Rapido flash della situazione: 06/07/07
Non posso negare che scrivere questa data mi inquieta un po’, pensando a quella che avremo domani, ovvero 07/07/07… Il motivo stupidissimo è che qualcuno potrebbe usare una data tanto banale per divertirsi in qualche attività terroristica (non dimentichiamo che in giro per il mondo oggi è pieno di concerti per far propaganda sullo stato di surriscaldamento globale, il cosiddetto “Live Earth” – Un concerto per il clima in crisi.)
Non voglio cominciare a parlare di questo gravissimo problema, sennò si va “fuori tema” (eh si… i tempi delle scuole…) ed allora vediamo che cosa succede sui mercati. Partiamo dal solito nostro barometro, lo S&P 500, che riapre i battenti dopo la festa deel’Indipendence Day e continua nel suo movimento laterale, cambiando praticamente nulla dall’ultima analisi fatta alcuni giorni or sono.
Confermo quindi il trading range 1490-1540, e finchè si rimane qua dentro non avremo grossa direzionalità. L’impostazione attuale fa pensare ad un ritorno proprio a quota 1540 dove si dovrà vedere che succede. L’RSI nel contempo continua a divergere che è un piacere e la volatilità resta leggermente superiore alla media degli ultimi giorni. Stiamo sempre in campana, l’avvertimento è sempre quello. Come diceva una vecchia canzone: fin che la barca va…lasciala andare…. però per evitare danni, sapendo che il torrente è molto pericoloso, mettiamoci il giubbino di salvataggio e staimo molto all’erta. Gli scogli (1490-1540) li conosciamo e quindi se ci finiamo sopra, e se la barca cede, bisogna essere pronti ed adeguarsi velocemente (mamma mia che bel paragone che ho fatto, quasi quasi mi emoziono…)
I bonds, dopo un rimbalzo, rallentano la corsa. Aspetterei un attimo prima di tornare a fare trading su questo mercato (e di solo trading si stratta, visto il fatto che lo considero sempre poco interessante per attuare una strategia buy& hold).
Ma andiamo a vedere come si comporta uno dei grandi protagonisti del momento, tanto contestato (anche su questo piccolo blog) quanto tradato. Sto parlando dell’oro nero ed in particolare del WTI. Nell’ultimo post scrivevo … Badate bene, ieri ci sono stati discorsi da parte dell’OPEC molto negativi per il petrolio. Ha corretto ed è finito in modo praticamente perfetto proprio sul 61.8% di Fibonacci. Ottimo, direi che quindi il grafico si conferma affidabile. Il WTI resta sempre in trend positivo al momento ma la rottura di tale livello potrebbe essere un discreto segnale d’allarme. Difatti cosa è successo? Il WTI è rimbalzato sul 61.8% ed è tornato a salire. In linea di massima, con il raggiungimento di 72 $ e la doji di ieri, condita da un RSI in fase “storicamente” elevato per il WTI, mi aspetto nei prossimi giorni una correzione, anche se lo scenario continua ad essere positivo e a farmi pensare ad un ritorno ai massimi periodali.
A condire il tutto ci stano i dati comunicati ieri delle scorte. Potrebbero essere una buona scusa per far partire una piccola correzione che però non dovrebbe superare i 68 $ ( che signifia comunque sempre un bel 5%). Sul fatto che i dati di ieri sia stati negativi per le quotazioni del petrolio e la reazione dei prezzi sia stata quantomeno anomala…beh, signori, ormai mi ci sono abituato. E sul WTI credo solo in quello che vedo. Tutto il resto lo prendo con beneficio di inventario.
Euro nuovamente in leggero rafforzamento e conseguentemente oro in leggero indebolimento, ma lo scenario descritto ultimamente non cambia per nessuno dei due.
Ho detto tutto? Direi di si… poi tanti ci parliamo…
PS: ah…diemnticavo, Baltic Index in lieve correzione….