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Tasso disoccupazione e recessione: una lezione dalla storia
Scritto il 31 Maggio 2010 alle 15:06 da
Chi mi conosce bene, sa quale importanza io do al tasso disoccupazione come elemento principe per valutare la reale uscita dalla recessione e/o come indice per poter serenamente dichiarare le ripartenza del motore della crescita economica.
Vedendo l’andamento degli occupati (anche se ultimamente è leggermente migliorato) è assolutamente indiscutibile il fatto che con un tasso di disoccupazione così elevato, torna difficile poter dire come invece molti hanno fatto ) che la recessione è finita e che il peggio è alle spalle.
Ditelo agli Spagnoli, dove la disoccupazione ufficiale è al 20 % (ufficiale…).
Grafico disoccupazione storico
Dal grafico che vi propongo, preso dal sito CalculatedRisk http://calculatedriskimages.blogspot.com/2010/05/percent-job-losses-during-recessions.html si può notare che, paragonando l’attuale recessione con le grandi recessioni della storia, probabilmente il “bottom” è già stato toccato. Ma badate bene, siamo ancora ben lontani da dire che le cose sono concretamente migliorate. Anzi, sono minimi che devono ancora avere conferme.
Se poi a tutto questo andiamo ad aggiungere i vari dissesti economico globali,possiamo dire che:
a) in Europa il peggio non è assolutamente alle spalle
b) negli USA il ciclo economico è anticipato di almeno 6 mesi rispetto a quello europeo
c) vista la situazione dell’UE e la prevista austerity, questo divario temporale tenderà ad allargarsi
d) negli USA la ripresa economica sarà sicuramente anticipata rispetto all’Europa
e) teniamone atto per il futuro dei nostri investimenti, sia dal punto di vista valutario e…non solo!
STAY TUNED!
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