Rally Euribor: previsioni e tendenze

Scritto il alle 11:11 da Danilo DT

Euribor ai massimi da 2 anni: torna la crisi sul mercato interbancario?

Nelle passate settimane abbiamo segnalato l’impennata del tasso Euribor, impennata legata sia allo scenario dei tassi interesse (aumento tasso REPO di 25 bp) ma anche dovuto all’inasprimento dello scenario interbancario. Se ben ricordate, abbiamo da tempo denunciato la “chiusura dei rubinetti del credito” da parte delle banche a danno delle imprese. Per farla breve, le banche non prestano più denaro in quanto reputano troppo rischioso “scommettere” sul corporate e preferiscono impiegare il denaro in investimenti “alternativi”.

E quindi che succede? Succede che le banche preferiscono depositare parte della liquidità in eccesso presso la stesse BCE  (in particolar modo quelle medio grandi) e poi per il resto si trasformano in piccoli hedge funds, con l’arrivo della finanza creativa con ruolo da protagonista. E difatti, come ampiamente dimostrato, molte banche gli utili li fanno non più con la gestione “ordinaria” ma solo più con la finanza: trading, carry trade e così via. Ma attenzione, il problema non è tanto italiano (per fortuna) ma soprattutto europeo. E se ne stanno accorgendo in quei paesi dove l’indebitarsi con le banche era cosa normale (come era cosa normale non risparmiare una cippa).
A contribuire alla chiusura dei rubinetti sono poi state anche l’aumento delle sofferenze, lievitate sensibilmente, ahimè, anche in Italia.

Sappiamo benissimo poi che la stessa BCE sta “pilotando” sapientemente il mercato dei tassi, Euribor per primo, cercando di mantenerne bassa la volatilità (e difatti arrivano anche i primi rumors su possibili indagini sulla manipolazione da parte di alcune istituzioni, vedasi la BBA, proprio sul mercato dell’interbancario).
Ma queste sono altre storie. Ci sarebbero da scrivere dei libri sull’argomento (come mi piacerebbe scrivere tantissimo sui derivati e su tutto quanto sta succedendo in area Euro sull’argomento, ma mi manca fisicamente il tempo, magari in futuro usciranno dei cenni).
Andiamo però sul concreto, visto che di teoria se ne fa già troppa nel mondo (e a volte anche su questo blog).

Vola l’Euribor ma l’IRS frena

La prima cosa che volevo segnalarvi era la corsa dell’Euribor ma la frenata dell’IRS (Interest Rate Swap), il tasso di riferimento che usano le banche per le operazioni di mutuo a tasso fisso.
Cosa sta a significare? Significa che nel breve termine sta aumentando la tensione nell’interbancario. Questo grafico inoltre, può essere molto utile per fare delle valutazioni se interessa o meno, oggi 04/05/11, fare un mutuo a tasso fisso o variabile)

Previsioni Euribor

Ma la cosa più preoccupante è questa. Il grafico future dell’Euribor sta “prevedendo” un rialzo del tasso di riferimento per mutui ed interbancario decisamente forte. Infatti, come potete vedere dal grafico qui sotto, il mercato sta “vedendo” un tasso Euribor a 3 mesi, tra 6 mesi, all’1.865% . Quindi quasi mezzo punto (47 bp) oltre il valore attuale.

Grafico e tabella Euribor Future

Grafico Euribor 3 mesi future e tabella

Ora la palla passa alla BCE che giovedì prossimo si riunirà.
Mi fermo qui. Per una volta lascio parlare i grafici, solo con un ultimo monito. Un Euribor che si impenna in “divergenza” con altri tassi è un segnale non positivo. Significa che qualcosa nell’interbancario non funziona e che le banche non si fidano molto più l’una dell’altra. Certo, non siamo ancora a livello delle impennate post Lehman Brothers ma…meglio tenerne conto.
Domani uscirà un post che spiegherà alcuni fattori che possono essere determinanti per una corretta chiave di lettura del fenomeno.

