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Mutui residenziali
Terminata la stagione delle feste gli americani si sono immediatamente ributtati sul mercato immobiliare. +41.9% è infatti la strepitosa variazione nel numero di nuovi mutui che l’MBA, cioè la Mortgage Bankers Association, afferma siano stati stipulati nella settimana conclusasi il 7 gennaio 2011. Una befana ricchissima, a quanto pare, che tuttavia deve fare i conti con il -18.1% e il -12.1% delle due settimana che la precedevano. In ogni caso, purtroppo per voi, in questa mia consueta rubrica del mercoledì sono solito riportare i dati destagionalizzati, mentre quelli di prima avrete probabilmente capito essere non destagionalizzati, e quindi molto suscettibili perfino alla durata delle singole giornate lavorative. Fatto sta che il numero destagionalizzato marca un ben differente -3.7%, pari anche a un -10.5% rispetto ad un anno fa. Riporto il dato annuale visto che mi pareva carino iniziare questo 2011 con un confronto diretto 2009-2010. Un giorno ci spiegheranno anche dove la classe media ( ve la ricordate, quella descritta qui ) abbia trovato i soldi per continuare comunque ad acquistare casa in contanti. Ma non soffermiamoci troppo su queste sottigliezze.
Il consueto grafico con i dati aggiornati non mostra grosse variazioni.
Permane assolutamente indisturbata la debolezza in questo settore ormai non più chiave dell’economia degli Stati Uniti. Da sottolineare che il ribasso peggiore è stato registrato dal sottoindice dei mutui convenzionali, quelli ovvero stipulati senza le garanzie governative, che da 208.4 passa a 197.7.
Intanto a New York torna minaccioso il pericolo numero uno per l’economia americana. Non sto parlando di cellule terroristiche, di attentati, di fallimenti bancari, di Stati in default, di crolli di mercato o di cose simili. Sto parlando della neve. A New York nevica, e i media avranno facile gioco nello spiegare, come le battute di arresto nelle vendite, nelle costruzioni, nei consumi, siano dovute ai ghiacci perenni che avvolgono le città della costa ovest. Ovviamente non centrano nulla i 42.3 o i 43.2 milioni di americani sfamati dai food stamp o il fatto che metà della popolazione americana non lavori. È invece da sottolineare come le grandi firme del lusso abbiano registrato progressi invidiabili nelle vendite. Ma si sa, con la neve, i miliardari, anche quelli che normalmente snobbano gli acquisti di Natale, indossano gli sci da fondo, e raggiungono la gioielleria più vicina se fuori allenamento, più lontana se invece avessero già frequentato il corso di presciistica, e si danno alla pazza gioia tra le vetrine luccicanti di preziosi di ogni sorta.
Su questa idilliaca immagine vi saluto
Mattacchiuz
per prime due non mi sareiaspettato diversamente, la terza mi lascia un pò perplesso… non ho mica capito cosa intendi sai :-)…
Mat,
tre commenti, tanto per alimentare la discussione, un po’ frivoli…ma poi non più di tanto..
1- “dalle mie parti” (toscanismo??) alcune banche hanno cominciato a richiedere il rientro dei fidi ad alcune imprese edili…..
2- nella lista Falciani figurano personaggi che si sono sempre professati di appartenere ai partiti della “legalità” o della “moralità”, che dir si voglia….
3- in casa mia abbiano “bannato” tutti i prodotti suini, per evitare di importare anche… diossina… siamo tornati alla mortadella, con la speranza che non importiamo anche …gli “asini”…