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MUTUI: e se l’Euribor va in negativo?

Scritto il alle 09:53 da Danilo DT

tassi-euribor-spreadIl mercato obbligazionario ormai ha perso tutto l’appeal. Amche se i corsi dei titoli potenzialmente possono ancora salire a causa del QE Europeo, è ormai chiaro che su quel mercato il “premio al rischio” è insignificate se non addirittura assurdo. Ma tutto quanto riguarda i tassi ha assunto tinte folli. Prendete ad esempio l’Euribor

L’eccesso di liquidità sul mercato pilotato dalla Bce con la sua strategia iper-espansiva sta schiacciando i tassi e ieri per la prima volta l’Euribor a 3 mesi, l’indice di riferimento a cui sono agganciati la maggior parte dei mutui a tasso variabile, è sceso sotto zero. Una buona notizia per i milioni di mutuatari italiani soprattutto se si considera che agli albori della crisi del debito europea, nel 2008, l’Euribor trimestrale viaggiava attorno al 4%.
Certo è ancora tutto da verificare l’impatto reale sul costo di prestiti e mutui per le famiglie, visto che molto dipende dalle clausole contrattuali applicate dai singoli istituti. (Source) 

Di che tipo di clausola di parla nell’articolo? Semplice. Se quanto io ho stipulato un mutuo, e non è stato previsto contrattualmente tramite una clausola un sistema a tutela della banca in caso di Euribor negativo, allora potrebbe anche succedere l’incredibile. Ovvero che il tasso su un mutuo mi passi in positivo.
Esempio pratico.
Se io ho sottoscritto un mutuo ad un tasso pari all’Euribor 3 mesi +0.25%, nela csao in cui l’Euribor va sotto zero (ad esempio a -0.10) e non c’è contrattualmente un floor, allora rischio di pagare un tasso a 0.15%. E se l’Euribor va per assurdo a -0.3%? Lascio a voi la conclusione.

Euribor-3MRiproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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4 commenti Commenta
Gigi
Scritto il 23 Aprile 2015 at 11:44

ING Bank detrae già l’Euribor (negativo) dallo spread.
Il tasso finito è quindi: spread – Euribor (algebricamente: spread + Euribor).

Gigi
Scritto il 23 Aprile 2015 at 11:44

Beato chi ha a suo tempo contrattato uno spread molto basso…….!

draziz
Scritto il 23 Aprile 2015 at 14:33

Ma la vera fregatura è quella di dover sottoscrivere, pena la non concessione del mutuo, una polizza assicurativa con una compagnia scelta dalla banca (tra “compagnuzzi” si fanno sempre buoni affari…) e legata al valore dell’immobile nel momento dell’acquisto.
Ergo, se il valore dell’immobile scende (come nel caso dei giorni nostri, da un po’ di tempo a questa parte…) paghi sempre lo stesso ammontare di premio; stessa cosa anche dopo 10 anni, quando hai magari giá rimborsato il grosso del valore dell’immobile…
Per la serie: abuso di posizione dominante o negazione dei diritti alla libera concorrenza?

overshooting
Scritto il 25 Aprile 2015 at 12:35

Dirazzi il tuo commento è’ un po’ demagogico oltre che inesatto…innanzitutto a mio parere se uno si compra una casa mi sembra logico che voglia assicurata la in caso di incendio o altri danni che questa possa arrecare a terzi ( se cade un vaso di fiori o una tegola in testa a uno e lo ammazzi hai un milione per pagare?), a tutela del proprio patrimonio…detto questo trovo plausibile che se uno ti presta i soldi mettendo a garanzia un bene si tuteli nel caso il bene cessi di esistere (se va a fuoco la casa tu rimani senza casa e col mutuo, è la banca ha finanziato una persona con una garanzia che nn c è’ più’ e nn si parla di crediti al consumo da 5000 eur)…infine le polizze calcolano il valore del immobile come valore di ‘ricostruzione a nuovo’, ad oggi circa 1.200 eur al mq, non al valore commerciale o quello che scegli tu ( se vuoi ricostruirla con i rubinetti d oro la differenza la metti tu) proprio perché’ il valore commerciale è’ soggettivo ed oggetto di oscillazione…

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