ITALIA: debito deficit e PIL. Ma il cuscinetto non durerà per sempre

Scritto il alle 08:00 da Danilo DT

Cari amici, ci vuole realismo. Il rapporto tra debito pubblico e PIL rappresenta da tempo una spina nel fianco dell’economia dell’ITALIA ed è una fonte di preoccupazione per l’Unione Europea. Questo indicatore, che si attesta intorno al 150%, racconta una storia di sfide economiche e decisioni politiche complesse che si sono stratificate nel corso dei decenni.

OCCORRE CAPIRE LE ORIGINI…

L’origine di questo debito massiccio affonda le radici in una combinazione di fattori:

  • una spesa pubblica generosa
  • una crescita economica stagnante
  • e un sistema fiscale non sempre efficiente nel contrastare l’evasione.

Questi elementi hanno creato un circolo vizioso difficile da spezzare, in cui il peso degli interessi sul debito ha progressivamente eroso le risorse disponibili per investimenti e riforme strutturali.

L’Unione Europea guarda con attenzione a questa situazione. Se da un lato Bruxelles ha mostrato una certa flessibilità, soprattutto in risposta alla crisi pandemica, dall’altro si aspetta che l’Italia presenti e attui piani credibili per la riduzione del debito. Il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita, seppur con gradualità, rimane un obiettivo imprescindibile per mantenere la fiducia dei partner europei e dei mercati finanziari.

In questo contesto, il ruolo della Banca Centrale Europea è stato e continua ad essere cruciale. Attraverso politiche monetarie accomodanti e programmi di acquisto di titoli di Stato, la BCE ha contribuito a mantenere stabili i mercati obbligazionari, offrendo all’Italia un prezioso cuscinetto di sicurezza. Ma questo cuscinetto non è eterno.

…PER COMPRENDERE LA SFIDA

La sfida per l’Italia è quindi duplice: da un lato, deve dimostrare ai partner europei e ai mercati la sua determinazione nel risanare le finanze pubbliche; dall’altro, deve farlo in modo da non soffocare la crescita economica, essenziale per ridurre il peso relativo del debito. È un equilibrio delicato, che richiederà visione politica, competenza tecnica e un ampio consenso sociale.

Ora, cari amici, capite benissimo che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Purtroppo questo grafico parla chiaro: i paesi con un debito elevato hanno grandi deficit. E l’Italia fa veramente paura sotto questo punto di vista. Riusciremo a venirne fuori da soli? DIFFICILISSIMO. Subiremo delle imposizione dall’esterno. Questo è sicuro. Ma voi ne siete consapevoli?

STAY TUNED!

Danilo DT

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 29 Luglio 2024 at 16:07

…. ” Riusciremo a venirne fuori da soli? DIFFICILISSIMO. Subiremo delle imposizione dall’esterno. Questo è sicuro. Ma voi ne siete consapevoli?

Personalmente ne sono molto consapevole .

I dati e grafici che esponi sono correttissimi…….vorrei integrarli con una osservazione empirica…

Ogni mese viene pubblicato il dato puntuale sull’ammontare del Debito pubblico, e su 12 comunicazioni almeno 9/10 volte il debito totale sale…… questo va avanti da anni e anni

Non so se fra le tue banche dati potresti pubblicare la tabella aggiornata di mese in mese la più lunga possibile…. sarebbero dati puntuali interessanti… e terrificanti…….

Perciò alla consapevolezza di cui sopra aggiungo pure la perplessità di vedere, nonostante quanto sopra l’andamento dei nostro mercato finanziario

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