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MERCATI: i tre elementi condizionanti di breve termine
Scritto il 8 Marzo 2018 alle 08:07 da
Come previsto la volatilità torna a salire. Come previsto le elezioni al momento non sono un problema. Come previsto il vero nodo da sciogliere viene dagli USA e si chiama protezionismo.
No, siamo onesti, queste previsioni sono state constatazioni quantomai ovvie ed è stato facile poter disegnare quello che poteva essere uno scenario per questi giorni.
Innanzitutto la volatilità.
Grafico VIX
Grafico VIX by Tradingview
E’ evidente la spaccatura tra quello che era il mondo perfetto del Goldilocks e quella è invece il ritorno alla realtà.
Secondo elemento. Italia e politica.
Ora dobbiamo aspettare la formazione del governo. Dite che dobbiamo stare con le antenne belle dritte? Vero, peccato però che i tempi potrebbero essere lunghi. Guardate questo grafico. Dalle elezioni mediamente in Italia ci si mettono 51 giorni. Forse quindi, nel breve, dobbiamo preoccuparci di altro.
Terzo tassello: resta Trump. Volete vedere il motivo per cui Donald Trump è partito così convinto coi dazi ed il neo protezionismo? Basta guardate il deficit commerciale…
(…)The Commerce Department said on Wednesday the trade deficit jumped 5.0 percent to $56.6 billion. That was the highest level since October 2008 and exceeded economists’ expectations of an increase to $55.1 billion. Part of the rise in the trade gap in January reflected higher commodity prices.
The politically sensitive goods trade deficit with China surged 16.7 percent to $36.0 billion, the highest since September 2015. The deficit with Canada soared 65 percent to a three-year high of $3.6 billion. China and Canada are the United States’ top trading partners. (…) [Source]
That’s all, guys. Ed è questo il tassello più condizionante nel breve termine.
PS: ovvio, oggi pomeriggio abbiamo la BCE. Mai da sottovalutare ma in questo quadro di mercato può solo fungere da calmieratore.
STAY TUNED!
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