PETROLIO in discesa: fine della festa?
Chi ha visto il video TRENDS della settimana scorsa , ricorderà che ho parlato anche del petrolio ed ho detto che l’oro nero sta facendo un percorso che al momento è decorrelato dal mondo azionario. I motivi sono noti: la speculazione, l’OPEC più il ruolo di nuovi attori sul mercato che possono influenzare (soprattutto psicologicamente) i sentiment dei traders, anche perché, siamo onesti, oggi il petrolio ha un valore dettato soprattutto appunto dal sentiment.
La decorrelazione era ben visibile in quanto Wall Street si trova in una fase di forza mentre il petrolio da’ chiari segnali di indebolimento. Il grafico parlava chiarissimo: si stava formando un arco.
Grafico petrolio WTI
Tanto per cominciare è evidente la rottura dei supporti. Inoltre la tendenza del petrolio ormai è ribassista.
E poi, se buttate un occhio ai ritracciamenti di Fibonacci, potete notare anche non solo un’importante violazione, ma anche un futuro importante target, che si trova sul livello chiave del 61,8%, ovvero quota $41,8 circa. E dopo, se nemmeno $41,8 reggerà, allora abbiamo già pronto il secondo livello, ovvero quota $38,83.
Come detto in apertura, sembra proprio che il sentiment sul petrolio stia cambiando e a poco servono i dati in arrivo sul fronte delle scorte. Ci si muove su coordinate a volte quasi casuali. Negli ultimi 5 anni, però, la domanda di petrolio è scesa di circa 1,2 milioni di barili al giorno tra luglio e ottobre. Potrebbe essere anche questo un motivo della correzione.
Ma considerazioni stagionali a parte, sembra quasi che qualcosa si stia nuovamente muovendo. I prezzi, nuovamente saliti in area 50, hanno dato il via a nuove campagne di esplorazione e di perforazione, soprattutto negli USA, contribuendo ad un aumento della produzione. Ma come detto, tutto diventa relativo su una commodity comandata dalla politica dell’OPEC e dalla speculazione.
Forse l’unica cosa a cui conviene attenersi, alla fine, è proprio solo il grafico.
Vi lascio una ultima chicca. QUesto è il mio graifoc weekly per il petrolio con le DMA (chi mi segue da più tempo, se le ricorda di certo) e il cloud relativo. E’ chiara la respinta al rally del petrolio. Correzione in corso e poi nuovo attacco all’area 53 $. Ma attenzione, prima di allora la correzione potrà ancora esprimersi…
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Caro Danilo, questa volta non possono nemmeno svalutare il dollaro……..per favorire una ripresa delle quotazioni del crude oil…….. l’importante rapporto di cambio USDYEN è già sui massimi…..e creerebbero altri enormi problemi all’alleato nipponico.
Decorrelato per il momento……..ma per quanto tempo ancora resterà tale ?…..secondo me non per molto ancora !!!