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LAGARDE: IL RE E’ NUDO. Ma i mercati non se lo vogliono sentire dire

Scritto il alle 18:01 da Danilo DT

La protagonista della settimana scorsa è stata sicuramente Christine Lagarde. Una persona che già in passato avevo considerato poco all’altezza e che se n’è uscita con una frase ben poco felice.

(…)«Non siamo qui per “chiudere gli spread” – ha detto a un certo punto la francese –. Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». L’espressione “chiudere lo spread” vuol dire tenere sotto controllo il rendimento dei titoli di Stato, in modo che il costo del debito non esploda per un paese con le finanze pubbliche fragili (è il caso dell’Italia, per esempio). Ed è esattamente l’opposto del Whatever it Takes di Mario Draghi, quell’impegno del 2012 a fare «qualunque cosa serva» per preservare l’euro nel momento in cui il mercato puntava contro Italia e Spagna nell’aspettativa che la moneta unica sarebbe andata in pezzi. (…) [Source

Su questa persona avrete già visto di tutto. A partire dalla sua altra frase infelice sull’essere “donna zerbino”….

“Usami per il tempo che ti serve”. Ha fatto scalpore in Francia la lettera trovata dagli investigatori il 20 marzo scorso, scritta da Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy. Il Corriere della Sera definisce lo stile del manoscritto, trovato nell’abitazione parigina della Lagarde durante una perquisizione per lo scandalo Tapie-Crédit Lyonnais, “a metà strada tra Cinquanta sfumature di grigio e Fantozzi”. (Source

Fino alle ben più gravi accuse e condanne viste in passato (possibile che sia diventata il capo della BCE adesso e del FMI prima? Facciamoci delle domande e diamoci delle risposte)…

(…) La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, è stata condannata dal tribunale dei ministri francese per “negligenza nel caso dell’arbitrato Adidas-Tapie”. Il procuratore aveva chiesto l’assoluzione ma la Corte ha risposto negativamente. Lagarde era accusata di negligenza per aver consentito un grosso risarcimento all’imprenditore francese Bernard Tapie, all’epoca in cui era ministro delle Finanze, tra il 2007 e il 2011 nel governo di Nicolas Sarkozy. Il caso risale all’inizio degli anni ’90 quando la banca pubblica Credit Lyonnais comprò comprò l’Adidas da Tapie per 315 milioni di euro. La banca cedette però l’anno successivo la società al doppio del valore iniziale, 701 milioni di euro. (…) [Source] 

Sicuramente è stata ed è inadeguata anche se poi per certi versi non ha detto nulla di strano. MA poteva evitarselo per fare ulteriormente danni in un contesto già di per se molto difficile.

Ho trovato questa interessante pillola di Michele Boldrin di LiberiOltre  che spiega secondo me in modo molto realistico e concreto il problema ITALIA in questo contesto macroeconomico. Perché il RE è NUDO, ovvero il problema è noto ma continuiamo a nascondere per primi a noi stessi, la realtà delle cose. La Lagarde ha tecnicamente ragione perché la BCE non deve fare beneficenza ma ci sono problemi strutturali irrisolti che…dove ci porteranno? Da vedere. Buona visione.

STAY TUNED!

Danilo DT

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4 commenti Commenta
pdf79
Scritto il 15 Marzo 2020 at 19:28

Caro Danilo per me il discorso del Professor Boldrin è completamente inutile, e come guardare il dito invece che la luna.
Le banche centrali sono inutili perchè non stampano vaccini punto.
Però se uno avesse una banca centrale prorpria sicuramente come la Cina e il Giappone sarebbe una cosa in meno di cui preoccuparsi in questo momento, punto.
Secondo me un piccolo microorganismo acellulare ha fatto crollare decenni di ideologia liberista, libero mercato e globalizzazione.
E fa plasticamente vedere in stati come Cina, Giappone, Korea o Singapore che tutte ste stupidate vanno bene se vi si partecipa, con uno Stato forte, con una classe dirigente capace che all’esterno accetta formalmente il libero mercato ma poi in casa propria si preoccupa di cose serie come il livello d’istruzione, il controllo di settori strategici ecc, con la logica sicuramente non del libero mercato ma con la logica di migliorare il benessere complessivo della propria società.
Naturalmente non sono il paradiso in terra ma nessuno può oggettivamente negare che la loro società sia migliorata e noi occidentali peggiorati, per inseguire false teorie economiche.
Esempio il libero mercato ha portato la logica aziendale nella sanità, perchè così funziona tutto meglio dicevano, peccato che poi quando devi creare nuovi posti letto in terapia intensiva sul mercato non trovi i componenti e soprattuto non puoi tornare indietro nel tempo per formare i medici che ti servono per gestirli, ne puoi importarli come ho sentito dire in questi giorni.
Magari uno Stato con la S maiuscola avrebbe favorito anche l’immigrazione di personale qualificato e scoraggiato la miriade di disperati che abbiamo accolto.
Solo lo Stato può portare avanti politiche per migliorare l’esistenza dei singoli indipendentemente dalla classe di reddito a cui appartengono e quella dell’intera società sulla lunga distanza.
Saluti a tutti.

