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Quando i mercati NON percepiscono i rischi (tutti)

Scritto il alle 14:15 da Danilo DT

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Non solo rischi di tipo economico ma anche finanziario, politico e sociale. Quanti sono i rischi che i mercati finanziari stanno sottovalutando? E come si possono misurare? Non c’è solo il VIX, per la cronaca.

Saranno anche solo delle considerazioni di tipo statistico, ma secondo me meritano sempre un po’ di considerazione sopratutto se, su base storica, hanno avuto degli effetti sui mercati finanziari.
Voi tutti conoscete il VIX, il volatility index che va a misurare la volatilità sulle opzioni dello SP500. conosciuto come “indice della paura”, tende a salire quando i mercati iniziano a percepire dei rischi che possono essere di varia natura. Molti lo contestano in quanto è un indicatore che non è anticipatore ma va a confermare (indicatore coincidente) se non addirittura segue (indicatore di conferma) quanto già sta accadendo.

Ormai il VIX preferisco usarlo invece come “anticipatore” in modo “anomalo” e come indicatore contrarian. Quando infatti li VIX tocca i suoi minimi periodali (vedi proprio in questi giorni) diventa interessante in quanto significa che il mercato non sta percependo praticamente rischi.

VIX vs DJIA: uno ai minimi, l’altro ai massimi

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Vi sembra che sia veramente così? A me non pare. E quindi questo grafico diventa interessante, visto che sugli eccessi di positività, son sempre partiti dei movimenti correttivi. RIBADISCO, correttivi e non obbligatoriamente inversioni, anche se non si può mai escludere nulla, sopratutto vista l’incertezza politica che stiamo per vivere che, ovviamente, il mercato NON sta scontando.
Mi sto riferendo ovviamente a questo fatto.

(…) L’insediamento di Trump, occasione in cui sarà a tutti gli effetti presidente degli Stati Uniti, è fissata per il giorno venerdì 20 gennaio 2017 a partire dalle ore 18:00 (ora italiana).
Anche se Trump ha vinto le elezioni l’8 novembre, infatti, non diventerà presidente fino al giorno dell’inauguration (insediamento) del prossimo 20 gennaio.
Il repubblicano sostituirà il presidente uscente Barack Obama dopo aver vinto le elezioni degli Stati Uniti con 304 voti al Collegio Elettorale contro i 227 di Hillary Clinton. (Source

Trump quindi venerdì andrà alla Casa Bianca e parte di tutti quei dubbi che avevamo sul personaggio e sulle sue promesse inizieranno progressivamente ad avere smentite o conferme. Il personaggio controverso è secondo me un importante elemento di potenziale disturbo per i mercato. La FED di ST Louis (FRED) ha redatto un indice che si chiama Economic Policy Uncertainty Index for United States (USEPUINDXD) e va a sintetizzare il rischio politico sul paese americano. che potete vedere anche sul sito originario cliccando QUI. 

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Attenzione però. Questo indice NON è solo relativo agli USA, Ho preso la versione “GLOBALE” in modo tale da farvi capire che il problema non si racchiude al’interno dei confini a stelle e strisce. Il grafico parla da solo, e credo che il mercato non stia assolutamente valutando correttamente i vari rischi che politicamente stiamo vivendo.
Poi è evidente, questo ultimo indice NON è per il breve ma per il lungo periodo, però va a confermare il fatto che il VIX, oggi, è come drogato. E se la statistica degli ultimi mesi verrà confermata, significa che il rischio di un rallentamento dei corsi azionari USA è quantomai probabile.

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Danilo DT

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