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Dollaro debole? Si grazie
Sul fatto che un dollaro debole faccia comodo soprattutto agli USA, beh, si era già detto. E questo in perfetta contrapposizione con quanto ci dicono e con quanto ci vogliono far credere coloro che governano gli Stati Uniti d’America, i quali ribadiscono di volere una valuta forte.
Tutto questa fa parte del teatrino, della farsa a cui ormai siamo abituati ed a cui non crediamo più.
Inutile quindi andare oltre.
Per illustrare l’ennesima farsa vi presento l’ennesimo grafico, di facilissima lettura.
Troverete in questo grafico, nella parte alta, un confronto tra gli utili prodotti dalle imprese il cui business è soprattutto legato alle esportazioni (che quindi possono sfruttare il dollaro debole per vendere più merci all’estero) , paragonato a quelle aziende che invece non sono così “dipendenti” dalle esportazioni. Negli ultimi mesi, ovvero da inizio anno, la differenza è emblematica.
21% chi non esporta contro un 48% di chi esporta.
In basso invece trovate il povero e depresso dollar index che è in evidente decorrelazione con i grafici illustrati prima.
Ora, siamo obiettivi. Come possiamo ancora credere che gli USA vogliono il dollaro debole? E state pur certi che a rimetterci, tanto per cambiare, saremo noi europei…
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