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ITALIA: una spinta dal Dollaro USA debole non cambia lo scenario economico
Il dollaro USA continua nella sua corsa al rialzo. Una corsa che come ho spiegato nei giorni scorsi, è abbastanza chiara ed evidente, una tendenza guidata nel breve sopratutto da fattori di politica monetaria.
Siamo addirittura sotto area 1.28, un livello tecnico molto importante che però è ad un passo dal livello tecnico fondamentale posto in area 1.278, un supporto dove mi aspetto una reazione tecnica dell’ USD.
Intanto però, per questa debolezza, ’Italia ringrazia. Ringrazia perché con un Dollaro più forte (e quindi, di conseguenza, un Euro più debole) si accende quella che è una sorta di competitività indotta, legata appunto dal mondo dei cambi. Per gli italiani sarà più “facile” esportare. Ma ripeto, l’economia potrebbe godere di un po’ di ripresa dovuta però a “luce riflessa”. In tutto questo non abbiamo il minimo merito, perché in Italia i consumi non sono affatto ripartiti.
Guardate questo grafico e capirete perché.
Sono messi a confronto gli ordini industriali in arrivo dall’estero con quelli domestici.
Impossibile negare l’evidenza. L’Italia se non è morta poco ci manca, nel senso che non ci sono segni di ripresa. Invece dall’estero qualcosa si muove. Si, perché il mondo va avanti. Solo noi abbiamo avuto la capacità di andare indietro e non riprenderci per i ben noti motivi.
Quindi godiamoci la debolezza dell’Euro, ringraziamo il mondo delle commodity (petrolio) che si mantiene a prezzi “abbordabili”, approfittiamo della spintarella in arrivo dall’estero. Ma non cantiamo vittoria, la cinetica insegna che quando l’energia sviluppata con la spinta si esaurisce, la macchina torna a fermarsi. E se poi si trovano degli ostacoli lungo il percorso (embargo Russia, ad esempio) la frenata potrebbe arrivare prima del previsto.
STAY TUNED!
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L’italia non e’ in deflazione, c’e’ una riduzione dell’inflazione, cioe’ i prezzi aumentano mediamente molto poco e lentamente ma nel complesso non decrescono…per il resto non credo che molti paesi seguiranno il ns declino, anzi…i paesi con una struttura sociale/economica/politica afine alla ns sono gia’ nelle canne (Grecia, Spagna), quelli del Nord Europa sono in ripresa gia’ da tempo, gli USA sono avanti mille anni luce nel complesso dell’andamento economico (e non e’ che al prossimo ritracciamento significa che vanno male, e’ fisiologico) per non parlare di numerosi paesi asiatici in pieno sviluppo…il problema e’ ns, e fintanto che si continuerano a RUBARE soldi a tutti i livelli non cambiera’ nulla, non e’ un a questione di Euro o lira ne’ di risorse (ce ne sono eccome in Italia come pure di ricchezza, seppure depauperata negli ultimi 6 anni)…credo che paradossalmente (e questa e’ ia opnione assolutamente personale) la ns ancora di salvezza potra’ essere la Francia, in difficolta’ come noi (ma meno e molto piu’ avanti come macchina statale) che tra un po’ potrebbe vedere la popolazione (mica rasseganti a tutto come noi, questi hanno fatto la Rivoluzione e ce l hanno nel sangue) ribellarsi all’oligarchia europea e alle sue assurde imposizioni…
Occhio che stagflazione = recessione + inflazione
Noi al momento non siamo ancora così.
Per la cronaca la stagflazione credo sia il male più difficile da curare da una banca centrale
Scusami mi sono confuso sulla stagflazione, e’ correto come indicato da DT e’ recessione + inflazione in aumento
Grazie. Esiste un termine economico che coniughi uno scenario di recessione + deflazione ? Perchè il giappone e l’italia con la curva demografica che si ritrovano mi sembra che stiano andando in quella direzione e a ruota il resto del così detto mondo occidentale.
Tutto il mondo è paese , e l’italia è sempre stata al primo posto in molti dati economici negativi e non ( es. debito pubblico e/o politica ) a cui molti paesi han seguito l’esempio in maniera più veloce. L’italia è in recessione e deflazione ( stagflazione? ) scenario cui altri paesi seguiranno in maniera più veloce del nostro lento declino. Ci sarà di che preoccuparsi ….. e ridere del mal comune mezzo gaudio.