in caricamento ...
MACROECONOMIA ed ORO: perché essere positivi sul metallo giallo per il 2014
GUEST POST: dopo il tremendo 2013 il metallo giallo potrebbe vivere un anno di riscosse. Il solito barometro settimanale dell’oro e gli avvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli di investimento e degli investitori istituzionali.
Dopo essere scivolato a $1.238,00 a meta’ settimana, il lingotto e’ rimbalzato oltre la resistenza posta $1.250,00; l’oro sta tentando un “assalto” per superare la prossima area di resistenza, posta tra i $1.262,00 e $1.275,00. Se il metallo giallo riuscisse a consolidare le sue posizioni sopra quest’area, il quadro tecnico sarebbe favorevole per un rally sino a quota $1.350,00. E’ interessante notare (grafico sotto) il “pattern” di inversione (double-bottom-reversal ovvero doppio-minimo-rialzista) cui il lingotto sta dando origine (in basso a destra nel grafico). L’oro ha toccato un minimo a giugno 2013 ($1.180,00) e un secondo minino a dicembre 2013 (1.182,00), esattamente come il precedente, tra novembre 2012 (primo minimo) e maggio 2013 (secondo minimo seguito da esplosione rialzista sino quota $1.780,00).
Come puoi notare, le due figure sono esattamente identiche (e anche il lasso temporale; circa 7 mesi tra un minino e l’altro). Si stanno, pertanto, creando le condizioni per un nuovo doppio minimo rialzista che dovrebbe culminare con la possibile ‘”esplosione” dei volumi dopo la rottura della resistenza a $1.270,00 – $1.275,00.
LE RAGIONI PER ESSERE POSITIVI SULL’ORO NEL 2014
Dopo un 2013 negativo (con un calo del 35% rispetto al picco di settembre 2011), vi sono validi motivi per ritenere che l’oro sovraperformera’ nel 2014. Questi sono i fattori piu’ importanti:
1. La domanda cinese di oro e’ in continuo aumento
Nel 2013 lo Shangai Gold Exchange ha “consegnato” ben 2.197 tonnellate d’oro ai compratori, rispetto alle 1.139 del 2012. Nel 2014, in cinque giorni di trading (dal 4 al 10 gennaio), lo Shangai Gold Exchange ha stabilito un nuovo record: 79 tonnellate d’oro consegnate ai clienti. Si tratta di quantitativi enormi in ridotti lassi temporali. Ma non sono solo risparmiatori e investitori ad acquisire oro in Cina. Anche le Autorita’ Cinesi (Banca Centrale) sono in procinto di aumentare di nuovo gli acquisti d’oro nel 2014 (ricordiamo che la Cina e’ gia’ il terzo possessore a livello mondiale per riserve auree). Nessun annuncio propriamente “ufficiale” e’ stato fatto dal Governo, ma gli analisti del settore sono convinti che, a breve, la Banca Centrale comunichera’ che anche il 2014 sara’ un anno di grandi acquisti di metallo giallo.
2. Gli ETF ricominciano ad acquistare oro
Gli ETF hanno venduto grandi quantitativi d’oro nel 2013, svuotando parzialmente i loro depositi (calati del 33% rispetto l’anno precedente). Ma il trend sta cambiando. Barclays segnala che venerdi’ 17 gennaio, gli ETF hanno incrementato i loro patrimoni in oro di ben 7,4 tonnellate (un record intragiornaliero che non si vedeva piu da gennaio 2013). Anche gli analisti di HSBC sono positivi “bullish” riguardo l’incremento di oro fisico da parte degli ETF.
3. Il “tapering” della FED non ha sostanzialmente avuto alcun impatto sul prezzo dell’oro
L’annuncio, da parte della FED, in dicembre 2013, riguardo una riduzione degli acquisti di assets finanziari (espansione monetaria) da parte della Banca Centrale USA, non ha influito in modo sostanziale sul prezzo dell’oro. Tenendo inoltre presente che, la riduzione degli stimoli monetari, potrebbe provocare un forte ribasso sul mercato azionario USA (drogato dalle continue iniezioni di denaro a buon mercato da parte della FED), causando una possibile depressione deflazionistica, ci attendiamo che, se questo scenario dovesse avverarsi, la FED annuncerebbe immediatamente un ampliamento dell’espansione monetaria: magari portandola dagli attuali 75 miliardi di dollari al mese di acquisti, a 100 miliardi di dollari. –