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La barzelletta economica dell’anno
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. A farmi scattare la molla per questo post è stato un commento di Bergasim, assiduo postatore del blog, ormai una presenza fissa ed importante per l’analisi fondamentale.
Un suo commento mi rimandava ad un post di ZeroHedge che a sua volta rimanda al documento ufficiale, anzi alla relazione ufficiale fatta da Geithner venerdì scorso, sullo stato del Debito Pubblico USA.
Relazione che potete visionale CLICCANDO qui sotto:
Annual Report of Public Debt
Cercherò in massima sintesi di illustrarvi i punti “forti” del report.
Punto A: Crescita del PIL
Questo grafico è veramente incredibile. Secondo le previsioni ministeriali avremo un 2010 certo non brillante come la media degli ultimi, PIL previsto a +2.7% che non è certo male visti i tempi che corrono. Ma il bello viene dopo. Guardate cosa prevede il Tesoro! PIL dal 2011 in avanti che cresce ad una media, nel prossimo quinquennio, che sfiora addirittura il 6%! Ma non si parlava di depressione e di giapponesizzazione?
Assolutamente farneticante! Certo, il ciclo economico USA è più avanti rispetto all’Europa, probabilmente gli States cresceranno più del Vecchio continente, ma da qui a salire del 6% su base annua ce ne vuole! Inquietante… inquietante non tanto per il dato fornito, ma l’idea che certa gente sia alla guida di un Ministero nevralgico del Paese più potente del mondo.
Punto B: il Debito Pubblico
Andiamo al nodo cruciale della vicenda. Il debito. Ma cosa c’entra il debito con il PIL? C’entra eccome! Non vi dice niente il famoso ratio Debito Pubblico /PIL? Aumentando in modo generoso il denominatore, si riesce ad avere un ratio più “leggero” e meno preoccupante.
Quindi anche se il grafico qui sopra è brutto, abbiamo teoricamente una crescita economica virtuosa che ci mette in situazione di tranquillità. Solo che le previsioni sul PIL sono farneticanti e quindi c’è poco da stare tranquilli…
Punto C: il costo del debito
Ovviamente non si poteva non pensare anche al costo del debito, elemento fondamentale per poter valutare anche il deficit/PIL. Anche qui si va ad ipotizzare un tasso (costo) decisamente inferiore alla media storica, solo un 4.7% . E decisamente inferiore a quanto realmente dovrà pagare. Infatti la media del tasso pagato sarà pari a circa il 5.9%. Quindi… anche qui si prendono lucciole per lanterne… O forse è meglio dire che..ci prendono per i fondelli!
Torniamo alla realtà
Gli amici di ZeroHedge cosa hanno fatto allora? Si sono dilettati sulla questione ed hanno redatto i nuove grafici, quelli veritieri e sicuramente più attinenti alla realtà.
Ecco qui sotto cosa ne è derivato.
Nuovo grafico Debito/PIL
Nuova proiezione interessi pagati
Che dire, cari lettori, il futuro ci dirà chi ha ragione. Certo è che per il buon Geithner, per centrare i suoi obiettivi non ha bisogno di fortuna e di una crescita super virtuosa, ma ha bisogno di un miracolo che avrebbe del clamoroso in quanto matematicamente, ad oggi è impossibile che tutto ciò avvenga.
Almeno noi, apriamo gli occhi e, per l’ennesima volta, non accettiamo questo affronto che può solo generare illusioni ed ulteriori danni ad una situazione già ben complessa di suo.
STAY TUNED!
DT
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