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ITALIA: avviare un’impresa, costi e burocrazia rendono la MISSION decisamente IMPOSSIBLE

Scritto il alle 08:08 da Danilo DT

Ripartenza dopo il lockdown. Tutti siamo concentrati su questo momento storico che, ovviamente, non è esente da possibili intoppi. Innanzitutto le varianti (Delta in primis) e poi il rischio inflazione, la carenza di materie prime e di elementi vari (semiconduttori), i prezzi delle stesse materie prime con il conseguente rischio di rallentamento ecc.

In questo quadro di mercato poi, il mondo del lavoro, soprattutto quello italiano, si trova ancora in difficoltà.
Sarebbe forse il momento di “rimettersi in gioco”, sfruttare un momento storico unico, dove il sostegno pubblico (soprattutto comunitario) oltre che monetario (leggasi BCE) sono senza pari. A questo punto però occorre porsi una domanda.

Ma se un italiano, o se preferite anche dall’estero, si vuole “mettere in gioco” ed aprire un’attività, quanto viene a spendere? Ovvero, quanto costa mediamente mettere in piedi la propria impresa?

Ovvio, signori.
Ci vuole l’idea, ma su questo noi italiani siamo molto intraprendenti.
Poi ci vuole un forte investimento di tempo, necessario per creare fisicamente la propria attività.
E poi ancora ci vuole capitale. Ecco, di tutto questo io non parlo, perché sono cose che sono necessarie in Italia, come in Francia, USA, Turchia ecc.
La questione è di tipo burocratico.
Parliamo di tariffe, licenze, permessi e approvazioni e tutto quanto ci gira attorno.

Ho trovato questa interessante analisi creata da BusinessFinancing che ha ripreso i numeri del rapporto “Doing Business 2020” della Banca Mondiale, uno studio creato per esaminare proprio la tematica dei costi per avviare un’impresa.

Il risultato è veramente triste.

Click to enlarge

Questo grafico è chiarissimo, l’impatto cromatico è evidente ma per chiarire ulteriormente lo stato dell’arte vi allego anche questa slide.

Per la cronaca ci sono paesi dove teoricamente non sono previsti addirittura costi per le start up. Questo in via ufficiale. Questi paesi sono Venezuela , Ruanda e Slovenia .
I più cari? Beh, li vedete li sopra. EAU a parte, troviamo subito dopo l’Italia.
QUINDI?

Lo ripeto per la 300esima volta. BUROCRATIZZAZIONE. Questa è una piaga da cui bisogna uscire SUBITO soprattutto in questo particolare momento storico, bisogna fare qualcosa per migliorare la situazione. Perché come ho detto prima, è un’occasione unica da sfruttare. Con queste prerogative sarà durissima.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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