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Lo scheletro della ripresa economica
“…oggi come ieri la crisi ha cominciato a dare i primi segnali di un cielo azzurro e sereno, quando la maggior aprte degli esperti prevedeva che il boom sarebbe continuato, anche se la resezione si stava avvicinando. Oggi come ieri, i tradizionali interventi macroeconomici si sono rivelati inefficaci, forse anche controproducenti. Il fatto che qualcosa di simile possa accadere nel mondo moderno possa accadere nel mondo moderno, dovrebbe far venire i brividi a chiunque abbia un minimo senso della storia” (Paul Krugman)
Buona settimana a tutti.
Ho voluto cominciare la giornata con una citazione di un premio Nobel che sicuramente conoscerete, Paul Krugman, una frase che deve far meditare gli investitori, che sono sempre con la memoria corta. A volte mi sembra proprio di vedere che la storia è servita a poco. Avrebbe dovuto insegnare, invece è solo un ricordo che ha lasciato traccia nell’inchiostro di alcuni libri di economia.
Ma chi ha un po’ di conoscenza storica, ha ben presente che questa crisi non è “ordinaria”, che le soluzioni prese dalle banche centrali sono ampiamente discutibili, ma nemmeno troppo quelle di oggi, ma piuttosto quelle prese alle origini (mi riferisco alla valanga di liquidità di Greenspan e al “too big to fail” del sistema bancario USA).
La verità è quindi semplice: la finanza è orrendamente malata. Inutile che ce lo nascondiamo, e in molti non possono più fare a meno di ammettere la verità. Guardate ad esempio Giulio Tremonti e Timothy Geithner nel post qui citato.
E non per ultimo il buon Ben Bernanke: i dati sulla disoccupazione sono sempre molto preoccupanti.
L’indice di disoccupazione è un dato raccolto consultando le famiglie e spesso non riflette la situazione reale. Bisogna guardare ai posti di lavoro realmente aggiunti: che a dicembre sono stati soltanto 103mila contro i 150mila delle previsioni. Il gap ha una spiegazione drammatica: il numero di persone che hanno smesso di cercare lavoro. C’è di più, anzi di peggio: il 44,3 per cento, cioè 6,4 milioni di persone su 14,5 milioni, è senza lavoro da più di sei mesi. Ci vorrebbero 200mila posti in più al mese per parlare di economia in buona salute. Ma ne basterebbero 120mila per garantire quantomeno l’assorbimento della nuova forza lavoro. Un obiettivo raggiungibile con un tasso al 2,5%. Nell’ultimo trimestre, l’economia Usa è riuscita a crescere a un passo del 3%. E da Goldman Sachs a Morgan Stanley, le previsioni parlano di 4% per il 2011. Ma l’aggancio tra crescita e occupazione non è scontato: è una conquista delle politiche fiscali ed economiche.
E il buon Bernie…
Il capo della Fed è cautamente ottimista. Difende l’offensiva della Banca centrale, l’acquisto per 600 miliardi di dollari di buoni del Tesoro: non potendo più agire sui tassi, praticamente vicini allo zero dal dicembre del 2008, così il costo del denaro dovrebbe restare basso senza però che l’inflazione si trasformi in deflazione, strozzando la ripresa troppo debole. Piuttosto, dice, gli Usa devono assolutamente fermare “l’insostenibile cammino” del debito, che sfonderà i 14mila miliardi: “Continuare a non fare nulla non è un’opzione”. Il tetto al debito è la preoccupazione maggiore anche di Obama: il suo Illinois, insieme con la California, è tra i primi stati che potrebbe dichiarare bancarotta. E l’ex capo della Fed, Alan Greenspan, aggiunge che se non si ferma immediatamente il deficit – a costo di alzare subito le tasse – si rischia una nuova crisi dei mercati. Ma l’appello a darsi da fare di Bernanke non è certo il via libera per i tagli che i repubblicani già sognano. La crescita “non è soltanto determinata dai livelli di tasse e spesa”. Vanno piuttosto “incoraggiati gli investimenti, va promossa la ricerca, vanno garantite le infrastrutture e vanno ridotte le barriere nel campo del risparmio e del lavoro”. (Source)
Mi fa poi sorridere che venga eletto come responsabile dello staff di Obama l’ennesimo uomo in arrivo dal mondo della finanza, l’ex JP Morgan Bill Daley. Insomma, un sistema malato ma che non fa nulla di concreto per cercare di guarire, se non di aggiungere stimoli agli stimoli, senza però creare i presupposti e le basi per un mondo migliore. Vige la regola del “tutto e subito” ignorando gli effetti collaterali che avremo in futuro, mentre una politica meno spavalda ma sicuramente più costruttiva, anche se difficile da assorbire dal sistema, fatta di nuove regole e con una rivoluzione della normativa sul monitoraggio sui derivati, con il sacrificio di qualche banca che verrebbe nazionalizzata, con una fase di forte austerity che però metterebbe le basi ad una nuova era economia.
