MA che fanno lo BANCHE CENTRALI? (Everything bubble)
Il mondo economico e finanziario si trova in una nuova era. In molti la definiscono, come nell’immagine proposta in apertura, la “bolla di tutto”. Ecco perché è la bolla della liquidità, perché la valanga di liquidità prodotta dalle banche centrali ha contribuito a far lievitare il valore di tutti gli asset. Bond, equity e anche immobiliare. Non in Italia, ahimè.
The bubble of everything.
E la cosa bella (e fortemente voluta) è che le banche centrali al momento non ci pensano a cambiare indirizzo. Sempre espansivi, al fine di mantenere i tassi bassi ed il sistema sotto controllo. Finchè l’inflazione non schizza verso l’alto. Cosa che escludo da tempo immemore visto che la debt deflation appiattisce tutto.
Ma in molti non hanno ben presente cosa combinano le banche centrali.
In questo interessante video, potrete rinfrescarvi la memoria oppure farvi un’idea su cosa fanno FED, BCE e similari.
Take a look! CLICCATE QUI o sull’immagine qui sotto.
STAY TUNED!
–
(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Buongiorno,
nel ringraziare Danilo per il tempo che dedica a beneficio dei suoi lettori, volevo approfittare di questo spazio per condividere una piccola “delusione” personale.
Vedo che qui ci sono molti utenti che leggono anche ICEBERGFINANZA di Mazzalai.
Mi sembra che lo spazio di Mazzalai sia diventato estremamente autoreferenziale, cestina i commenti di coloro che (almeno i miei) garbatamente fanno delle critiche e chiedono spiegazioni su eventi che hanno preso una piega diversa rispetto alle sue previsioni. Avere un atteggiamento meno sulle difensive darebbe un respiro più ampio a tutti i suoi preziosi post.
perché invece che scriverlo qui urbi et orbi non scrivi a lui, la mail la possiedi. Sempre più faticoso comprendere le persone, non si riesce a capire cosa vogliano. Sulle previsioni, chiunque non sia in grado di costruirsi un’opinione personale si affida ad altri e con certezza sarà sempre deluso, perché penserà che magari altri avrebbero consigliato meglio etc …
A un mio vecchio conoscente, un signore inglese ora sui 70 anni devo queste perle:
“opinions are like bottoms, everyone has one”
“the average man’s opinions are generally of more value to himself than to anyone else”
KEEP IT !
Niente di nuovo sotto il sole (si, il sole, perchè c’è siccità). Dopo un Bull market ci sarà un Bear market: lo ritengo un evento probabile (così tanto probabile da esserne sicuro; improbabile è azzeccare la tempistica). Le banche centrali possono fare quello che vogliono, ma credo che oltre un certo punto verrà una recessione, una crisi finanziaria, un calo delle borse, etc.. E’ un po’ come sapere che si muore, ma non sapere quando e come (di regola: cioè esclusi i suicidi e gli omicidi). Quindi so che verrà la pioggia: è un dato di esperienza.
L’ho scritto a lui, faceva parte del commento non pubblicato.
A me hanno insegnato che domandare (educatamente) è lecito e rispondere è cortesia.
Non rimango certo deluso da una persona che dedica il suo tempo a divulgare liberamente il suo sapere agli altri se questa (secondo me) sbaglia delle previsioni. Cerco solo una risposta da chi ne sa più di me. Cerco di farmi una opinione personale proprio leggendo quello che ritengo essere più “istruttivo”. Mazzalai è un grande, peccato che, secondo me, sia troppo, ripeto, sulle difensive. Dovrebbero essere cestinati solo i commenti offensivi.
nfd ho avuto la stessa impressione e lo stesso problema, non vorrei sbagliarmi e mi scuso anticipatamente se il paragone pare un po’ azzardato, ma mi sembra di riscontrare lo stesso atteggiamento dei “potenti” che critica, zittire le critiche cestinandole e autocelebrare i successi
non credo di avere mai avuto il piacere di incontrare “un grande”, sono così rari e di solito così morti e pure da tanto. Personalmente sono d’accordo con quello che scrive Andrea al 50%, ma siccome talvolta argomenta bene quello su cui non sono d’accordo, quando sono connesso a un computer (6 mesi l’anno massimo) lo leggo volentieri. Non leggo mai l’opinione di quelli con cui sono d’accordo al 100% e di quelli con sui d’accordo allo 0%, ma non ho mai formato alcuna opinione duratura leggendo un blog, tendenzialmente solleticano quella parte emozionale della quale si dovrebbe diffidare e sono assiduamente frequentati da chi cerca conferme a quello che crede di sapere già. Talvolta forniscono spunti, alimentano un dubbio, sul quali iniziare una ridiscussione di quanto si riteneva assodato. Ogni volta che cambio idea lo ritengo un trionfo, il giorno che smetterò di farlo sarà perché sono morto.
Lo leggo, come leggo intermarket, perché fornisce molti spunti a chi, come me, ha molti dubbi.
ottimo, continua così, ma prendi in mano qualche libro, non è più di moda ma funziona, ciao.
Mi permetto sommessamente di osservare come i commenti di John Ludd costituiscano un valore aggiunto per entrambi i validissimi blog.
“… Finchè l’inflazione non schizza verso l’alto. Cosa che escludo da tempo immemore visto che la debt deflation appiattisce tutto.”
beh no, questa è solo una delle mille interpretazioni del “mai”, “questa volta è diverso” e così via che si declina a seconda del proprio investimento emozionale, ovvero si accetta un futuro avverso ma solo se si ritiene di avere gli strumenti cui farvi fronte. Non accade mai e il futuro è SEMPRE dominato da eventi rari che l’individuo non è in grado di prevedere dai quali è regolarmente travolto, tanto più violentemente tanto più era certo di avere capito tutto e trovato l’antidoto. Nel passato tanti brillanti persino geniali personalità la pensavano allo stesso modo e allo stesso modo, quando la discontinuità è arrivata, sono stati travolti. Investire un pò di tempo nel cercare di fare quanto di meglio si può mi trova ben allineato, pretendere di essere i primi nel corso della storia francamente no. Quanto già scritto più volte vale ieri come oggi e domani ma lo riscrivo di nuovo:
“The inability to predict outliers implies the inability to predict the course of history”
“I know that history is going to be dominated by an improbable event, I just don’t know what that event will be.”
“The central idea of black swan is that: rare events cannot be estimated from empirical observation since they are rare”
Nassim Nicholas Taleb, The Black Swan: The Impact of the Highly Improbable
Aggiungerei pure queste, partorite da due menti brillanti, due noti criminali di guerra:
“Per avere ragione bisogna sapere tutto oppure non sapere niente”
Henry Kissinger
“Ci sono cose che sappiamo, cose che sappiamo di non sapere e cose che non sappiamo di non sapere”
Donald Rumsfeld
Il fatto che siano ancora vivi e pare in buona salute a 90 anni età mentre i reparti di oncologia infantile sono pieni dimostrano che se dio c’è ha un suo sottile, direi divino, senso dell’umorismo.