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ORO: a questi prezzi rappresenta una occasione di acquisto?

Scritto il alle 11:45 da Danilo DT

Il bene rifugio per antonomasia, l’oro, è sempre al centro di discussioni accese. E’ salito tanto, tantissimo ,e ovviamente la gente si chiede se questo rally possa continuare oppure no.
E non aiutano di certo le news in uscita,. Infatti se da una parte ci sono notizie negative, con un’India che aumenta i dazi sull’oro e ne diminuisce l’import (gli indiani sono tra i principali importatori globali), e se poi UBS abbassa anche il target price, portandolo a 1.550 da 1.775 $/oz, dall’altra sono innegabili i benefici di una diversificazione nei confronti dell’unica asset class che rappresenta un bene tangibile, alternativo alla carta stampata dalle banche centrali.
E poi c’è una semplice analisi grafica da fare.

Grafico ORO

Siamo ad un punto topico, in concomitanza di canale rialzista ed Ichimoku Cloud. Un livello che negli ultimi anni è sempre stato “inaffondabile “ed è sempre comportato come eccellente base di ripartenza.
Ma non solo.
La casa USA Morgan Stanley la vede diversamente dai colleghi di UBS.
Secondo loro, il metallo giallo oggi rappresenta una buy opportunity, anche in vista di un QE3 che, secondo MS, non tarderà ad arrivare.
Questa tabella spiega il “forecast”, ovvero le previsioni di domanda di oro. Credo si spieghi da sola.

Ovvio, qui non si vendono verità assolute, e ci mancherebbe altro. Però quello che vogliamo dare sono spunti di riflessione. E questo secondo me può essere un BUON spunto di riflessione. Quasi una riflessione d’oro…

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DT

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7 commenti Commenta
kry
Scritto il 21 Marzo 2012 at 12:43

John…..dove sei……… delucidaci tu, che ne sai abbastanza.

john_ludd
Scritto il 21 Marzo 2012 at 13:56

Tutto dipende dalla ragione per cui si compera l’oro. Se è un asset come un altro, non conta se il prezzo è alto o basso ma le condizioni tecniche del mercato. In tal caso, come dice Gremlin, bisogna sapere quando comprare e soprattutto quando vendere. Se invece è una assicurazione, dipende da cosa vuoi assicurarti, perchè, l’importo e per quanto tempo. In questo caso, per definizione, l’oro deve essere fuori dal circuito bancario, non cartaceo di sicuro. BullionVault è ottimo a mio avviso, meglio degli ETF e consente comunque anche di fare trading. Delle dinamiche di fondo che muovono il mercato dell’oro nel lungo periodo ormai se ne è parlato a lungo. Giusto per concludere, nessun impedisce di costruire una posizione long stabile e seguire l’evoluzione tecnica posizionandosi short con futures, opzioni oppure ETF short. Personalmente ho il 10% in oro da anni a un prezzo di carico attorno a 800 $ e una quota variabile tra 0 e 15% a seconda delle condizioni.

apple
Scritto il 21 Marzo 2012 at 15:12

Potrebbe essere una buona opportunità anche perchè l’oro lo paghiamo con gli euro, l’euro attualmente è ben quotato e quindi l’oro lo paghiamo 1250 euro/oz

Pure se l’oro calasse fino a 1550 $/oz, mi sembra difficile che il prezzo per noi possa scendere sotto i 1.100 euro/oncia.
A meno che il dollaro non si inabissi per sempre, ma l’euro che sicurezza ci darebbe in uno scenario disastroso?

moneys
Scritto il 21 Marzo 2012 at 19:34

Se il dollaro si inabissa per sempre come sostiene ad esempio il geab da anni l’oro quotato in dollari si rafforzerebbe come è sempre stato finora nei momenti di debolezza della divisa usa, io però ritengo che l’oro ha un prezzo più stabile in euro e quindi è questa la valuta di riferimento e qui si innesta il discorso su quale valuta in futuro sara di riferimento per le materie prime qualche anno fa si parlo di amero mentre l’euro era superstar poi arrivo la grecia che non dimentichiamoci è stata creata nel male e nel bene dalle solite banche usa

john_ludd
Scritto il 21 Marzo 2012 at 20:20

moneys@finanzaonline,

può essere che il dollaro si diluisca assai ma sulla solidità dell’euro non sono ancora pronto a scommettere. Il problema è questo Mario = Ben oppure no ? Se continua con i LTRO allora è = Ben se si procederà a qualche nazionalizzazione vera e propria allora c’è qualche speranza. Per ora mi tengo le mie monetine d’oro e le mie corone norvegesi. Del su e giù del cambio mi interessa poco.

moneys
Scritto il 21 Marzo 2012 at 23:22

Secondo me occorre differenziare di più solo nok e gold mi pare un po rischioso nok poi è sui massimi di sempre e il petrolio potrebbe scendere più che salire ancora, e credo che tra nok e prezzo del petrolio ci sia una correlazione cad sek aud non sembrano male, eur se si dovesse sdoppiare in due quello del nord ha le potenzialità più alte di rivalutazione tra tuute le divise e io non vedo come si potrà evitare la fine dell’eur i PIIGS non c’è la fanno senza svalutare secondo me magari proprio quando il LTRO andrà a scadere

john_ludd
Scritto il 22 Marzo 2012 at 16:25

moneys@finanzaonline,

In un portafoglio strategico mai più del 10% su un singolo asset. Regola aurea, che siano valute, metalli o altro. In un portafoglio tattico puoi allocare come ti pare. In ogni caso non opero mai sul forex perchè non sono capace. Se compro in valuta estera compro bond che abbiano almeno un rendimento del 2% lordo altrimenti lascio perdere. Una volta l’anno ribilancio il portafoglio strategico che non misuro in euro ma in X euro, Y NOK, Z CAD etc… Con il portafoglio strategico devo poter campare in caso (certezza x me) di deflagrazione di parte del sistema nei prossimi anni (nessuno sa quando) e quindi avere tutto in euro o tutto in dollari, o NOK o quello che vuoi mi sembra semplicemente stupido. Quello che mi interessa è poter sopravvivere non guadagnare. Quando arriverà il reset sarà molto veloce e non ci hai pensato prima (molto prima) sarà tardi.

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