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La parola a BCE e FED: cosa succede e cosa aspettarsi
Il cigno nero Silicon Valley Bank SVB poteva sgretolare il mercato. La FED però, memore di quanto accaduto con il fallimento di Lehman Brothers, ha agito subito in soccorso, fungendo da garante e sostenendo il mercato monetario.
Morale, la borsa sale, perché la FED torna ad essere la FED dei tempi d’oro, quella che interviene a sostegno del sistema e, anzi, potrebbe diventare più “colomba” nelle prossime sedute. Cosa che ovviamente i mercati gradiscono.
Quindi, visto che le acque agitate scatenate dal crollo di Svb e Signature bank sembrano tranquillizzarsi, ora tutti gli investitori sono con le orecchie ben dritte puntate Fed e Bce. Pariamo proprio dalla banca centrale Europea.
FRONTE BCE
Nel meeting di domani, Francoforte dovrebbe varare un incremento dei tassi da 50 punti base, attenendosi a quanto esplicitamente anticipato alla precedente riunione. Primo perché il percorso di rallentamento dell’inflazione in area Euro è ancora un cantiere aperto, secondo perché non c’è un effetto contagio evidente dalle vicende bancarie USA. Ovviamente sarà poi importante capire cosa l’ “illuminata” Lagarde ci racconterà post meeting.
Sponda FED
Sponda FED, settimana prossima dovrebbe essere confermato quanto già vi ho anticipato. Ovvero un rialzo di 25 centesimi e tante rassicurazioni sulla crisi bancaria. Resta il nodo Inflazione e qui si gioca la partita, sperando che i numeri sostengano un ulteriore raffreddamento dell’indice CPI. Infatti immaginate la discrasia. FED più espansiva e tasso inflazione che non cede il passo. In quel caso solo un forte rallentamento economico renderebbe tutto più sostenibile. Ma oggi, questo, il mercato non lo sta scontando.
STAY TUNED!
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