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
maurobs
Scritto il 4 Maggio 2011 at 11:17

Grazie Dt ieri ho chiesto ed oggi mi hai risposto.Grande . :mrgreen: :mrgreen:

gioetf81
Scritto il 4 Maggio 2011 at 11:53

Ciao DT,

piuttosto che pensare a nuove e catastrofiche incognite sull’interbancario, la divergenza non potrebbe spiegarsi con le pressioni inflazionistiche sul breve (euribor) dovute alle componenti non-core, mentre sulla parte lunga della curva (irs) si sconta un rientro delle componenti food-energy?

Scritto il 4 Maggio 2011 at 13:23

maurobs@finanzaonline,
😉

gioetf81@finanza,
La tua idea è sicuramente interessante. Io propendo invece per un peggioramento dellos cenario del mercato interbancario.
Non ho postato (per non annoiarvi) il mio “EuroTED Spread” che non sarebbe altro che il TED Spread USA però sui tassi Euro. Si inizia a vedere un po’ di tensione ma siamo ancora molto lontani da dire “PANICO”.
Quindi il mio è solo un avevrtimento e non vuole essere assolutamente catastrofistico.
Vedrai nei prossimi giorni però, perchè il nostro timore di un forte peggioramente dell’interbancario è dovuto ad una compelssa e difficile situazione delle banche europee.
Sono solo nostre ipotesi e quindi NON sono legge stampata sulla pietra. Ma credo siano analisi oneste e, secondo noi, difendibili.
PS: guardati il grafico di ieri sulle commodity e vedrai che la componente non-core sta iniziando a mollare il tiro…

calciatore
Scritto il 4 Maggio 2011 at 16:23

Visti i trascorsi 2008 /2009 dei tassi, scesi rapidamente a 0 dal 4/5 % euribor 3 m. , le banche centrali ed in questo caso la BCE penso non perderanno un minuto a dare tutte le possibili linee di credito alle banche che POTREBBERO essere in crisi di liquidita’ , vista l’importanza dei sistemi bancari e le loro correlazioni; ne dovrebbe beneficare il mercato equity in quanto i soldi freschi non andranno sicuramente in circuito economico, men che meno nel mercato aziende o mutui a privati. Alle banche interessa mantenere alte le quotazioni dei titoli in portafoglio proprieta’ e trading, quindi spingeranno a tutto gas all’insu’ i listini, scatenando anche nei privati la voglia di partecipare al rally , il quale si autoalimentera’ in modo esponenziale. Penso che sia quello che e’ accaduto negli USA ed ora tocca all’Europa, visto che la BCE ha dimostrato che puo’ salvare quello che vuole (oggi e’ toccato al Portogallo).

maurobs
Scritto il 4 Maggio 2011 at 17:09

calciatore@finanza: Visti i trascorsi 2008 /2009 dei tassi, scesi rapidamente a 0 dal 4/5 % euribor 3 m. , le banche centrali ed in questo caso la BCE penso non perderanno un minuto a dare tutte lepossibili linee di credito alle banche che POTREBBERO essere in crisi di liquidita’ , vista l’importanza dei sistemi bancari e le loro correlazioni;ne dovrebbe beneficare il mercato equity in quanto i soldi freschi non andranno sicuramente in circuito economico, men che meno nel mercato aziende o mutui a privati.Alle banche interessa mantenere alte le quotazioni dei titoli in portafoglio proprieta’ e trading, quindi spingeranno a tutto gas all’insu’ i listini, scatenando anche nei privati la voglia di partecipare al rally , il quale si autoalimentera’ in modo esponenziale. Penso che sia quello che e’ accaduto negli USA ed ora tocca all’Europa, visto che la BCE ha dimostrato che puo’ salvare quello che vuole (oggi e’ toccato al Portogallo).  

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