INFLAZIONE: le aspettative tutte legate ad un elemento

Scritto il alle 11:19 da Danilo DT

In questi giorni molti economisti si concentrano sul tasso inflazione e soprattutto sulle aspettative future sulla stessa.
Ci sono due scenari. Quello europeo che al momento non desta grandi preoccupazioni…

(…) Nell’area dell’euro l’inflazione ha registrato un brusco aumento allo 0,9 per cento su anno a gennaio e a febbraio 2021 rispetto al -0,3% di dicembre 2020. L’Eurotower prevede un tasso annuo di inflazione dell’1,5% nel 2021, dell’1,2 per cento nel 2022 e dell’1,4 per cento nel 2023 (…) «pur prevedendo un aumento graduale delle spinte inflazionistiche di fondo – si legge – le ultime proiezioni degli esperti confermano prospettive di inflazione a medio termine sostanzialmente invariate rispetto all’esercizio previsivo condotto a dicembre 2020 e inferiori all’obiettivo di inflazione perseguito dal Consiglio direttivo». (…) [Source

E quello USA un pochetto più problematico anche se la FED predica tranquillità assoluta, e non potrebbe fare diversamente.

(…) Il presidente della Fed ha infatti ribadito che la banca rimane “fortemente impegnata sul mandato di stabilità dei prezzi” e che “un recupero dell’inflazione sarà quanto meno normale e allineato con il recupero dell’economia”, fermo restando che “non mi aspetto che la pressione inflazionistica sia persistente”, ha dichiarato Powell, evidenziano che, qualora si verificasse il contrario di quanto previsto, la Federal Reserve “possiede tutti gli strumenti necessari per contrastare per tempo un’inflazione troppo elevata”. (…) [Source

Inflation swap forward 2y2y 5y5y

 

Questo è il quadro delle aspettative del mercato. E’ il noto grafico 2y2y e 5y5y sulle aspettative di inflazione per:

• USA
• Eurozona
• UK
• Giappone

Interessante che proprio l’Eurozona rappresenta oggi l’area più depressa e meno a rischio tensione inflazione.
Ma attenzione… adesso vi faccio un’aggiunta. E guardate che succede…

Aspettative inflazione con l’ospite

Incredibile non pensate? Un grafico che si sovrappone in modo perfetto alle aspettative di inflazione di lungo termine. Ma cosa sarà mai questo indicatore così interessante che replica così fedelmente le aspettative di medi termine sull’inflazione soprattutto USA?
Beh, nulla di strano o di particolarmente complesso. Signori, si tratta del petrolio, qui in versione BRENT.

E quindi…avete capito probabilmente in questo preciso istante perché in fondo l’inflazione preoccupa così poco. Tra l’altro il petrolio sta correggendo e quindi fate due ragionamenti su cosa può succedere. Signori, questo è un grande regalo se lo avete interpretato correttamente. Sicuramente avrete capito, vero?

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
fred81
Scritto il 26 Marzo 2021 at 13:53

cala il prezzo del petrolio, cala il tasso di inflazione, calano i rendimenti dei titoli di stato -> salgono i prezzi dei titoli di stato.
Corretto?

levonhelm
Scritto il 27 Marzo 2021 at 07:58

Se WTI in calo , in calo le aspettative di inflazione ma anche i nominali sui bond . Questo potrebbe determinare un calo dei tassi REALI , spingendoli ancora piu’ in negativo . La vera benzina per l’intero comparto RISK-ON . Il futuro si gioca piu’ sui REALI , che non sull’inflazione o i nominali . https://www.treasury.gov/resource-center/data-chart-center/interest-rates/Pages/TextView.aspx?data=realyieldYear&year=2021

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