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Lo schianto immobiliare

Scritto il alle 14:56 da mattacchiuz

Esauriti gli incentivi che hanno permesso a politici e cantastorie più o meno istituzionali di raccontarci l’inizio della ripresa immobiliare, la realtà fondamentale che vede domanda e offerta incrociarsi per interesse comune,    torna prepotentemente sulla scena, descrivendoci una situazione in peggioramento rispetto ai già estremamente negativi dati del mese scorso. Eh si, perché di REALTA’ si tratta: se non c’è domanda, l’offerta non serve ad un piffero. Ripeto: se non c’è domanda, l’offerta non serve ad un piffero!

Vediamo subito la situazione.

Il numero di nuovi cantieri avviati nel mese di giugno, mese in cui, sottolineo forse per l’ultima volta, ancora sono percepibili gli strascichi degli incentivi istituiti dal governo del buon Obama, si è attestato a 54200, ovvero il 1.98% in meno rispetto al mese di maggio. Il dato da me riportato non è destagionalizzato ed è mensile. Il bureau, a cui piace invece disseminare dati destagionalizzati ( forse per meglio far capire gli andamenti…) e annualizzati, riporta che il dato è calato da 587000 nuove abitazioni annuali avviate in maggio (dato rivisto da -10% a -14.9% rispetto ad aprile, i ballisti!! )  a 549000. Comunque la si veda, è un disastro cosmico per chi vedeva e prevedeva la ripresa immobiliare.

Ma andiamo avanti. È sempre possibile pensare che il passato è il passato, e che i mesi prossimi saranno quelli buoni per la ripresa. Inguaribili ottimisti permabullish, quasi quasi avete ragione! Il numero di permessi di costruzioni, che rimane comunque ancora debole, mostra nel mese di giugno un buon progresso  dopo i tracolli dei mesi scorsi (sempre che tra un mese non lo rivedano a ribasso del 5% come con l’avvio di nuovi cantieri… ). Trascurando l’abusivismo edilizio, che non credo ( potrei sbagliarmi ) possa mascherare  una ripresa che è tanto difficile scovare in questi dati quanto arduo è scovare un dollaro vero nelle stamperie della FED, il numero di case autorizzate da permesso di costruzione si è portato a 59000 in giugno, dalle 51000 di maggio. Stiamo di fatto raschiando il fondo del barile e riusciamo ancora a trovarci del mosto!

Nei giorni prossimi conosceremo anche i dati in merito alle vendite di case nuove e alle vendite di case esistenti per il mese di giugno. Ovviamente ci si aspettano dati in linea con quanto esposto sopra e con quanto si può dedurre dall’indice dei mutui residenziale, letteralmente crollato tra l’aprile e il giugno del 2010.

By Mattacchiuz

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