PETROLIO: accordo sul taglio al vertice OPEC. Ma il rapporto con il dollaro USA resta fortissimo

Scritto il alle 08:51 da Danilo DT

crollo-prezzo-petrolio

Il petrolio continua ad essere condizionato dai rumors e dalla speculazione su tutto quello che arriva da Algeri e dintorni. E questa volta sembra proprio che le grandi potenze petrolifere abbiano finalmente trovato un’accordo sulla produzione, andando a congelare un po’ di piattaforme estrattive di greggio, facendo ripartire le quotazioni del petrolio e, quantomeno , stabilizzandone il prezzo.

Fino alla vigilia non ci credeva quasi nessuno, ma l’Opec ad Algeri è riuscita a ricompattarsi al punto da trovare l’accordo per un taglio di produzione di oltre 700mila barili al giorno, il primo da otto anni a questa parte. La notizia, arrivata sui terminali dopo quasi cinque ore di riunione (e infiniti colloqui bilaterali) tra i ministri dell’Organizzazione, ha proiettato in rialzo del 6% le quotazioni del petrolio, portando il Brent a chiudere a 48,69 dollari al barile. (Sole)

Più volte abbiamo detto che un target logico dovrebbe aggirarsi sui 50$/barile. Ma sul mercato ci sono tanti attori che sono smaniosi di pompare petrolio (vedi Iran) e non è facile mettere tutti d’accordo. Questo è il quadro attuale. I dati più recenti sugli USA illustrano comunque un trend chiaramente ascendente e l’output dell’OPEC è indiscutibilmente in crescita.

Output OPEC e produzione USA di petrolio

OUTLOOK-OPEC-produzione-petrolio

Non sono certo la persona più esperta al mondo per poter descrivere correttamente quali sono i giochini politici e le pressioni all’interno dei paesi OPEC e non OPEC (che rappresentano una fetta considerevole tra i produttori).

opec-non-opec-produttori
Anche perchè con questo post non voglio prevedere quale sarà il destino del petrolio, bensì voglio illustrarvi un dato di fatto che considero abbastanza anomalo.

La vecchia analisi intermarket ha sempre messo in forte correlazione il prezzo delle materie prime con l’andamento del Dollaro USA. Questa correlazione è stata messa in discussione in quanto ci sono delle nuove variabili sul mercato che condizionano in modo evidente le tendenze sia dell’oro nero (ed ecco che capita a fagiolo il riferimento all’OPEC e al grafico del “pompaggio” importante di petrolio su scala globale), e sia l’andamento del Dollaro USA, condizionato evidentemente dall’andamento dei tassi di interesse e della politica monetaria della FED (in maniera particolare).
Quindi ognuno dovrebbe andare per la sua strada, giusto? Ed invece non è cosi. E questo grafico ve lo illustra in modo perfetto.
Ho provato a mettere banalmente a confronto l’andamento del prezzo del petrolio ed il cross EURUSD. Ed ecco il risultato.

Petrolio contro Dollaro USA: correlazione piena (aggiornata a ieri)

correlazione-petrolio-eur-usd-eurodollaro

Malgrado tutto, petrolio e Dollaro USA continuano ad andare a braccetto. Anche se poi il mio modello valutativo del cross EUR USD mi dà un responso che si scollega dalla realtà. Segno che probabilmente qualcosa non quadra e ci ritroveremo con degli aggiustamenti. E tenuto conto delle dimensioni del forex, temo di pensare DOVE arriveranno questi aggiustamenti. Intanto però è chiaro, il mercato li fa andare di pari passo. E quindi, con il congelamento della produzione deciso ad Algeri, la possibilità di ritrovarsi anche con un forte rafforzamento dell’Euro non sarebbe da escludere. Anche se nelle logiche di differenziale di tasso dovrebbe accadere esattamente il contrario.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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1 commento Commenta
gnutim
Scritto il 29 Settembre 2016 at 10:04

qua ci vorrebbe l’opinione del buon John ludd…

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