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Proteggere l’azionario con speranza, accortezza e altro ancora

Scritto il alle 17:04 da gremlin

Dialoghi immaginari ma anche possibili con tre rappresentanti della famiglia dei Cesar (Cassettisti Eternamente e Sistematicamente A Rischio).
Un inviato de “La Gazzetta della Cupola”© ha intervistato Cesar I (Cassettista Emerito Sempre Accorto e Risparmioso), Cesar II (Cassettista Empatico Sempre A Ramengo) e Cesar III (Cassettista Edotto Sempre Accorto e Reattivo) in esclusiva per Intermarket&More!

1. Perché ha comprato l’azionario italiano?
Cesar I: nel marzo 2009 dopo numerose insistenze della banca mi sono deciso ad aprire un pac mensile di 200 euro su un fondo che mi è stato consigliato in base alla sua performance degli ultimi cinque anni; d’altra parte i titoli di stato rendono pochissimo e quindi sul lungo periodo non vedo alternative all’investimento azionario
Cesar II: io investo da sempre nell’azionario però nessuno poteva sapere che ci potesse essere un crollo così forte due anni fa, ad ogni modo così come la borsa si è ripresa dopo il crollo delle torri gemelle sono sicuro di tornare in pari fra un anno o due, a me piace investire in alcuni titoli perché seguirli è anche un modo per tenerti aggiornato sulle cose della finanza e dell’economia
Cesar III: ho cominciato a comprare azionario dal maggio 2009 dopo aver chiuso a luglio 2008 con un piccolo guadagno tutte le posizioni long, ho cercato di diversificare per geografia e settori, seguo giornalmente i mercati e l’Italia l’ho chiusa definitivamente all’inizio di quest’anno

2. Si ritiene soddisfatto dei risultati finora ottenuti sull’azionario italiano?
C I: assolutamente sì, sto già guadagnando almeno il dieci percento
C II: purtroppo sono ancora in perdita ma appena questa crisi economica sarà superata il settore finanziario sono sicuro che recupererà e anch’io recupererò tutto quello che sto perdendo
C III: sono riuscito a guadagnare qualcosa perché ho liquidato l’Italia per tempo all‘inizio di quest‘anno, se avessi ancora oggi tutte le posizioni aperte mi sarei mangiato una buona fetta del guadagno, quando ho visto che il mib non riusciva a fare massimi relativi crescenti l’ho chiuso e incrementato su altri mercati e devo dire che finora è stata una buona scelta

3. Si è dato un obiettivo di guadagno entro un determinato periodo?
C I: guardi, visto che ho iniziato al momento giusto il pac intendo portarlo avanti per anni, sistematicamente, duecento euro da accantonare mensilmente sono per me una piccola cifra e serviranno fra una decina d’anni a mia figlia quando sarà maggiorenne
C II: non mi sono mai posto un obiettivo di questo tipo anche perché l’azionario è ballerino, e come si fa a sapere quando sarai in guadagno? comunque adesso voglio studiare l’analisi tecnica perché mi hanno detto che può servire
C III: io seguo le tendenze di mercato e non conoscendo il futuro non posso darmi obiettivi a scadenza, posso invece chiudere le posizioni in guadagno quando il mercato minaccia di crollare e riaprirle quando sembra che voglia risalire

4. Ha idea di come si protegge l’investimento azionario dalle perdite?
C I: no non conosco i trucchi del mestiere anche perché non è il mio mestiere ma francamente penso che il modo migliore sia un acquisto continuo così si fa media nei periodi di ribasso e poi quando la borsa risale, perché le borse salgono sempre nel lungo periodo, il capitale incrementa
C II: sì bisognerebbe usare i derivati ma è troppo pericoloso
C III: penso di sì, ci sono metodi indiretti e diretti, io uso quelli indiretti cioè dei segnali operativi che mi fanno chiudere le posizioni in guadagno quando questo guadagno si sta riducendo troppo o addirittura chiudo in perdita se la posizione non è mai entrata in guadagno e sta iniziando a perdere troppo, il metodo diretto è quello della put protettiva ma non lo conosco perché lo fanno solo i grossi trader e non hanno interesse a spiegarlo ai privati

5. Ha visto che il mib da ottobre 2009 ha iniziato a scendere costantemente mentre Wall Street e Germania si sono avvicinati parecchio ai loro massimi del 2007?
C I: no non seguo i mercati esteri, rischio di disperdermi troppo, anche la banca approva questa scelta, preferisco una cosa sola ma fatta bene
C II: già… ma non sapevo che ci sono anche gli etf, la banca non me li ha mai consigliati, l’ho scoperto da poco che si può investire su tutti i mercati con gli etf come fossero dei titoli azionari normali, pensavo che gli etf fossero dei fondi e a me i fondi non piacciono perchè ti fregano i soldi in modo legale e tu non riesci nemmeno ad accorgetene, adesso però me li voglio guardare bene gli etf e poi li provo
C III: certo che me ne sono accorto e anche il mio conto!

***

Niente di eclatante ma qualche comportamento da imitare o evitare lo si trova in questo piccolo spaccato di vita da trader più o meno consapevole.

