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MACROECONOMIA e ORO: FED aumenta la dose (altro che tapering!)

Scritto il alle 08:29 da Roy Reale

GUEST POST: QE che raggiunge i 100 miliardi mensili ad ottobre. Il solito barometro settimanale dell’oro e gli avvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli di investimento e degli investitori istituzionali.

Mercoledi il FOMC (il braccio operativo della FED) ha lasciato invariata la propria politica monetaria espansionista, mantenendo il ritmo di acquisti di assets in quantita’ pari 85 miliardi di dollari mensili (durante il mese di ottobre la FED ha addirittura incrementato gli acquisti di assets finanziari portandoli a 100 miliardi).

La FED ha lasciato invariato anche il tasso di sconto al minimo storico di 0,25%. La Banca Centrale Statunitense, in una nota emessa, si conferma preoccupata per il rallentamento del settore immobiliare e per l’elevato tasso di disoccupazione che tende a non calare, segno evidente che l’economia a stelle e strisce rimane in stato di contrazione.

Jeffrey Wright, Amministratore Delegato di Wainwiright LLC, in una nota per email ha affermato che “la FED continuera’ senza sosta nelle sue politiche accomodanti, senza alcun freno anche nel 2014, e questo e’ un segnale positivo per l’oro”. Wright ha detto anche che “vi sono reali segni di pericolo di deflazione imminente, proprio a partire dal 2014″ e che un segnale “bullish” (rialzista) per il lingotto e’ dato dal fatto che il Senato USA confermera’ a capo della FED Janet Yellen, meglio nota fautrice di una politica iper-espansionista ancora piu’ aggressiva di Ben “Elicottero” Bernanke.

Nonostante le conferme sulla politica monetaria della FED, gli operatori del settore hanno preferito concentrarsi sulle prese di profitto (ricordiamo che il 15 ottobre l’oro aveva raggiunto un picco di quotazione a tre mesi, e alcuni traders hanno preferito attuare le cosiddette “prese di beneficio”).

A livello di analisi tecnica, ravvisiamo una forte resistenza posta in area $1.364-65. In quest’area, abbiamo notato forti livelli di liquidazione attuati al Comex, tramite software automatizzati compravendita (high frequency trading).

L’attivita’ di acquisto di oro da parte delle Banche Centrali rimane elevata, anche se i ritmi sono in calo (dati Fondo Monetario Internazionale). In Agosto riscontriamo una contrazione (anno su anno) di circa il 40%.

Il mese di ottobre si chiude con un calo per l’oro dello 0,2%. A livello statistico, la stagione da Novembre a Febbraio, risulta essere la piu’ promettente per le quotazioni dell’oro (grafico sotto riguardante il periodo dal 2000 al 2011).

Negli ultimi 10 anni il prezzo dell’oro si e’ rivalutato del 4,93% a novembre. Anche i mesi di gennaio e febbraio sono particolarmente rialzisti per il metallo giallo. Nonostante gli attuali ribassi, i fondamentali economici per l’oro rimangono intatti: rischi sistemici sono invariati, cosi’ come i rischi geo-politici; l’espansione monetaria (soprattutto in USA) favorira’ di nuovo il prezzo dell’oro.

Nel grafico sotto e’ rappresentato l’andamento stagionale dell’oro, dal 1975 al 2011. I mesi piu’ profittevoli, per il lingotto, risultano proprio essere quelli di Settembre e Novembre.

Riccardo G. – Deshgold

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