Pressione fiscale + andamento redditi = Italia la peggiore

Scritto il alle 13:10 da Danilo DT

In Italia ci lamentiamo spesso per la pressione fiscale soprattutto sugli stipendi. Ma sapete come stanno veramente le cose? A darci un po’ di chiarezza ci pensa l’OCSE che in un report appena uscito ha illustrato molto chiaramente sia il peso del fisco per i lavoratori europei ed i datori di lavoro, ma anche l’andamento del salario medio dei lavoratori.
Sarebbe inutile continuare con le parole. Andiamo a vedere le tabelle. Potete veder in modo dettagliato tutto il materiale CLICCANDO QUI.

In questa sede , per motivi di estrema sintesi, vi posterò un grafico apparso sul giornale The Economist che sintetizza in modo ideale sia al pressione fiscale e sia l’andamento dei redditi.

Quindi risulta chiaro che i paesi con il maggior peso fiscale sono la Germania e la Francia (oltre il 49%), dove il lavoratore incassa praticamente la metà del costo aziendale del lavoro.
Praticamente negli ultimi anni, a causa dell’aumento della pressione fiscale, in ben 22 paesi sui 34 dell’OCSE abbiamo assistito ad un forte appesantimento fiscale per i lavoratori. E dopo Germania e Francia, eccoci noi. Troviamo l’Italia con il 47%. Medaglia di bronzo.

Ma tenetevi forte.
Nella parte bassa del grafico viene invece riportato l’aumento dei redditi, tenuto conto anche il fattore fiscale. E come potete vedere l’Italia si trova tra i paesi dove i redditi sono scesi. Morale: meno redditi e più pressione fiscale. Non lo dico io, lo dice l’OCSE, e il messaggio che ne deriva è chiarissimo: alla fine della fiera, nessuno peggio dell’Italia mixando questi due fattori (tolta la disgraziata Grecia per ovvi motivi…).

Vorrei dire delle cose ma non le dico perché non voglio fare politica, però un po’ più di onestà della classe politica che dice di tagliare le tasse, forse sarebbe gradita, non credete?

STAY TUNED!

DT

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4 commenti Commenta
hironibiki
Scritto il 16 Maggio 2011 at 13:39

Sai DT? Non mi stupisce affatto questa cosa.
Forse molti non sanno ma ad esempio la mia azienda per “resistere” alle continue diminuzioni richieste dei clienti mi vuole proporre un contratto da tempo indeterminato a progetto (che assurdità) pur di pagare meno tasse e sbragare ulteriormente il prezzo. Un mio amico elettricista mi diceva che è sempre più difficle riuscire a lavorare onestamente, perchè sempre più persone (soprattutto amministratori condominilai) chiedono la “mazzetta” sui lavori di ristrutturazione.
Le agenzie interinali, invece mi diceva un’altro mio amico muratore ormai disoccupato, chiedono manovalanza prettamente straniera perchè così la pagano 5 o 6 euro all’ora senza ovviamente nessuna precauzione di rischio sul lavoro (quindi non assicurati in caso di incidente)..
Insomma potrei continuare ancora e ancora ma qui mi fermo. La realtà è che l’economia è ferma e la pressione fiscale è talmente alta che molti esercenti arrotondano non emettendo scontrino fiscale.
Siamo un paese in declino e questo tristemente non è che l’inizio del processo.

50 cent
Scritto il 16 Maggio 2011 at 13:45

Fornisco un piccolo contributo, non riferito alle tabelle sel post, ma solo per argomentazione generale.
Normalmente quando si fanno i paragoni sulla tassazione ci si ferma alle aliquote senza considerare a quale base imponibile vengono applicate; non mi riferisco alla progressività per fasce di reddito, ma proprio alla determinazione della base imponibile.
E’ abbastanza noto, per esempio, che la base imponibile ‘IRAP non tiene conto, tra gli altri, del costo del lavoro.
Un bilancio che chiude in pareggio e che espone costi per lavoro pari a 100.000 ai fini IRAP è un bilancio che chiude con un utile di 100.000.
L’aliquota IRAP è generalmente il 3,90% ma capiamo tutti che se anzichè calcolarla sul vero utile la calcoliamo sull’utile maggiorato delle spese per lavoro la vera tassazione non è l’aliquota nominale del 3,9 ma cresce in varia misura a seconda delle situazioni e teoricamente all’infinito (o quasi).
Difficile rendere chiara la tecnica, ma ci ho provato.

paolo41
Scritto il 16 Maggio 2011 at 14:12

50 cent,

è chiarissimo…l’IRAP è un’assurdità..
le tabelle di Dream sarebbero ancora più eclatanti se si evidenziasse un’analisi parallela sul potere di acquisto….

50 cent
Scritto il 16 Maggio 2011 at 14:21

Una cosa che invece non riesco a trovare e sarebbe INTERESSANTISSIMA è il gettito totale per nazione (in valore assoluto).
Chiudo la mia parentesi di svago e vi saluto per qualche giorno, anche se sarò sempre davanti a monitor non potrò partecipare attivamente.
ciao.
50

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