Per gentile concessione de “La Gazzetta della Cupola”©

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16 commenti Commenta
mattacchiuz
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 17:22

dai gremlin, di a tutti la verità, cioè che dentro di te coesistente in tanti!! 🙂

sei davvero bravo :mrgreen: :mrgreen:

gremlin
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 17:28

mattacchiuz,

😀

e non li hai ancora visti tutti! (schizofrenia conclamata)

shorter
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 17:35

ciao Maurizio !
da ex bancario. IO e ripeto IO so come sono stati scelti
i consulenti finanziari in Banca Intesa (là lavoravo).
Basta sapere cosa significa CUORE. No, non quello.
CUstomer ORiented Engineering (delle prime due sono sicuro
la terza ..mi pare).
Sapete cosa significa ? Che nel giro di pochi giorni CASSIERI
ed operatori di Back Office sono stati trasformati
in consulenti finanziari. Beh PICCOLI consulenti
non quelli addetti a patrimoni consistenti.
Ora quei PICCOLI consulenti sono diventati gestori
di patrimoni e clienti più facoltosi (son passati una decina d’anni)
Ma la domanda rimane: quando cavolo hanno imparato
i segreti della finanza ? MAI.

mattacchiuz
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 17:36

o intanto cominciano a rimbalzare qua e la le notizie di una maxi “retata” contro wall street. tipo 300 (trescento) persone che finiranno in manette per reati dall’insider trading alla manipolazione del mercato.

bernanke, geither, il suo ex paulson, non sono fra i 300, fortunatamente. sembrerebbe che alcuni banchieri stessero per essere raggiunti da avvisi di garanzia, ma si sono teletrasportati ad antigua pochi secondi prima. il teletrasporto è un benefit, uno di quelli non compresi nei 150 miliardi di dollari di bonus dell’anno scorso

gremlin
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 17:40

shorter@finanza,

grazie per l’ennesima conferma, no comment…

vichingo
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 18:48

In un mix di questi profili mi ci riconosco abbastanza. 😀 A meno di crolli epocali dei listini azionari, affidarsi a titoli solidi, mi sembra una buona scelta, basta non esagerare, cosa che purtroppo qualche volta, faccio dato che ho il “grilletto”, pardon, il dito veloce sulla tastiera. Intanto mi godo il primo posto nei 50 stile libero di domenica con 32″41 (categoria m55). 8)

lampo
Scritto il 6 Dicembre 2010 at 22:44

Recentemente Altroconsumo ha fatto uno dei suoi test periodici sull’argomento (sui consigli delle banche…ad un investitore casuale). Ha realizzato anche un video.
http://www.youtube.com/watch?v=wIBEa04FXOE&feature=player_embedded
La cosa però che mi ha impressionato di più e la quasi completa elusione della normativa MIFID (su 80 banche solo una ha fatto compilare il questionario!) e la continuazione della proposizione di prodotti “succulenti” (come commissioni) per le banche, cioè prodotti della casa. Infatti è aumentata la quota di obbligazioni bancarie (le più consigliate guarda caso) “consigliate” agli ignari investitori. Infatti guarda caso, a forza di questa pratica, nel 95 le famiglie italiane investivano solo il 2% dei loro soldi nei bond bancari… nel 2009 siamo al 10%. Sarà per questo che le nostre banche si sentono in una botte di ferro?
Ovviamente poi non parliamo di prospetti informativi e via dicendo. Insomma ben vengano questi articoli per addestrare l’investitore risparmiatore italiano ad evitare di farsi… vi lascio scegliere l’aggettivo più adatto 😳

antipatix
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 10:58

boh non so se sono a tema…

Questione di timing:

nervifrank
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 11:28

antipatix@finanzaonline

Veramente spaventoso.

gremlin
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 12:45

antipatix@finanzaonline,

Ottimo approfondimento, diciamo che tirare conclusioni su portafogli fatti solo con roba tipo tiscali e fastweb è un po’ da estremisti illiberali pessimisti comunisti ma penso che l’idea di fondo, cioè l’ERRORE COGNITIVO DEL RISPARMIATORE che sbaglia sistematicamente tutto, è veritiera, perfettamente rappresentata e sempre d’attualità, praticamente un evergreen.
Più tardi un mio post attinente con protagonista il Mostro dei Pacchi di Siena

gremlin
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 13:44

shorter@finanza,

😀

ottofranz
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 13:46

lupus in fabula ! Dream sa a cosa mi riferisco.

Vi racconto solo l’ultima di stamattina. Ma cosa … vuole dei BTP invece delle NOSTRE obbligazioni? Ma lo sa che durante la crisi Argentina le Banche han pagato e le obbligazioni Argentine no ? 👿 😯 😯 👿 👿 👿 👿 👿

gremlin
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 13:46

lampo,

stiamo scaldando i motori, ne verranno altri di articoli per la “consapevolezza” dei risparmiatori

Scritto il 7 Dicembre 2010 at 14:36

ottofranz,

Eh si… ho idea… 😳 🙄 Quindi come è andata a finire?

vichingo
Scritto il 7 Dicembre 2010 at 16:46

antipatix@finanzaonline,

Questo dimostra che, a meno di default del nostro paese, è meglio un bel BTP a tanti titoli strutturati che vengono ideati unicamente per far guadagnare le banche, fregando spesso i risparmiatori. 😆

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