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Mattone bucato
Molti dati oggi in uscita dai centri di statistica americani in merito alla situazione del mercato immobiliare.
Mutui residenziali
Alle ore 13:00 italiana, l’MBA ha pubblicato la lettura dei sui indici per la settimana conclusasi l’11 febbraio 2011. Nonostante il tracollo dell’indice generale, che precipita del 9.5% ( notizia bearish e ignorabile ), l’indice che invece tiene traccia dei soli mutui nuovi concessi scende su base destagionalizzata del 5.9% ( notizia bearish e quindi ancora ignorabile ), mentre i rifinanziamenti decrescono del 11.4%.
Il grafico mostra chiaramente l’estrema forza della ripresa in corso
Nello specifico, il valore dell’indice relativo ai mutui concessi tramite i canali governativi ha visto una riduzione del 4.91%, passando da 187.2 a 178, mentre quello pertinente ai mutui concessi convenzionalmente indietreggia del 6.65% portandosi a 172.7 da 185. Se il grafico fosse un encefalogramma, il paziente sarebbe dichiarato morto. Fortunatamente l’economia moderna tutto è tranne che reale. Ma la statistica spiega anche, in maniera razionale, convincente e soprattutto accettabile, che tutto quello che crolla prima o poi risale. Per la vostra buona sorte, gli ingegneri aerospaziali, civili, navali; i medici, i chirurghi, i dentisti; i muratori, i piloti di aerei ( non so se anche quelli di elicotteri… ), i trapezisti, beh, tutta sta gentaglia ragiona in modo leggermente diverso… . Ma si sa, siate tutti benvenuti nell’economia delle chiacchiere.
Andiamo avanti che è meglio… forse…
Il Census oggi ha anche pubblicato tutti i dati in merito al settore delle costruzioni. Al solito, mi concentrerò su permessi rilasciati, nuovi cantieri avviati e abitazioni completate. Prima di scendere nel particolare dei dati non destagionalizzati, cosicché possiate da voi applicare i filtri che più credete opportuni, vi riporto la consueta sintesi dei dati destagionalizzati.
Cominciamo dai permessi di costruzione di abitazioni private, il cui crollo del 10.4% la dice lunga sull’incremento registrato nel dicembre 2010. Il dato destagionalizzato ritraccia a 562 mila dai 627 mila ( 635 mila in prima lettura ) di dicembre. Male anche il numero di permessi rilasciati per la costruzione di una casa monofamiliare, in declino del 4.8%
Esaltante invece, indipendentemente dalle nevicate che tutti, dagli uffici statistici ai CEO delle multinazionali ai banchieri centrali ai ministri del tesoro, fino a Pippo, Pluto e Paperino, hanno incolpato come principale causa del rallentamento generalizzato delle economie dei paesi sviluppati ( eccetto per la Germania dove invece splendeva un sole da spaccare i sassi ) il numero di nuove case avviate cresce in gennaio – tenetevi forte – del 14.6% rispetto al mese di dicembre. Il dato destagionalizzato si porta così a 596 mila nuovi cantieri avviati, dai 520 mila di dicembre, contro una prima lettura di 529 mila. Devo tuttavia avvisarvi che qualcosa di particolare c’è in questo dato. Mentre infatti il numero di abitazioni monofamiliari avviate risulta in contrazione, raddoppiano invece il numero di edifici avviati con più di cinque unità abitative, passando dai 95 mila di dicembre ai 171 mila di gennaio. Non credo che siano contemplate in questo genere di statistiche la basi militari… .
Infine, le abitazioni completate crollano del 9.5% rispetto a dicembre e del 22.7% rispetto ad un anno fa… .
Notevole la schizofrenia dei costruttori. Probabilmente indotti dagli ottimi numeri pubblicati da Realtors, che continua a spingere in su la sua serie delle compravendite di case, nonostante tutte le altre agenzie statistiche si attendano entro la metà dell’anno una revisione a ribasso del 20%, i costruttori dicevo, devono aver deciso che con la neve non convenga più terminare le case, bensì sia più intelligente iniziarne di nuove, quando normalmente è il contrario, in quanto terminare la casa implica che probabilmente il tetto per difendersi dalla minaccia bianca c’è già… . Non solo probabilmente dopo accurati calcoli e costatazioni macroeconomiche sono giunti alla conclusione che sia meglio smettere di costruire le case in via di costruzione per lanciarsi un nuovi stimolanti investimenti… Tutto secondo logica direi…
Lasciamo perdere e approfondiamo i dati “veri”
Permessi di costruzione.
Al di la dell’insignificante revisione a ribasso del dato precedente, insignificante in quanto chissechiava, il crollo nel numero di nuovi permessi è stato del 30%.
