in caricamento ...
Lavoro: disoccupazione giovanile ai massimi storici. E’ solo un paese per vecchi?
I dati sulla disoccupazione italiana ci fanno vedere una realtà non proprio rosea.
Anche se il tasso disoccupazione italiano in generale è migliorato, ciò che più preoccupa è il tasso sulla disoccupazione giovanile, ai massimi dal 1977, ovvero da quando viene misurato…
Oggi i disoccupati in Italia sono 3.15 milioni, come detto in lieve calo rispetto al mese precedente (tasso disoccupazione Italia passa dal 12.6% al 12.3%). Il che è sicuramente positivo.
Ma ahimè poi ritrovarsi un tasso di disoccupazione giovanile a giugno pari al 43,7% in deciso aumento dal 43.1% della rilevazione precedente, significa che questo nostro paese è uno stato per vecchi.
I giovani si trovano in una situazione cronica di disoccupazione, vengono assunti coloro che hanno già delle competenze (e quindi non più nelle statistiche dei “giovani”) e quindi, come fare a disegnare un futuro?
Occorrono le riforme, certo!
Alzo bandiera bianca, dopo le ultime news sull’argomento, ammetto un certo sconforto.
Italia: tasso disoccupazione giovanile
Tabella disoccupazione in Eurozona (Italia compresa)
Per ulteriori info…Take a look here
STAY TUNED!
(Se trovi interessante i contenuti di questo articolo, condividilo ai tuoi amici, clicca sulle icone sottostanti, sosterrai lo sviluppo di I&M!). E se lo sostieni con una donazione, di certo non mi offendo…
I need you! Sostieni I&M!
CLICCA QUI e votaci nella categoria “ECONOMIA” al #MIA14
(Macchianera Italian Awards 2014)
Segui @intermarketblog
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto.
Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
CONDIVIDO IN TOTO
Appena riesco a reperire i dati a corollario della disoccupazione, come ad esempio la percentuale di numeno di occupati divisi anche per fascie di età, ne riparliamo
Direi che non è un paese nè per vecchi e nè per giovani. Considera che i disoccupati di lunga durata ultracinquantenni sono quasi triplicati negli ultimi sei anni: sono passati da 93mila a 269mila (+189%) e visto la continua chiusura di esercizi commerciali, fabbriche e altro, la quota è destinata ad aumentare. E’ necessario cambiare le regole economiche per rilanciare lo sviluppo invece di continuare ad aumentare la tassazione e diminuire i servizi. Mentre, purtroppo, nei giovani, il welfare lo fa la famiglia anzicchè lo Stato, per gli over 50, non vi è nessuna protezione sociale ed è ancor più grave poichè spesso in quella fascia di età si ci ritrova con una famiglia spesso a carico.