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MERCATI EMERGENTI: LE NUOVE FRONTIERE
Paesi emergenti: ma come facciamo ancora a definirli paesi emergenti?
O per lo meno, non possiamo più considerarli come VERI paesi emergenti in quanto si tratta di economie che hanno avuto un iter di sviluppo che li ha portati ad essere dei veri e propri protagonisti dell’economia mondiale.
Paesi come Cina, India, Russia, Brasile, l’Europa dell’Est e il Medio Oriente hanno avuto uno sviluppo quasi clamoroso, con bilanci economici in chiaro surplus e casse dello Stato piene d’oro e di valute (relativamente) forti.
La domanda che ci dobbiamo porre è la seguente: ma questi paesi possono ancora crescere? E quanto cresceranno? E poi, quali saranno i nuovi paesi emergenti?
Nuova ricchezza e Fondi Sovrani
Sul fatto che questi paesi si siano arricchiti in modo notevole, è risaputo da tutti. Cliccando qui potrete vedere i post in cui si è parlato di BRIC e dello sviluppo di questi paesi.
Uno dei fattori che meglio hanno fatto capire la ricchezza che questi nuovi mondi hanno a disposizione, sono stati il grande (e ricco) gruppo di fondi sovrani che sono sorti negli ultimi anni. Sono talmente grandi ed importanti che, a volte, si trovano addirittura in concorrenza con le rispettive banche centrali. Sono in linea di massima fondi nati grazie alla forte rivalutazione di materie prime (vedasi i fondi sovrani del Medio Oriente, ad esempio). Questi fondi hanno a disposizione ingenti quantità di denaro e si stanno affacciando al mondo del capitalismo occidentale, acquistando un po’ qua e un po’ là delle importanti partecipazioni in aziende di primissimo livello (in primis soccorrendo il sistema bancario, ultimamente in crisi di liquidità).
Fondi Sovrani a parte, è logico pensare che i Paesi Emergenti abbiano ancora, davanti a loro, lo spazio necessario per sovraperformare (il che significa andare meglio) i mercati delle “vecchie economie”).
La cosa che risulterà vincente sarà, a questo punto, la qualità dell’investimento. Ormai molte scommesse potrebbero risultare troppo pericolose. Meglio puntare su temi o società che siano trasparenti con prospettive chiare. E per questo ci dovrebbero essere i gestori dei fondi comuni. Certo, molti fondi vanno a benchmark però, a volte, è meglio accontentarsi della performance di un indice invece che subire l’azzeramento del capitale (mi sembra più che logico). Ma andiamo al vero motivo di questo post.
Chi sono i nuovi paesi emergenti?
Grazie al forte arricchimento dovuto all’impennata delle materie prime, quindi, molti paesi sono quasi usciti dalla categoria “Emergenti” per entrare di diritto nella finanza che conta. In virtù di questo, quali sono quindi oggi i veri paesi emergenti?
Un continente è stato al momento tralasciato dai gestori, per una serie di motivi: economici, politici ecc. E questo continente è la Grande Africa….
Ok ok… Ci sarà qualcuno che mi dà del folle. Però è già da un po’ che “spingo” questa causa. Difatti ritengo da un bel po’ di tempo che proprio l’Africa del Nord sia un’area che, grazie anche al petrolio, potrebbe vivere una nuova grande fase di sviluppo economico.
L’Africa in generale sta vivendo un periodo di grosse riforme economiche e, guarda caso, grazie alle commodities ed ai soldi incassati fino ad ora, il PIL di suddetti paesi sta lievitando, dando la possibilità di beneficiare di consistenti aumenti nel settore delle infrastrutture e dei consumi. Ovviamente l’Africa subsahariana gode di una situazione privilegiata per diversi motivi (sia economici che geografici), però ci sono anche paesi che meritano la massima considerazione. Un esempio? IL Sudafrica, o ancora la Nigeria, dove c’è una situazione non facile dal punto di vista politico, ma dove fioccano le opportunità di investimento.
Con questo post non voglio assolutamente spingere nessuno a comprare azioni emesse dalla piccola tessitura indipendente del Gibuti. Era solo un modo per mettervi in guardia e per illustrare quale potrebbe essere la grande nuova scommessa del futuro, anche se molto probabilmente l’Asia ha ancora un bel po’ di munizioni da sparare.