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Marc Faber: mercati ed oro a rischio
Tra le tante voci che oggi si sentono, io vi propongo una di quelle forse meno note, ma non per questo meno valide. Il soggetto già lo conoscete, ve ne ho già parlato in passato.
Lui è Marc Faber, del sito Gloom Boom & Doom io lo conosco da una vita (anche di persona). Ancora oggi ricordo ad una cena quando, alla fantomatica domanda di un altro invitato “che cosa farebbe ad un target a 5 anni? “ lui rispose in un modo che definirei storico, soprattutto visto che era l’anno 2006.
“compratevi un pezzo di terra da coltivare, una mucca per la carne ed il latte. E basta… Anzi no…magari puntate sull’oro”.
Certo, a conti fatti Marc Faber è stato un profeta alla Nouriel Roubini, ovvero ci ha preso alla grande. Ma io ho una forte considerazione per lui non solo per questo. A parte le sue caratteristiche (vive da anni in Asia immerso nella vegetazione della penisola dell’Indocina) quantomeno anticonformiste, ha dimostrato sempre di avere una visione alternativa e molto interessante. E recentemente è tornato a parlare.
Attenzione: il mercato è a rischio
La base di ragionamento di Marc Faber è semplice ed efficace, quasi banale. Sintetizzerò qui il suo discorso.
“Innanzitutto bisogna considerare il fatto che il rally inanellato dai mercati è assolutamente notevole e storicamente unico, E già solo per questi rendimenti, indipendentemente dalle condizioni macroeconomiche, sarei riluttante nell’investire sia nei titoli governativi a lungo termine e sia nelle obbligazioni societarie. Innanzitutto, guardando ai Treasury Bonds, eventuale nuova debolezza, porterà a nuova immissione di liquidità tramite aiuti o pacchetti fiscali, il che comporterà debolezza economica. Quando è avvenuto in questi mesi è dovuto alle iniezioni di liquidità che hanno drogato il mercato. Morale: rischio di correzione su tutto. E ,attenzione, anche sull’oro. Infatti in caso di correzione del metallo giallo, Faber si aspetta un ritorno in area 800 $/oz. E nel contempo un ritorno di forza del dollaro che può anche guadagnare nel breve un 10%.”
Quindi, Marc Faber sposa completamente la nostra teoria intermarket con una nota che si può leggere tra le righe: secondo lui la correlazione forte è soprattutto oro-equity e non oro- dollaro, in quanto in caso di take profit, tutte le asset class più remunerative, fino ad oggi verrebbero vendute.
E non so perché, ma temo che anche stavolta Marc Faber abbia buone possibilità di aver visto lungo…
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