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PETROLIO: rimbalzo già finito?
Anche i ricchi piangono e l’Arabia Saudita inaugura la stagione dell’austerity. E il suo CDS decolla verso l’alto. Intanto il Brent e il WTI scendono approfittando di un mercato sottile.
Già si sperava in una ripresa delle quotazioni. Ma il rimbalzo dei giorni scorsi è stato polverizzato da una seduta molto negativa per l’oro nero. A Wall Street il WTI (e il Brent a Londra, per la cronaca) è stato protagonista di una giornata da “profondo rosso”.
Ok, volumi bassi anche perché sono pochi gli operatori sui mercati. Quindi movimenti meno “credibili” però sempre reali. Il -3.80% del Brent non è mica finto!
Si teme per un eccesso di offerta, si teme per scorte oltre le previsioni, si teme per l’arrivo di un nuovo competitor, l’Iran, che fino a qualche tempo fa non creava problemi all’OPEC. Ma il mondo cambia, arriva lo Shale Oil e anche nuovi attori sui mercati. Inoltre c’è la frenata economica, un mix di fattori che contribuisce a far scendere il petrolio.
Grafico Brent: occhio ai minimi
Il grafico del Brent ci dice che area 35$ rappresenta un importante livello di supporto che, se violato al ribasso, potrebbe catapultare l’oro nero in area 30.72$.
Siamo ai minimi da 11 anni e la stessa Arabia Saudita, vista come il paese dei “ricchi”, ha annunciato piani per ridurre un record di deficit di bilancio con tagli alla spesa. Ma allo stesso tempo l’azienda di stato Aramco ha detto che continuerà investire nei suoi impianti di produzione di petrolio e gas, in attesa di un rimbalzo dei prezzi nel 2016. Ma il CDS sul debito sovrano dell’Arabia Saudita decolla.
Arabia Saudita CDS vs Brent
Quindi crollo legato a speculazioni di breve approfittando di un mercato sottile? Tutto è possibile, ma di certo il petrolio continua ad essere (vedi il grafico qui sopra) in un evidente trend ribassista.
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link interessante, anche se i dati sono poco recenti. Personalmente, penso che un bene reale esauribile, come il petrolio, abbia un limite inferiore di valore, oltre il quale viene spinto solamente da speculazione e politica. A mio avviso, siamo attorno a questo valore.
incontrario@finanza:
link interessante, anche se i dati sono poco recenti. Personalmente, penso che un bene reale esauribile, come il petrolio, abbia un limite inferiore di valore, oltre il quale viene spinto solamente da speculazione e politica. A mio avviso, siamo attorno a questo valore.
Pensavo , sbagliandomi , di trovare più di un commento.
Uno è meglio di neanche uno.
Come fa notare i dati non sono recenti e le riserve di PETROLIO ammontano a circa 41 anni e ne sono passati 7 , restano 35 anni anche se giustamente si potrebbe dire che la tecnologia ( es shale ) può aiutare forse per ulteriori 10 anni.
Detta in maniera banale chi ha 35 anni corre il rischio di arrivare alla pensione senza petrolio , chi ne ha 50 è certo che verrà maledetto dai suoi figli.
Grazie per la risposta.
Nei giorni scorsi mi è stato fatto un regalo per una riflessione e per parlare di petrolio in maniera ” diversamente sensata “.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cubic_mile_of_oil