Pillole anti stress (test)

Scritto il alle 15:47 da Danilo DT

Mettetela come volete. Lo stress test sul sistema bancario europeo, il cosiddetto Euro stress test, è stato un successo. Per lo meno a livello psicologico. Infatti in un amen l’avversione al rischio è scemata, le borse hanno ricominciato a correre e l’oro, il bene rifugio per antonomasia, ha provato una correzione.

Questi sono gli effetti della psicologia. Poi l’economia è tutta un’altra cosa.
Sull’attendibilità degli stress test si è già detto e letto molto. Certo, io resto veramente molto ostico su quel “minimo sindacale” di Tier 1 richiesto, un 6% che io reputo non sufficiente per poter debellare un’eventuale fase di crisi finanziaria.

Come molte case d’affari hanno ipotizzato, il Tier 1 necessario doveva essere richiesto non al 6 ma all’8%. Il che però…procurava problemi non indifferenti. Di che tipo? Semplice. Un sacco di banche non avrebbero passato lo stress test. A quel punto tutto il giochino psicologico e l’operazione fiducia (VERO OBIETTIVO dello stress test) non avrebbe avuto successo, anzi, la paura sarebbe tornata prepotentemente sul mercato.

E come ho ricordato, non avrebbero MAI pubblicato stress test negativi. Occorreva, come a scuola, fare “venire il risultato”. Ed ecco quindi la soluzione: abbassare i parametri e considerare potenzialmente solventi in condizioni di crisi anche banche che, ahimè, sono finanziariamente molto più deboli di quanto ci vogliono far credere. I dati sono tratti da analisi di GS e della BCE.

Sapete benissimo che le banche bocciate all’Euro Stress test erano sette…

Euro Stress test: banche bocciate

Queste sono le celebri 7 sorelle  del Tier1 al 6%.
Ma proviamo a cambiare i parametri e ad utilizzare non più il Tier 1 al 6% ma un più decente Tier 1 all’8%.
Il risultato che ne deriva è profondamente diverso.

Euro Stress Test modificato Tier 8%

Le banche che non passano lo stress test diventano 39. E con quali bisogni di capitali! Guardate la tabella!

E tra queste troviamo i nomi che pensavamo di trovare…tra cui anche qualche nostra banca… Al top infatti c’è la nostra Monte dei Paschi, quella che “si vociferava” era tra le candidate a non superare lo stress test già in partenza.
Ma fate ben attenzione, leggete la lista e subito dietro troverete anche Unicredit, Banco Popolare, UBI Banca. Manca all’appello Intesa SanPaolo che si conferma come la più solida.

Back to the risk!

 

Quindi torna la voglia di rischiare e magicamente l’oro…perde terreno. Nello stesso tempo però il governativo USA continua a salire…
Stranezze del mercato, divise tra realismo e fantafinanza. Guerra tra il concreto ed il faceto. Il tempo dirà chi ha avuto ragione.

STAY TUNED!

DT

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