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LOCKDOWN: si riparte! La grande scommessa di Donald Trump
In Italia la curva si sta appiattendo e si programma la fase 2 a Maggio. Negli USA invece Donald Trump spinge le masse alla rivolta per avere l’appoggio morale delle masse alla rottura del lockdown. Necessità economica o propagandistica in vista delle elezioni presidenziali? E le banche USA…
Una situazione unica nella storia, mai accaduta. E non potersi aggrappare a dei precedenti è un grande problema perché non ti permette a livello previsionale di poterti muovere con un po’ di raziocinio. E allora si cerca di ipotizzare, anche di fantasticare. E di prevenire. Quello che hanno fatto banche centrali e governi, con un impegno senza precedenti che ha messo sul piatto della bilancia, ad oggi risorse pari al 13% del PIL globale (10+3).
E scusate se è poco. Ma è altrettanto vero che il lockdown, più è lungo, e più è logorante. Senza poi dimenticare COME gestire il post lockdown.
Ma prima di parlare del COME, bisogna capire SE i tempi sono maturi per l’uscita.
Prima condizione: se la curva dei contagi non scende e non si appiana, la situazione si complica.
COVID-19: situazione settimanale
Qui parliamo di Italia, ovvio. E la situazione è in miglioramento, ma stiamo all’occhio perché se una volta usciti dal lockdown, i dati dovessero cambiare e le cose peggiorare, occorrerà chiudere di nuovo tutto senza esitazioni e temporeggiamenti.
Queste sono le logiche, ma forse non per tutti è così.
Mi riferisco ovviamente alla spavalderia della popolazione USA che, guidata dal perenne “sogno americano” che a volte sconfina in delirio di onnipotenza, sta per far concludere a tempi di record il lockdown.
(…) Con l’aperto sostegno ed incoraggiamento di Donald Trump, da qualcuno accusato di fomentare l’insurrezione, cresce negli stati americani la protesta anti lockdown. Dopo le manifestazioni che questa settimana si sono avute in sei stati, con il Michigan come apripista, nei prossimi giorni sono in programma mobilitazioni in altri quattro stati per chiedere la sospensione delle misure di contenimento per contrastare la diffusione del Covid19.
Come è evidente dai messaggi esaltati pubblicati ieri su Twitter da Trump – “liberate, Michigan, Minnesota, Virginia!” – il presidente intende prendere di mira i governatori democratici in stati che saranno cruciali per le prossime elezioni presidenziali. Alle richieste di chiarimento dei giornalisti al briefing, il presidente ha detto di ritenere che alcune misure adottate sono “troppo severe”, attaccando in particolare “come orribile per il secondo emendamento” la misura varata in questi giorni in Virginia per il controllo sulla vendita delle armi. [Link]
Non c’è che dire… Aizzare le masse su una questione così delicata è senza dubbio vergognoso. Ma come sempre accade, nulla è casuale. Per esempio, prendiamo due dati usciti negli scorsi giorni: indice Empire State Index e NY Fed Index.
Impressionante come tutti gli indicatori macro che escono in questi giorni, e non potrebbe essere diversamente, avendo messo in stand by l’economia. Ed è proprio questo che terrorizza Trump.
Intanto sono ben noti i dati sulla disoccupazione USA. Immaginate ora cosa significa sul tessuto economico USA, proprio in concomitanza con quella che dovrebbe essere la CAMPAGNA ELETTORALE che può portare alla rielezione di Donald Trump. Dite che è inconcepibile che sia così? Liberi di pensarlo, ma è anche vero che un lockdown troppo lungo potrebbe mandare al collasso il sistema bancario, proprio a causa della bassa qualità dell’occupazione. Infatti quante volte vi ho raccontato che il cameriere che lavora sporadicamente in un bar è considerato “impiegato” a tutti gli effetti?
Le banche già fanno la corsa ad accantonare a riserve per tamponare la crisi che verrà (al momento mi risultano cifre per 24 bln $ che non saranno assolutamente sufficienti visto che si parla nell’ambiente finanziario USA di dover accantonare fino a 100 bln $). La FED recentemente ha dichiarato l’apertura all’acquisto anche di titoli High Yield (che in questi giorni tornano ad essere chiamati Junk Bond, chissà come mai…), senza poi dimenticare il problema del petrolio, crollato ai minimi con logiche conseguenze sul mondo delle società energetiche.
Quindi levare il lockdown è una necessità per Trump per evitare di mandare al collasso il sistema, scommettendo (e ripeto SCOMMETTENDO) che i contagi restino “sotto controllo”.
Il cigno grigio sembra proprio che si voglia dipingere sempre più di nero. Motivo in più per essere prudenti con il presente rally di borsa.
STAY TUNED!
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