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LA FANTAFINANZA E’ FALLITA
Avrete senza dubbio capito che il sottoscritto nutre una certa stima verso quel professore della New York University che da tempo “spara” a zero su modello di business delle banche americane. Un modello definito di “finanza anglosassone creativa” che ha portato il mondo bancario alla deriva, se non addirittura al collasso.
Il soggetto è ovviamente Nouriel Roubini.
Navigando ieri sera, tra i vari siti internet, mi sono ritrovato sull’arcinoto sito del Financial Times, dove il famoso Roubini ha risposto alle domande di alcuni lettori. Il risultato è senza dubbio interessante. E conferma quanto finora detto, previsto e successivamente accaduto.
Il sistema USA di fare banca è fallito
Se volete leggervi in originale l’articolo sul FT, basta che cliccate qui.
Questi, in estrema sintesi, i punti chiave (tradotti in italiano per i lettori meno anglofoni).
E’ inutile pensare che ci siano banche troppo grandi per fallire. E’ forse più corretto iniziare a pensare al fatto che ci sono banche troppo grandi per essere salvate, al punto che i Governi non possono permettersi e non hanno la forza di far fronte all’eventuale crack di determinati istituti di credito. Nouriel Roubini
Il sistema anglosassone di fare banca è definitivamente fallito. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E il sistema di controllo ha le sue responsabilità evidenti. L’autodisciplina ha avuto conseguenze devastanti, pertanto ad un mercato completamente dissennato e senza regole, generando una bolla che poi, come succede sempre, è esplosa.
Inoltre quanto sta accadendo negli USA ed in Gran Bretagna non è nulla di diverso a quanto è successo in Giappone negli anni ’90. La crisi bancaria nipponica aveva generato una situazione difficilissima, con grandi banche che, alla fine della fiera, nono sono mai seriamente ripartite con un ciclo virtuoso, in quanto mai seriamente ripulite, con conseguenze notevoli in ambito di credit crunch.
Morale: il sistema bancario americano per Nouriel Roubini è completamente saltato. Ed il rischio di ritrovarci con un nuovo Giappone, questa volta globalizzato, è tutt’altro che remoto.
Questo è il punto di vista del Prof. Roubini. Ognuno poi, è libero di pensare ciò che vuole.
STAY TUNED!