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La Fiducia USA crolla (ad insaputa del mercato)
Il Gallup Economic Confidence Index, è un indice stilato NON dalle solite realtà governative (che tra l’altro in questi giorni sono “scariche” di dati a causa del noto shutdown) che misura la fiducia dei consumatori USA.
L’ultima rilevazione di questo indice, è stata ancora decisamente negativa. Infatti si tratta una della peggiore performance da novembre 2011, con un indice che arriva a -36, in leggera ripresa dalle rilevazioni nella settimana dello shutdown: il recupero non è di certo sufficiente però a far recuperare la fiducia persa. Ma notate bene, il mercato ignora tutto questo, sia perché è un’analisi che non è “ufficiale” e di matrice governativa, e sia perché si spera che con l’intervento della FED, come sempre tutto possa essere risolto.
A conferma di tutto questo, i dati di ieri sul quello che il WSJ chiama showdown...
The White House on Tuesday put a finer point on how the government shutdown and threat of default harmed the U.S. economy, saying it shaved 0.25% off economic growth for the fourth quarter and, so far, has resulted in 120,000 fewer jobs being created.
Ovviamente la FED molto può fare, ma non può certo cancellare le conseguenze di queste settimane di shutdown. Certo, si potrà sempre dire che è stato un periodo “transitorio”.
Occorre però ricordare che la transitorietà di questo periodo si rivedrà poi a febbario 2014 dove, per forza di cose, qualche duro intervento sarà scontato.
Intanto però, viste appunto le possibili “bad news” in arrivo nei prossimi giorni per le ragioni prima spiegate, dimentichiamoci qualsiasi intervento di tapering. Tutto rimandato al 2014 o forse, simbolicamente, a dicembre con un taglietto minimale. Cosa che però mi sentirei quasi di escludere proprio perché i dati in uscita non saranno belli e si necessiterà di tutto l’entusiasmo artificiale che può creare la banca centrale più importante del globo.
Intanto però, dalle ricerche Gallup una media del 71% degli americani ha detto nelle settimane scorse che l’economia sta peggiorando. E questo è già un elemento molto interessante visto l’iperpositivismo che ha sempre caratterizzato il consumatore USA.
Morale: sarà interessante vedere se il mercato archivierà come temporanea questa inversione di sentiment, E se così non fosse, la borsa non ne potrà restare immune, anche perché saranno le stesse aziende quotate a dover rivedere le stime sugli utili.
STAY TUNED!