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ITALIA ed il futuro del debito pubblico: conflitto sociale o socializzazione?

Scritto il alle 15:03 da Danilo DT

Credo che oramai tutti siamo coscienti del fatto che il debito pubblico italiano sia difficilmente esigibile. In un’ottica di lungo periodo o si trovano delle strade che portano ad una “socializzazione” del debito tramite l’Eurozona (Eurobond o similari) oppure sarà necessario dare un taglio a quel 130% di debito /PIL che ci grava sulle spalle (haircut).
Da diverse parti però si è letto che questo 130% è record. In realtà non è così.
Questo grafico lo testimonia.

Debito Pubblico/PIL ITALIA: come ai tempi di Benito Mussolini

Fra i Paesi membri dell’Eurozona, il rapporto debito PIL più alto è quello registrato in Grecia (160,5%), segue l’Italia (130,3%), poi Portogallo (127,2%) e Irlanda (125,1%), mentre quello più basso lo si registra in Estonia (10%), Bulgaria (18%) e Lussemburgo (22,4%).

Ma come vedete oggi il rapporto Debito pubblico/PIL italico non è al top storico, bensì è pari a quello visto negli anni ’30, anzi, per essere più precisi, nel 1925, in piena era Mussolini.
E nella storia potete notare che il rapporto è arrivato anche a quota 160%.
Ma poi il debito è rientrato brutalmente. Come? Nell’area che ho delimitato in arancio. Perché non è una situazione ripetibile? Perché quel correttore si chiama guerra Mondiale. E in azzurro ho segnato il debito ante PRIMA guerra mondiale.
Morale, la storia insegna che le guerre hanno “sistemato” molto spesso i conti pubblici e le bolle. Oggi…si tratterà di guerra o meglio conflitto sociale? O forse di Socializzazione del debito? Ai posteri l’ardua sentenza.

STAY TUNED!

DT

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6 commenti Commenta
7voice
Scritto il 8 Agosto 2013 at 16:43

di socializzazione ne abbiamo pieno i koglioni ! sta gentaglia che amministra deve andarsene alla svelta fuori dalle palle !quando si vede gente prendere 90mila euro al mese di pensione ? mi viene voglia di usare il trtolo altrochè il debito pubblico !sti fankazzisti devono sparire, ci vuole la guerra e il sangue per le strade ? siamo pronti , VEDIAMO SE SONO PRONTI ANCHE COLORO CHE PRENDONO LO STIPENDIO IL 27 DEL MESE A SBAFO ! ORMAI SI è CAPITO FIN TROPPO BENE CHE SIAMO IN TROPPI è QUESTI SCORNACCHITI NON VOGLIONO RINUNCIARE A NULLA ! SOLUZIONE :7 O 8 MILIONI DI MORTI IN ITALIA ! PREFERIBILMENTE PENSIONATI !IL RESTO SON KAZZATE CHE GLI OTTANTENNI DELLE SEGRETE STANZE NON VI DIRANNO MAI ! PAGLIACCI .

vichingo
Scritto il 8 Agosto 2013 at 18:04

7voice@finanza,

DELIRIOOOOOOO…………., anche se sono d’accordo su alcuni concetti.

gainhunter
Scritto il 8 Agosto 2013 at 18:09

Deduco che il debito/pil sia sceso per la salita del pil con la ricostruzione dopo la guerra più che con la riduzione del debito, visto che non mi risulta che l’Italia abbia mai fatto default.
C’è da chiedersi cosa succederebbe in caso di guerra visto che poi non possiamo più stampare soldi per finanziare la ricostruzione: i trattati europei stabiliscono qualcosa in merito?

P.S.: In realtà l’unico governo che ha ridotto il debito pubblico (in ammontare) è stato il governo Mussolini.

dfumagalli
Scritto il 9 Agosto 2013 at 01:45

Io sta cosa della socializzazione e redistribuzione non la ho capita. Perché dopo essermi fatto un sedere immenso tutta la vita, lavorato senza ferie né malattia dalle 7 di mattina del Lunedì alle 10 di sera del Sabato (e a volte la Domenica) dovrei redistribuire il frutto del mio sudore a qualche avanzo di centro sociale che non ha mai fatto un belino nella vita?

Scritto il 9 Agosto 2013 at 08:18

dfumagalli@finanza,

Con socializzazione NOn si intende che viene redistribuito il debito alle singole teste. Significa che parte del nostro debito verrebbe accollato direttamente dall’UE con gli Euro Union BOnd o similari

rulloclash
Scritto il 9 Agosto 2013 at 09:04

Sempre a far polemiche! Ragazzi, parliamo di cose serie, per cortesia.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/08/08/pdl-razzi-corea-del-nord-e-come-svizzera-gente-precisa-e-strade-pulite/241997/

Vojo morì!
:mrgreen:

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