Continua la polverizzazione di ogni record a ribasso, indipendentemente da quello che la destagionalizzazione racconta. Il mese di gennaio ha registrato il peggior dato da quando la legge impone di avere un permesso di costruzione prima di avviare una casa. 35900. Inferiore addirittura ai 39500 del gennaio scorso e dei 37600 del gennaio 2009.
Cantieri avviati.
Questo dato vi tirerà su il morale, anche se resta tutto da capire l’anomala quantità di edifici avviati con cinque abitazioni o più.
Rivisto a ribasso di 600 unità ( sembra poca roba… ma su 30 mila in totale qualcosa incide… ) per il mese di dicembre, il numero di nuovi cantieri avviati schipppppppppppa a rialzo stabilendo una crescita record del 13.4%.
Questo mese è davvero un giallo. Complessivamente, il numero di nuove abitazioni avviate incrementa da 33700 a 38200. Nel dettaglio, il numero di abitazioni monofamiliari avviate decresce di 1000 unità, mentre aumenta di ben 5200, da 6500 a 11700 il numero di strutture multiple per cui sono state gettate le fondamenta. Boh, sapremo in futuro cosa hanno in mente i costruttori.
Case completate.
Qui la cosa è comica… tragicomica!
Il peggior dato di sempre da dopo la guerra di secessione ( 12 aprile 1861, 26 maggio 1865 secondo Wiki). Rispetto al mese precedente, la riduzione del numero non destagionalizzato è del 35.5%. A gennaio sono state completate solo 35200 case.
Insomma amici miei vedete voi come giudicare questi dati. In particolare cercate una qualche ragione seria per inquadrare quel +80% nel numero di abitazioni plurifamiliari avviate. Non credo di potervi essere di alcun aiuto nell’interpretare correttamente questi dati, in quanto mi sfugge completamente la logica ( ce ne sono, per carità, ma non stanno né in cielo né in terra, forse stanno solo negli USA, non lo so ) che possa giustificare un simile comportamento dei costruttori. Forse una legge in scadenza, forse un contributo particolare in qualche stato… non lo so, inventatevi la cosa che preferite, aggrappatevici e convincetevi che ripresa è!
Buona giornata a tutti, ritenetevi fortunati a non dipendere strettamente ( o si… ) dai vegetali il cui prezzo è incrementato del 13.7% a gennaio ( BERNANKE & SOCI NON VEDONO INFLAZIONE ) e non prendere troppo seriamente questi dati… sono solo chiacchiere.
Mattacchiuz
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la salita è indipendente da tutto…
mi stupisco che wallstreetitalia intitoli ” bene l’immobiliare” il secondo peggior risultato per il mese di gennaio, pur se in incremento, della storia moderna statunitense… a già la destagionalizzazione…
io ho pubblicato un report e non me lo hanno pubblicato, come successo già altre volte, pubblicano solo quello che gli fà comodo.
beh, su di Ruby hanno fatto un ottimo lavoro, hanno pubblicato di tutto e di più
🙂 non male…
Le analisi di Matacchiuz sul mercato immobiliare USA sono veramente analitici e logici , insomma esemplari.
Bisogna proprio fargli i complimenti.
per non parlare lell’ottimo lavoro sui processi… dimezzato i tempi 😉
mitico dato sulla produzione industriale in decremento invece che in aumento, prezzi alla produzione in aumento ( cotone +44% da inizio anno), costo del lavoro in discesa o stabile, tutta l’inflazione deriva da fonti non core, alimentata dalla grande liquidità che quell’ebete barbuto a nome bernake continua a riversare sui mercati, sotto la superficie l’inflazione scompare, nel frattempo gli spread dei piigs continua a salire grazie alla fed e al tradin system.
Benjamin Graham spesso gli speculatori prosperano nell’ignoranza, ritenendo superflua la conoscenza e l’esperienza in un mercato estremamente rialzista.
Sempre più attuale
http://it.finance.yahoo.com/notizie/Usa-produzione-industria-calo-reuters_ids-1517396807.html?x=0
Tutta colpa della neve naturalmente, credo che anche oggi si possa dire MANISPECULATIO!
16:05:10
[Text] POLL-FACTBOX-Draghi favourite to succeed ECB head Trichet
Feb 16 (Reuters) – Italy’s Mario Draghi looks the firm favourite to become the next president of the European Central Bank after the shock withdrawl last week of early frontrunner Axel Weber, say economists polled by Reuters. [ID:nLDE71F0RW] Below is a breakdown of the results of the poll, collected between Monday and Wednesday:…
DOMANDONA.
come vede Wall Street l’arrivo di Draghi?
Facciamo un sillogismo tra Draghi, Wall Street e il bene comune…?
