che confronta il tasso FED e il tasso del T-Note USA (ovvero il titolo a tasso fisso a 10 anni). La scala non è da considerare in quanto prende in esame solo la tendenza. Ogni qual volta c’è una recessione, lo spread del T note crolla e quindi, il suo prezzo decolla. Guardate il grafico. E’ esattamente quello che stya succedendo adesso.
In ambito Euro la situazione è altrettanto simile ma ancora un “po’ immatura”. E’ solo una questione di tempo…
In conclusione
Ormai è inutile nascondersi. I segnali tangibili di una recessione pienamente avviata ci sono tutti. Ammettiamo la realtà delle cose. E cerchiamo di comportarci di conseguenza.