pippo65
Scritto il 15 Marzo 2020 at 19:36

Ottima sintesi di una realtà in cui lo Stato si è tranquillamente “accomodato” senza mai pensare che un giorno tutto sarebbe venuto al pettine !!!

john_ludd
Scritto il 15 Marzo 2020 at 20:53

pdf79@finanza,

Temo proprio tu abbia ragione. Le nostre sono economie frantumate che seguono una religione il cui dio (con la minuscola) non è in grado di gestire prima ancora che curare una pandemia. Le popolazioni in media hanno un mediocre senso civico giustificato dall’avere una classe dirigente degenerata, corrotta ma soprattutto estremamente incompetente. Tutto questo però lo chiamiamo libertà. Di morire più facilmente, più rapidamente, di più insomma di popolazione soggette a regimi autocratici che ad oggi hanno dimostrato di sapere gestire un’emergenza che ha già lacerato profondamente le nostre società e che è solo all’inizio dell’inizio. Sempre che si riesca a contenere la prima ondata ne verrà una seconda e una terza prima che arrivi un vaccino, sempre che sia possibile ottenerne uno stabile. Nel frattempo man mano che il virus si sparge in ogni paese occidentale dove le statistiche iniziano a mostrare campioni consistenti si nota che tutte le ipotesi iniziali inventate senza supporto scientifico a supporto di un’emotività debole sono false. Il virus non colpisce solo i vecchi, ma prima i vecchi che mostrano da subito i sintomi più seri, poi arrivano i sessantenni, i cinquantenni, i quarantenni e solo sotto i 30 anni sembra vi sia effettivamente un crollo della sintomatologia più grave. Ad oggi la situazione è al punto nodale in nord Italia, la dinamica iniziale in Spagna è più rapida che da noi, Francia e Germania sono nella fase 2x ogni tre giorni, gli Stati Uniti secondo i loro epidemiologi avrà un milione di casi entro Maggio. La Corea mentre sembra avere piegato la curva del focolaio principale ne vede altri accendersi come accadrà ovunque, specie nei paesi molto vasti dove saranno decine. Di fatto il virus è incontenibile e non si potrà abbassare la guardia fino a che non si avranno 1) possibilità di test veloci, corretti e con la possibilità di comunicare i dati immediatamente a un centro dati dove vengono continuamente elaborati in modo da intercettare nuovi focolai, identificare le più probabili vie di diffusione e attuare blocchi zonali di contenimento totale. 2) sviluppo e distribuzione di protocolli di cura simili all’HIV che possono bloccare la replicazione del virus che già si è acquisito impedendo il sorgere di sintomi gravi. Il vaccino è solo una possibilità, ci sono almeno 10 -15 laboratori che vi lavorano ma le difficoltà sono enormi per un virus mai visto prima che è simile alla SARS ma con differenze rilevanti. I virus a RNA sono mutevoli e potenzialmente instabili. In genere un vaccino per un nuovo virus richiede 5 anni e più, considerando la gravità della situazione che si potrà avere, verranno probabilmente tagliati alcuni step nel testing con gravi rischi peraltro. Assumere che si avrà un vaccino prima dell’estate 2021 è un’esercizio di fantasia piuttosto pericoloso.

Boldrin come tutti gli economisti non ha ancora preso in considerazione l’idea che potremmo non avere più un’economia nel senso di prima, in tal caso sistemi come quelli orientali potrebbero adattarsi moto più facilmente (o meno difficilmente) dei nostri in quanti possono contare su supporto e disciplina della popolazione che noi in occidente non abbiamo e una catena di comando molto corta e a ogni evidenza una classe dirigente tecnocratica che appare molto più preparata.

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