Quella è alta finanza, classificata da morningstar come Gossip Finanza eggiata, una categoria di investiemento in alternativa all’eolico, anche qui si sfrutta l’energia delle pale…..
devo andare a incontrare un tipo, ci vediamo stasera. grazie per i commenti!! 🙂
non si vede quello che c’è scritto sopra la freccia nera: ovviamente c’è scritto 16:05…
Ecchedevi provà? 🙂 Temevi di essere stato bannato?
complimenti a mattacchiuz per l analisi di oggi .
Building Permits scesi da 0.63 a 0.56
come vedete nel breve l andamento den T note, nel medio lungo e in ribasso, ci starebbe un rimbalzo?
eh eh eh vi ho usato da cavia perchè pensavo di avere problemi , invece ce li ha qualcun’altro a cui mi sa che a forza di tirare la corda gli si è ritorta intorno al collo .
http://news.google.it/news/section?pz=1&cf=all&ned=it&topic=w&ict=ln
ottofranz,
alludevi a queste prove forse?
No , altro blog altro regalo, ma può anche essere che mi sia sbagliato.
@ DT
Non credi sia ora di parlare di TIMING?
Che ci troviamo di fronte ad una bolla finanziaria lo stanno dicendo anche i media tradizionali (che in genere lo negano spandendo ottimismo a destra e a manca).
Il punto è…quando dovrebbe avvenire il crollo?
Ovviamente, non pretendo il giorno e l’ora esatte, ma prevederlo con qualche mese di anticipo in base a determinati segnali?
Mi viene un piccolo dubbio: perchè, a differenze delle altre volte, i media tradizionali prevedono il crollo e spandono, se non a piene mani, un certo scetticismo?
P.S.:
gradita eventualmente analisi sulla sterlina. Direi che è il momento buono per farla, no?
due o tre settimane fa, quando cominciarono i moti in Tunisia poi seguiti da quelli in Egitto, accennai al fatto che il controllo del canale di Suez diveniva determinante proprio perchè l’Iran aveva intenzione di muovere parte della flotta nel mediterraneo.
Se aggiungiamo che le agitazioni si stanno estendendo a tutti i paesi del medio-oriente, la situazione potrebbe degenerare, come hai evidenziato, e non credo che a questo punto possano impedire il passaggio delle navi con tutto il casino che c’è in giro (ameno che qualcuno non decida per una prova di forza, come fece Kennedy con Cuba).
D’altra parte le repentine oscillazioni del $ e della borsa USA di oggi non si spiegherebbero altrimenti… o mi sbaglio ????
degenerebbe senz’altro la situazione.. impossibile da concepire almeno per ora.. pero mr. ali che ora si agita tanto mi fa personalmente un po paura..
sono appena tornato a casa… 🙂
beh oggi giornata movimentata. geopoliticamente parlando siamo in una botte di ferro, riempita di buchi, in cima alle cascate del niagara.
dal punto di vista del mercato c’è la fed, draghi alla bce, e le più importanti banche che devono far salire il mercato, controllare il prezzo dell’oro e inculare il resto del mondo.
a sta gente non frega nulla di niente, il mercato deve tornare dove era. l’euro dollaro pure, i tassi di interesse uguale… forse così si salvano. è tutto truccato e anche oggi ce ne hanno dato un ennesimo indizio.
voglio solo far notare una cosa.
bernanke il distruttore, ha pensato bene di alzare le stime di crescita del pil statunitense al 3.9%.
l’ultimo rilevamento per il 2010 indica che il pil americano è 14870 miliardi di dollari.
i fottutissimi regali al sistema bancario da parte del genio della finanza e della monetizzazione ammonteranno a 800 900 miliardi di dollari ( il famoso qe2). ma siamo bravi e supponiamo solo 800 miliardi di uni e zeri scritti sui conti dei suoi amati primary dealer. allora, questi 800 miliardi costituiscono un regalo pari al 5.28% del pil.
avete capito bene amici miei. il signore della carta investe “nell’economia” il 5.28% del pil, e tutto quello che riesce a ottenere è il 3.9%
quando lo processeranno per alto tradimento, sarà cmq troppo tardi!
a già.. se c’è qualcuno che si inventa storie in merito al fatto che lui stia parlando del pil reale, o di quello nominale… sono tutte cagate. immense stronzate.
Come non darti ragione? I conti sono quelli. Ma la gente ottusamente non se ne rende conto. E non potrebbe essere diversamente, con disoccupazione ed immobiliare al tappeto. Il mercato? Beh… lo avete capito o no che è drogato dalla FED? E qual’è la cosa più triste? Che di soldi ne spenderanno ancora tanti… Poi un bel giorno… pluff…..
quindi adesso possiamo salire tranquillamente…