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ORO: futili previsioni 2012
News e aggiornamenti in continuo dai mercati
Dovrebbe essere interessante scoprire dopo una anno quanto si siano rivelate affidabili le previsioni altisonanti di organizzazioni finanziarie top. Io resto sempre dell’idea che le previsioni anche di strategist ultra-competenti ed informati non sono mai (ho detto MAI) da prendere in considerazione per un asset allocation di lungo periodo. Se a dicembre 2011, con l’oro a 1550$ e con un report di Morgan Stanley in mano che mi dice che in un momento imprecisato del 2012 l’oro arriverà a 2.200$, io l’oro lo compro sicuramente con stop sotto 1500$ ma non perchè lo scrive MS ed altri cento onorabili strategist, ma per altre cento (o anche una sola) buone ragioni dedotte con la mia testa. Se poi le mie elucubrazioni trovassero supporto in una view complessivamente rialzista dei grandi investitori (e anche manipolatori) ne prendo atto e basta.
Che poi l’oro arrivi a 1800$ o 2200$ è ininfluente sulla decisione di investimento perchè trattasi di semplice speranza. Non essendo ancora nelle disponibilità di nessuno la macchina del tempo che permettere di fare un salto nel futuro per poi tornare al presente per impostare un trade o un portafoglio, mi piace pensare che la speranza è sempre l’anticamera dell’avidità e dell’apoteosi dell’irrazionalità.
Investimenti e trading si possono fare anche senza credere alle cose che scrivono gli altri purchè si abbia la capacità di seguire/valutare/aggiustare le proprie posizioni. Più dei report previsionali di fine anno serve un piano di controllo del rischio, tutti i giorni. E intanto eccovi una piccola rassegna delle sparate di un anno fa. Sono curioso di sapere cosa scriveranno a breve per il 2013 visto che il tetto fortificato di 1800$ tiene ancora.
Morgan Stanley (non ci siamo…)
… gold will rise to more than $2,200 an ounce at sometime in 2012 and is one of their favorite longs when it comes to the commodity complex. They believe that investors will see gold and silver as classic safe havens and will invest in record numbers. Morgan Stanley points to the crisis in the Eurozone and the continued low interest rates as reasons for an increase in the price of gold. Morgan Stanley think that QE3 will lead to an increase in the price of gold, even if the US dollar stays strong.
UBS (anche questi sparano grosso…)
UBS also thinks that gold will increase in value during 2012 with a forecast of $2,050 an ounce on average. It cites many of the same reasons as Morgan Stanley but also adds the benign growth in the markets of developing countries and persistent sovereign stress as other factors. UBS are also of the opinion that central banks around the world will continue to purchase gold in record amounts as uncertainty seems likely to see gold outperform other investment options. UBS accepts that gold will remain volatile but are confident that the precious metal will rise.
BNP Paribas (quelli che ci hanno preso)
Although BNP Paribas see the price of gold increasing in 2012, they are not as confident as UBS and Morgan Stanley and estimate the average price for gold in 2012 to be $1,775 an ounce. BNP Paribas warns that gold could go through further periods of correction like it did towards the end of 2011 because of market uncertainty. The physical demand for gold is likely to increase, especially in Asia and Europe.
TD Securities (questi hanno cannato anche al ribasso…)
This bank estimates that gold’s average price will be around the $1,855 an ounce mark this year but warn that the price could dip even lower than its current level. They say that money printing and low interest rates could see a record price by the final quarter of 2012. However, gold could also fall below the $1,500 an ounce barrier due to market volatility. TD Securities say that investors may move away from gold and this falling demand would lead to lower gold prices.
Lo spunto per questa riflessione l’ho avuto qui
PS: è ovvio che nei prossimi 40 gg le mie attuali valutazioni sulla bontà delle suddette previsioni potranno essere smentite da un’impennata del prezzo dell’oro, ciò non toglie tuttavia l’assoluta aleatorietà di questo genere di report, al pari dei target price sui titoli azionari
Compass&More– portafogli – trade – video – periodici
La migliore delle previsioni resta quella della Sibilla:
Ibis redibis non morieris in bello
un capolavoro del genere.
Gli analisti e/o forecastisti dovrebbero scolpirla nel marmo … e meditare 😉
perche’ come diceva tale Niels Bohr, fisico, premio Nobel, tra i padri fondatore della meccanica quantistica:
Prediction is very difficult, especially about the future.