Il vero problema, secondo me è che questa politica doveva già essere fatta tempo fa, e più passano i giorni e più lo scenario peggiora. E non dimentichiamo che manipolare l’economia è più semplice di quanto si possa immaginare. Ripeto, non sono io a dirlo, ma la storia.
Non facciamoci illudere dai raggi di sole dei dati macroeconomici, non facciamoci ipnotizzare dalle dolci parole di giornali e politici che continuano a decretare la fine della recessione e della crisi economica.
Guardiamo all’ossatura di questa ripresa e poi pensiamo se lo scheletro che è stato montato è sufficiente per reggere ad una nuova fase di reale e sana crescita economica. Se ritenete che lo scheletro sia sufficientemente forte, allora siate sereni e spavaldi. Ma se lo scheletro vi sembra fatto di cartapesta, allora magari pensate al giorno in cui, questo scheletro, si polverizzerà in modo proporzionalmente opposto a come è stato creato.
No, la mia non è e non vuole essere la verità assoluta, ma solo un parere indipendente. Ognuno è sufficientemente grande e vaccinato, poi, a fare di testa propria. Intanto, solo per puri fini statistici, vi allego il video del mio invento al Meeting di Maggio 2010. Forse avevamo visto lungo…
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PS: quanto sta accadendo in Tunisia in questi giorni, la cosiddetta “Rivolta del Pane”, non è nient’altro che quanto prospettato: un inizio di rivolta sociale a causa della perdita del potere di acquisto, della disoccupazione e del rincaro delle derrate alimentari. Parlano i fatti, signori. Certo, è “solo” la Tunisia, ma non è certo un bel segnale.
STAY TUNED!
DT
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è inutile arrovellarsi il cervello ! crisi o non crisi , su questo pianeta siamo in troppi ! il resto sono chiacchiere in libertà ! IL CIBO è POCO , NON SI PUò SODDISFARE 7 MILIARDI DI PERSONE ! QUELLO CHE STA’ SUCCEDENDO IN AFRICA è SOLO L’INIZIO DELLA FINE ! I POTENTI LO SANNO TROPPO BENE, NON MI SOPPRENDEREI PIU’ DI TANTO DA QUALCHE CATASTROFICO ECCIDIO MILITARMENTE CONCEPITO ! TIPO : HAITI CON IL COLERA ! è SOLO QUESTIONE DI TEMPO ……….. MA NON TROPPO NE PASSERA’ PURTROPPO !
gli esperimenti pazzoidi che gli americani stanno conducendo fuori al pianeta ? determineranno una rottura della magnosfera ! con conseguente esposizione della popoloazione mondiale ai raggi solari ! QUALCHE ASSAGGIO LO SI STà AVENDO CON DEGLI UCCELLI MORTI ! LO RIPETO QUESTA MANICA DI PAZZOIDI , NON ACCETTERA’ MAI DI PERDERE IL POTERE ! A COSTO DI SPEGNERE QUESTO PIANETA ! RACCOMANDATEVI L’ANIMA SIGNORI !orvuar’
Buongiorno Dream…
Nella configurazione ribassista in atto, in evoluzione, in essere…. come al solito, dovremmo “sorbirci” una bella “vagonata” di notizie “catastrofiche” da parte di tutti i media… per un pò di tempo.
