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INTERMARKET: CAOS ORGANIZZATO
Salve amici lettori!
Dopo la sbornia di venerdì, oggi la borsa sembra tirare il freno e rallentare la corsa, con una seduta sempre al rialzo, ma di un tenore più “ordinario” (Almeno per il momento).
Ma come sempre, sarà Wall Street a comandare le fila. E già da domani (o, meglio, stasera) ci potremmo rendere conto della situazione.
Quindi, in linea di massima, possiamo dire che ci siamo goduti un bel rimbalzo dell’equity, che però deve essere confermato. E il resto del mercato, cosa sta combinando?
Caos ordinato?
Guardiamo il grafico che vi propongo. Noterete che il mercato sta prendendo delle strane strade.
Innanzitutto notiamo le più recenti correlazioni. Nelle ultime sedute troviamo andare di pari passo una “strana coppia”; ovvero l’obbligazione T note (titolo governativo a 10 anni) e l’indice del Dollar Index.
Dall’altra parte invece, notiamo che, nelle ultime sedute, sono tornate prepotentemente amiche per la pelle l’indice delle commodities (il CRB) e la borsa (nella fattispecie lo S&P 500).
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: ma la crisi che si sta manifestando a livello globale, comporterà dei cambiamenti a livello intermarket? Le nuove correlazioni di queste ultime sedute, saranno durature?
E’ assolutamente presto per dirlo. In questo momento di caos totale, ritengo tutto molto discutibile ed opinabile.
Una correlazione che continua a restare, secondo me, valida e non “intaccata”, è quella tra le commodities e il dollaro.
Con materie prime forti, corrisponde un dollaro debole e viceversa.
Abbiamo invece visto un T note molto volatile, che nelle ultime sedute ha seguito l’andamento del dollaro stesso (forte vendite sul mercato obbligazionario, dovute alla mazzata del nuovo “mega fondo salva banche”), e uno S&P 500 che ultimamente segue l’andamento delle materie prime.
Ma qual è l’elemento chiave in tutto questo marasma? Difficile dirlo. Troppe le variabili e troppa la volatilità. Preferisco non pronunciarmi, anche se, ribadisco, l’unica correlazione che continuo a considerare valida resta quella tra “dollaro e Commodities”.
STAY TUNED!