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Intermarket Intraday: analisi
Guardando l’analisi intermarket di breve periodo verrebbe da catalogare questo momento con una parola di 4 lettere: CAOS.
Nel grafico intermarket posto in apertura, infatti si vedono 4 indici che sembrano impazziti nel più classico sismografo in una fase di attività tellurica.
In realtà le cose sembrano quadrare un po’ meglio se andiamo a prendere singolarmente alcuni grafici confronta doli l’un l’altro. Per la cronaca i 4 grafici sovraposti registrano l’attività negli uultimi 5 giorni di SP 500 future, T Note Future, Dollar Index e WTI future.
Intermarket: il mercato sembra indebolirsi
Come potete vedere dal grafico composto, negli ultimi giorni, le tendenze hanno intrapreso dei trend abbastanza evidenti. Parliamo ovviamente di tendenze di breve periodo e non si operatività ad ampio respiro.
Nell’ordine:
1) Sp 500 future = ribassista
2) DAX = ribassista
3) Hang Seng = ribassista con testa spalle di breve
4) VIX index= rialzista
5) T note= rialzista
6) Dollar Index = rialsizta
7) Petrolio WTI = triangolazione con tendenza da definire (ma seguirà l’equity)
8 ) ORO = rialzista (rifugio)
9) CRB index = vedi petrolio WTI
Quindi mercato che diventa prudente. Il VIX in salita testimonia una fase di RISK OFF, quindi maggiore prudenza sull’operatività.
Interessante vedere che molte tendenze di breve si trovano a contatto di resistenze e supporti. Stiamo all’occhio perché potrebbero essere delle importanti basi di ripartenza. Come vedete, grazie all’analisi intermarket, l’apparente caos acquista una luce diversa.
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DT
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il market mover deus ex machina in questa fase lateral rialzista è l’obbligazionario: più scende per adeguare i rendimenti ad un’aspettativa di crescita economica reale (ad es. oggi Alcoa e Siemens hanno comunicato risultati ottimi) e più si comprano dollari.
Tutto questo favorirà qualche storno sensibile sull’azionario e sulle commodity, oro compreso.
Trend primario di lungo comunque intatto UP