Sicuramente, non è molto rassenerante… però, che vogliamo farci ? Funziona così…
Calma e sangue freddo, il mondo non finisce… 🙂
Peter Pank
Ne sei convinto? Eppure di segnali ce ne sono tantissimi.. Terremoti, carenza di cibo, guerre (anche tra religioni).. Tutti segnali questi che siamo davanti ad una svolta epocale.
Interessante anche la moria degli uccelli. Per Faenza hanno detto che hanno mangiato troppo. NON HO MAI SENTITO UNA SCEMATA PIU’ SCEMATA DEL GENERE!! Ci prendono pure per imbecilli!!!!
beh, non è proprio vero….
una volta la pecora di un mio amico si era intrufolata lesta lesta dove tenevano i mangimi, e se ne è fatta una scorpacciata. solo che la fermantazione, così mi avevano detto, le aveva fatto esplodere lo stomaco, o qualcosa del genere. io avevo 7 o 8 anni, e da allora non ho più mangiato mangime! 🙂
dream sei grande. hai cominciato a meraviglia la giornata e la settimana.
complimenti !!! ti approvo in ogni virgola scritta.
SCIENZIATI NOAA: “IL POLO NORD MAGNETICO SI STA MUOVENDO RAPIDAMENTE” questo x chi parla , senza sapere di cosa ! orvuar’
s66@finanzaonline,
Ne avevo sentito parlare anche io.. Se hai il link lo leggo con piacere
hironibiki@finanza, ecco la conferenza stampa degli scienziati: http://www.youtube.com/watch?v=AOwPvlZqInE&feature=player_embedded
amensa@finanza,
Insomma… proprio a meraviglia forse no, nel senso che non è certo un post felicissimo… Cmq speriamo in bene! 🙂
comunque lo scheletro non è male ! Per chi vuole godere morie di uccelli Correnti che si fermano e placche che scivolano oltre ad una miriade di altri segnalo
http://informazionescorretta.blogspot.com/
li potete sfogarvi, ce ne sono un paio che dicono di essere Dio, e uno che parla alle balene
Il tuo trading system mi piace moltissimo, lo sto seguendo con attenzione (naturalmente considerando le tue riserve), puoi postarlo ogni settimana?Avrei preferito lo S&P indice per eccellenza ma va bene anche in Nasdaq.Il grafico sul Nasdaq che hai postato si può trovare in qualche sito o è una tua rielaborazione?
Ecco quanto sul Nasdaq 100 settimanale:
http://i52.tinypic.com/4udjde.gif
Ci sto ancora lavorando… 😆
Peter Pank
Aggiornamento…
http://i54.tinypic.com/23idkra.gif
Peter Pank
Ottimo cosi iniziamo a capirci!
🙂
Concordo completamente con Dream sulle prospettive… Su quelle eco-global-finedelmondo-pauperistiche di alcuni commenti (…ho capito che sono ironici…) , molto meno.
Anche queste ultime vanno valutate storicamente e hanno corsi e ricorsi legati alle crisi economiche e alimentari.
Viviamo solo una grave ma momentanea parentesi, il problema sono le strade per uscirne… Ho fiducia in un mondo futuro più ricco ed equo e che sta nelle nostre mani… le crisi storiche, dipende dalla soluzione, servono anche a questo.
Magari assomiglia ad uno di quei manichini che tu hai in esposizione… chissà…
Stavo guardando il bellissimo video, ho un dubblio amletico, l’UK ha un debito/pil piu’ elevato dell’Italia, so che in termini assoluti e’ meno di 700 miliardi (circa la meta’ di quello italiano) so che il pil tra le due nazioni non si discosta di molto, cosa c’e’ di sbagliato?