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Meeting FED: possibili sorprese dopo le manovre degli ultimi giorni?
La Bce ha ufficializzato il suo Quantitative easing, la SNB ha tagliato i tassi e tolto il floor a 1.20 contro Euro, diverse banche centrali hanno tagliato i tassi, la BoJ continua con la sua manovra espansiva. Può in questo scenario la FED decidere di alzare i tassi di interesse?
Se fino a qualche settimana fa, la FED era la grande protagonista di tutti i discorsi e di tutti i timori, in primis quello di una stretta monetaria, vale a dire l’annuncio di un prossimo rialzo dei tassi, oggi ormai sui giornali non si parla che di BCE e del suo quantitative easing.
Per carità, più che ovvi vista anche l’importanza e l’impatto del QE Europeo. MA facciamo attenzione, non sottovalutiamo il Meeting FED in programma per oggi dove potrebbero uscire anche delle importanti novità sulla politica monetaria a stelle e strisce.
L’eventuale responso non lo avremo che domani, visto che si tratta di una due giorni (come sempre). Nei post passati abbiamo ipotizzato un rialzo dei tassi da parte della FED non prima di giugno. Ma non si possono mai escludere i colpi di scena. Questo perché proprio in questo ultimo mese sono cambiate tante cose:lo spettro della deflazione si è affacciato un po’ ovunque nel mondo e negli States, quantomeno, siamo in piena disinflazione.
Inoltre come sottovalutare le reazioni delle varie banche centrali? Come è noto, la SNB ha tolto il floor a 1.20, tagliando per altro il tasso di sconto al -0.75% (in negativo, badate bene), come anche la Danimarca, per molti il prossimo paese a dover “svalutare”, dove il tasso di riferimento è sceso allo -0.2%.
Ma anche altre banche centrali hanno tagliato i tassi: vedasi ad esempio quella del Canada o della Turchia.
E poi ovviamente c’è la BCE con il suo Quantitative Easing e la BOJ con la sua Abenomics che continua imperterrita per la sua strada iper espansiva. Quindi sono passati pochi giorni dall’ultimo Meeting FED ma in questo breve lasso temporale tante cose sono cambiate.
Il clima quindi è veramente unico nella storia: si tende a tenere i tassi ai livelli più bassi possibili, aggiungendo poi a questa manovra già di per se espansiva, anche l’additivo del QE. Ormai un “semplice” taglio dei tassi non serve più. Ci vuole ben altro.
Quindi, come potrebbe la FED, in questo clima assolutamente aggressivo e ZIRP, decidere di aumentare i tassi? E’ da escludere a priori. Quindi fin dopo giugno escluderei movimenti; anche se poi da qui a giugno potrebbe succedere di tutto.
Le previsioni sui tassi dei membri FED
UPDATE: Durable Goods -3.4%. Goodbye rate hike! (erano previsti a +0.5%)
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E quelli precedenti rivisti al ribasso di un pelino ino ino ino…
effettivamente caro dream i tassi medi usa al 3,5% si e no ci arriveranno con una guerra planetaria fra un centinaio di anni
🙂
🙂
sto pensando a tutti quei poveri hedge funds posizionati per la parità euro/usd in una settimana che aspettano cosa dirà nonna yellen con una collana di aglio al collo. Divertente vedere i pazzi al lavoro. Intanto le aspettative di inflazione a 5y in Europa di cui trattava Danilo ieri o l’altro ieri sono già sotto il livello del giorno del QE. Manco hanno iniziato e già fa cilecca… Più stampano denaro elettronico più l’inflazione attesa cala ma sono di coccio e se non ha funzionato sinora allora DI PIU’…
oppure chissà, forse, magari, non è per quello che sostengono il tappeto volante del piano finanziario con trilioni di denaro elettronico , che non costano un tubo, quidi non valgono un tubo e quindi non esistono… forse della deflazione in realtà non gliene frega un fava, sanno che non possono farci una mazza da lustri ma i Mercati Finanziari TOTALMENTE illiquidi, eh no…
no QE, no 401k, no party… il resto… temo siano tutte cazzate.
giugno di quale anno ? Io propendo per il 2123.
Durables Goods Orders Collapse
http://www.zerohedge.com/news/2015-01-27/shadow-crisis-has-not-passed-durables-goods-orders-collapse